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Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al contemporaneo
Per la prima volta in Italia una mostra racconta l’intrigante e spettacolare storia del trompe-l’œil, ovvero l’inganno ottico, l’eterna sfida tra la realtà e la sua simulazione, non solo nell’ambito della pittura ma nella trasversalità che ha caratterizzato la sua diffusa fortuna nel percorso dell’arte europea.
Comunicato stampa
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Per la prima volta in Italia una mostra racconta l’intrigante e spettacolare storia del trompe-l’œil, ovvero l’inganno ottico, l’eterna sfida tra la realtà e la sua simulazione, non solo nell’ambito della pittura ma nella trasversalità che ha caratterizzato la sua diffusa fortuna nel percorso dell’arte europea.
Dal 16 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010 si svolgerà a Palazzo Strozzi a Firenze la rassegna Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al contemporaneo, che ripercorre l’affascinante vicenda del trompe-l’œil, cioè l’arte di rappresentare come vero ciò che vero non è. Attraverso 120 opere di pittura, scultura e arti applicate provenienti da diversi musei e collezioni, lo spettatore avrà la possibilità di scoprire anche gli aspetti neuroscientifici che stanno dietro le opere d’arte che hanno come tema l’illusione. Un percorso tra arte e scienza rivolto ai visitatori di tutte le età per esplorare i modi in cui il cervello umano può essere ingannato e il piacere che si prova a essere coinvolti in questo contemplando i capolavori di grandi maestri come Tiziano, Velázquez e Mantegna, Tiepolo, Tintoretto, Turrell, Pistoletto, guardando tarsie lignee che aprono immaginarie finestre su vedute urbane, piani di tavolo che invitano ad afferrare oggetti ingannevolmente prensili, vasellami travestiti in forme di animali e vegetali, sculture policrome che “danno vita” a cloni sottilmente inquietanti.
La mostra ideata da Cristina Acidini e Annamaria Giusti, e curata da Annamaria Giusti, direttrice della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, avrà come seconda tappa Parigi, dal 17 febbraio 2010 al Musée du Luxembourg.
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Il percorso della mostra. Le diverse forme che il trompe-l’œil può assumere sono articolate e estese nel tempo. Il trompe-l’oeil affonda le radici dall’antichità classica, che per prima ha spinto la “verosimiglianza” fino all’illusionismo. Queste radici rinascono nel Quattrocento italiano e fiammingo, dopo la lunga parentesi del Medioevo, che aveva eluso il naturalismo; crescono in fantasia e numero nei secoli successivi, per interessare poi, a più riprese e in diverse accezioni, anche lo sperimentalismo dell’arte del Novecento e contemporanea
La mostra abbraccia un arco cronologico con un’antologia di esempi dei vari aspetti del trompe-l’œil e della continuità di certi temi. L’itinerario espositivo è diviso in nove sezioni in cui convivono opere di epoche diverse, compresa l’arte moderna e contemporanea, appartenenti a un comune ambito tematico o tipologico. Fin dall’ingresso il visitatore si confronta con il leitmotiv della mostra, rappresentato dal dipinto di Pere Borrel del Caso che raffigura un bambino che fugge dai rigidi confini di una cornice dorata. Come introduzione troviamo l’episodio mitico dell’uva di Zeusi velata dalla tenda di Parrasio. Poi nella seconda sezione, Natura morta o trompe-l’œil?, sarà mostrato come spesso il naturalismo in pittura sconfina nell’inganno ottico, mettendo a confronto dipinti che trattano lo stesso soggetto dalle due diverse angolazioni. La sezione Miraggi ambientali affronterà invece uno dei temi più diffusi e antichi della pittura a inganno: i vani parietali e gli armadietti che si aprono a presentare una serie di oggetti. Molto spazio è riservato alla pittura fiamminga, che nel genere trompe-l’œil vanta gli artisti e le invenzioni più coinvolgenti. In mostra ci sarà anche il celebre Scarabattolo, o ‘armadietto di curiosità’, del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure. Sarà inoltre presentata una raccolta degli oggetti naturali e artistici raffigurati nello Scarabattolo, anch’essi esposti per alimentare il gioco di specchi fra realtà e inganno. Capolavori di Mantegna, Tiziano e Veronese aprono alla riflessione sulla duplicità con cui in pittura è visto il rapporto spaziale mentre le opere seicentesche di Jean-François de la Motte, e le nature morte dei realisti americani dell’Ottocento illustrano sia i temi, frequentatissimi dalla pittura a inganno, delle lettere appese o dei pannelli con carte assemblate ad altri oggetti, sia il motivo dei trofei di caccia e dei vari oggetti fissati a porte e pannelli. Per la scultura la mostra riunisce una gamma eterogenea di oggetti, dalle ceroplastiche didattico-scientifiche alle ceramiche che fingono altri materiali, fino alle sorprendenti figure iperrealiste dei maestri contemporanei. Inoltre, per la prima volta in Europa saranno presenti artisti americani specializzati in trompe-l'oeil come Peto, Harnett, Haberle e Kaye, pittore che ha raffigurato nei modi più vari il dollaro.
Il percorso scientifico per famiglie e bambini. La parte della mostra legata alla Scienza sarà curata da Richard Gregory, neuropsicologo e fondatore del primo centro scientifico interattivo in Inghilterra, che ha ideato uno speciale percorso per famiglie e bambini con la collaborazione di Priscilla Heard (University of West of England). Oltre a ologrammi che animeranno l’itinerario della rassegna, sarà realizzata una speciale stanza interattiva dove il visitatore potrà sperimentare direttamente gli inganni e le illusioni sensoriali.
Iniziative collaterali. Molti gli eventi e le iniziative e collaterali che la Fondazione dedica alle scuole, ai ragazzi e alle famiglie. In questo caso il tema dell’inganno sarà non solo collegato all’illusione ottica ma coinvolgerà tutti e cinque i sensi: con la partecipazione di mastri profumieri (odorato) grandi chef (gusto) e esperti di tecnologia (suono, tatto, vista).
Dal 16 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010 si svolgerà a Palazzo Strozzi a Firenze la rassegna Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al contemporaneo, che ripercorre l’affascinante vicenda del trompe-l’œil, cioè l’arte di rappresentare come vero ciò che vero non è. Attraverso 120 opere di pittura, scultura e arti applicate provenienti da diversi musei e collezioni, lo spettatore avrà la possibilità di scoprire anche gli aspetti neuroscientifici che stanno dietro le opere d’arte che hanno come tema l’illusione. Un percorso tra arte e scienza rivolto ai visitatori di tutte le età per esplorare i modi in cui il cervello umano può essere ingannato e il piacere che si prova a essere coinvolti in questo contemplando i capolavori di grandi maestri come Tiziano, Velázquez e Mantegna, Tiepolo, Tintoretto, Turrell, Pistoletto, guardando tarsie lignee che aprono immaginarie finestre su vedute urbane, piani di tavolo che invitano ad afferrare oggetti ingannevolmente prensili, vasellami travestiti in forme di animali e vegetali, sculture policrome che “danno vita” a cloni sottilmente inquietanti.
La mostra ideata da Cristina Acidini e Annamaria Giusti, e curata da Annamaria Giusti, direttrice della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, avrà come seconda tappa Parigi, dal 17 febbraio 2010 al Musée du Luxembourg.
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Il percorso della mostra. Le diverse forme che il trompe-l’œil può assumere sono articolate e estese nel tempo. Il trompe-l’oeil affonda le radici dall’antichità classica, che per prima ha spinto la “verosimiglianza” fino all’illusionismo. Queste radici rinascono nel Quattrocento italiano e fiammingo, dopo la lunga parentesi del Medioevo, che aveva eluso il naturalismo; crescono in fantasia e numero nei secoli successivi, per interessare poi, a più riprese e in diverse accezioni, anche lo sperimentalismo dell’arte del Novecento e contemporanea
La mostra abbraccia un arco cronologico con un’antologia di esempi dei vari aspetti del trompe-l’œil e della continuità di certi temi. L’itinerario espositivo è diviso in nove sezioni in cui convivono opere di epoche diverse, compresa l’arte moderna e contemporanea, appartenenti a un comune ambito tematico o tipologico. Fin dall’ingresso il visitatore si confronta con il leitmotiv della mostra, rappresentato dal dipinto di Pere Borrel del Caso che raffigura un bambino che fugge dai rigidi confini di una cornice dorata. Come introduzione troviamo l’episodio mitico dell’uva di Zeusi velata dalla tenda di Parrasio. Poi nella seconda sezione, Natura morta o trompe-l’œil?, sarà mostrato come spesso il naturalismo in pittura sconfina nell’inganno ottico, mettendo a confronto dipinti che trattano lo stesso soggetto dalle due diverse angolazioni. La sezione Miraggi ambientali affronterà invece uno dei temi più diffusi e antichi della pittura a inganno: i vani parietali e gli armadietti che si aprono a presentare una serie di oggetti. Molto spazio è riservato alla pittura fiamminga, che nel genere trompe-l’œil vanta gli artisti e le invenzioni più coinvolgenti. In mostra ci sarà anche il celebre Scarabattolo, o ‘armadietto di curiosità’, del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure. Sarà inoltre presentata una raccolta degli oggetti naturali e artistici raffigurati nello Scarabattolo, anch’essi esposti per alimentare il gioco di specchi fra realtà e inganno. Capolavori di Mantegna, Tiziano e Veronese aprono alla riflessione sulla duplicità con cui in pittura è visto il rapporto spaziale mentre le opere seicentesche di Jean-François de la Motte, e le nature morte dei realisti americani dell’Ottocento illustrano sia i temi, frequentatissimi dalla pittura a inganno, delle lettere appese o dei pannelli con carte assemblate ad altri oggetti, sia il motivo dei trofei di caccia e dei vari oggetti fissati a porte e pannelli. Per la scultura la mostra riunisce una gamma eterogenea di oggetti, dalle ceroplastiche didattico-scientifiche alle ceramiche che fingono altri materiali, fino alle sorprendenti figure iperrealiste dei maestri contemporanei. Inoltre, per la prima volta in Europa saranno presenti artisti americani specializzati in trompe-l'oeil come Peto, Harnett, Haberle e Kaye, pittore che ha raffigurato nei modi più vari il dollaro.
Il percorso scientifico per famiglie e bambini. La parte della mostra legata alla Scienza sarà curata da Richard Gregory, neuropsicologo e fondatore del primo centro scientifico interattivo in Inghilterra, che ha ideato uno speciale percorso per famiglie e bambini con la collaborazione di Priscilla Heard (University of West of England). Oltre a ologrammi che animeranno l’itinerario della rassegna, sarà realizzata una speciale stanza interattiva dove il visitatore potrà sperimentare direttamente gli inganni e le illusioni sensoriali.
Iniziative collaterali. Molti gli eventi e le iniziative e collaterali che la Fondazione dedica alle scuole, ai ragazzi e alle famiglie. In questo caso il tema dell’inganno sarà non solo collegato all’illusione ottica ma coinvolgerà tutti e cinque i sensi: con la partecipazione di mastri profumieri (odorato) grandi chef (gusto) e esperti di tecnologia (suono, tatto, vista).
15
ottobre 2009
Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al contemporaneo
Dal 15 ottobre 2009 al 24 gennaio 2010
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO STROZZI
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Biglietti
intero € 10,00; ridotto € 8,50; € 8,00; € 7,50; € 5,00
Scuole € 4,00
Orario di apertura
Tutti i giorni 9.00-20.00 - Giovedì 9.00-23.00. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Vernissage
15 Ottobre 2009, ore 18.30
Editore
MANDRAGORA
Ufficio stampa
CSC SIGMA
Autore
Curatore