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Roberto Pattina – Luna 57
Voghera 11 ArtGallery, in occasione del quarantesimo anniversario dello sbarco lunare (impresa dell’ Apollo 11) presenterà il noto quadro “LUNA 57″ dell’eclettico artista Roberto Pattina che anticipando tutti i mezzi di comunicazione ha “regalato” le prime immagini lunari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Voghera 11 ArtGallery, in occasione del quarantesimo anniversario dello sbarco lunare (impresa
dell' Apollo 11) presenterà il noto quadro “LUNA 57" dell'eclettico artista Roberto Pattina
che anticipando tutti i mezzi di comunicazione ha "regalato" le prime immagini lunari.
Luna 57 rappresenta l'incipit del Manifesto dell' astralismo di cui Roberto Pattina è il fondatore.
L'esposizione dunque è un omaggio ad un grande artista e ad una grande opera.
La data di apertura avverrà in concomitanza con il giorno più importante dell'umanità:
21 luglio 09 alle ore 18.30. L'esposizione proseguirà fino alla fine del mese.
MANIFESTO DEL MOVIMENTO ASTRALE
PROGRAMMA ATOMICO ASTRALE_ Dicembre 59
Nel 1957, alcuni mesi prima del lancio del SATELLITE, in occasione di una mostra personale a
Marina di Carrara, lanciammo il 1° programma dell’”ASTALISMO “ diffuso oralmente
all’eterogeneo pubblico formato da poeti, marinai, artisti, pescatori, filosofi, pensatori. Nel
febbraio del 59 in una intervista concessa alla R.A.I. rilasciammo i punti fondamentali della
pittura “atomica -astrale” i cui cardini furono trasmessi alle ore 12,45 sul T.G. del 13-12-1959-
FI-2. A quasi a tre anni di distanza diffondiamo la III edizione dell’ASTRALISMO.
1) l’ arte è la proiezione dell’ EPOCA. L’epoca è oggi “ atomica- astrale “ L’arte è atomicaastrale.
2) Con il radar della fantasia realizzeremo colori astrali prima sconosciuti
3) Useremo tutte le tecniche che l’arte astratta ci ha trasmesso , ma noi non consideriamo lo
SPERIMENTALISMO come fine a se stesso. La tecnica è mezzo dell’arte.
4) L’astrattismo è l’arte di ieri. L’ASTRALISMO è l’arte di oggi. Noi non sappiamo, se gli
universi, siano destinati a spegnersi. A questo dubbio contrapponiamo l’asserzione: SIAMO
NELL’UNIVESO, DUNQUE SIAMO.
5) L’astralismo è la condizione ESISTENSIALE dell’uomo moderno il cui spirito ha
ricevuto uno shock a causa delle mirabili scoperte scientifiche. Già gli Eraclitei avevano
intuito le forze atomistiche dell’Universo. Noi siamo al centro di un novello Rinascimento. La
pittura,l’arte atomica-astrale, riflette il dualismo GIOIA-ANGOSCIA.
Gioia, esaltazione spirituale, per essere noi partecipi dell’universo astrale, particelle
Ragionanti che saranno fra poco, in comunioni con altre particelle ragionanti di altri mondi
astrali. Angoscia, disperazione per la consapevolezza del pericolo di scoperte atomiche
distruttive
6 ) Nei grandi periodi di Maturità artistica come il TRECENTO e il R INASCIMENTO,
L’ arte esprimeva la condizione esistenziale dei tempi. Giotto espresse
la GRAZIA, la delicatezza, lo spirito di geometria del paesaggio toscano, la luminosa
purezza dei poeti del “dolce stil nuovo “ e tutto questo era l’euritmia, aneliti del tempo suo,
così come MICHELANGELO, espresse con lo spirito di potenza, la grandiosità del tempo,
l’anelito alle scoperte nuove (come LEONARDO) dell’uomo come CENTRO
DELL’UNVERSO. Oggi l’atralismo è il riflesso del tempo nostro. Di questo
dinamicissimo,novello meraviglioso RINASCIMENTO.
Ci permettiamo rivolgere un invito ad artisti, poeti, filosofi, uomini della strada di
collaborare con noi.
Roberto Pattina
PREFAZIONE DI MARIO LUZI
Prefazione tratta dal catalogo XI personale ASTALE LUNARE di Roberto Pattina 1970
Sul carattere congetturale dell’arte di oggi credo si sia formato ormai un convincimento critico
generale. Più opinabile, se mai, la ricostruzione del processo che ha portato a questo
apparente sganciamento dalla storia e a questa fuga a lato o in avanti nel campo della
semplice eventualità. Una tesi suggestiva l’ha fornita Carlo Levi quando ha fatto intervenire la
non-storia americana come protagonista assoluta del discorso artistico posteriore alla guerra:
una tesi,come vedete, estremamente storicistica per spiegare il fenomeno dell’ astoricità.
Resta comunque da dimostrare perché l’impero americano ha trovato così scarsa resistenza
nella cultura artistica europea, del resto già afflitta, secondo le belle pagine di Levi, dalla”
paura della pittura “.
Guardando nella loro successione i dipinti di Roberto Pattina mi domando tuttavia se non siamo
per caso già andati oltre. Non trovo tracce di crisi, non avverto sottofondi traumatici nelle
superfici lisce e chiaroscurali della materia terrestre o lunare, nella luminescenza da galassia
che penetra il neo, nelle bianche vampate da esplosioni stellari che si diffondono sui vetri o
sulle carte brune ma non oscure di questo artista. E neppure il furore o il gusto dello
sperimentare. La parte demonica dell'immaginazione, sia essa tesa alla sua rivincita o
all’affermazione disinteressata della sua libertà, non c’è o giace tra remoti antefatti. I dipinti di
Pattina ci danno invece la sensazione di una natura che fino a pochi anni fa consideravamo “
altra” osservata con naturalezza e persino con squisita concentrazione estetica da un uomo che
ha tutta l’aria di essere anche lui “altro”: quasi che al di là del dibattimento davvero lacerante
sull’oggetto e sul fatto dell’arte si fosse ricostruita la tranquilla e limpida relazione tra
l’immagine e il segno: vale a dire tra i messaggi di una mutata realtà e l’uomo altrettanto
mutato che li percepisce e li registra.
Il grado di coscienza che presiede a questo operare rimane per me misterioso. Non ci sarebbe
per nulla da meravigliarsi –sarebbe anzi del tutto coerente – se fosse molto tenue e
soverchiato dalle preoccupazioni di contenuto e di tecnica, come accade agli artisti delle
epoche non di rottura, ma di ricomposizione fattiva. Tale potrebbe essere quella che ci aspetta;
e Pattina sembra darcene, appunto , un fine e fervido indizio, per quanto strano possa ancora
apparirci.
MARIO LUZI
dell' Apollo 11) presenterà il noto quadro “LUNA 57" dell'eclettico artista Roberto Pattina
che anticipando tutti i mezzi di comunicazione ha "regalato" le prime immagini lunari.
Luna 57 rappresenta l'incipit del Manifesto dell' astralismo di cui Roberto Pattina è il fondatore.
L'esposizione dunque è un omaggio ad un grande artista e ad una grande opera.
La data di apertura avverrà in concomitanza con il giorno più importante dell'umanità:
21 luglio 09 alle ore 18.30. L'esposizione proseguirà fino alla fine del mese.
MANIFESTO DEL MOVIMENTO ASTRALE
PROGRAMMA ATOMICO ASTRALE_ Dicembre 59
Nel 1957, alcuni mesi prima del lancio del SATELLITE, in occasione di una mostra personale a
Marina di Carrara, lanciammo il 1° programma dell’”ASTALISMO “ diffuso oralmente
all’eterogeneo pubblico formato da poeti, marinai, artisti, pescatori, filosofi, pensatori. Nel
febbraio del 59 in una intervista concessa alla R.A.I. rilasciammo i punti fondamentali della
pittura “atomica -astrale” i cui cardini furono trasmessi alle ore 12,45 sul T.G. del 13-12-1959-
FI-2. A quasi a tre anni di distanza diffondiamo la III edizione dell’ASTRALISMO.
1) l’ arte è la proiezione dell’ EPOCA. L’epoca è oggi “ atomica- astrale “ L’arte è atomicaastrale.
2) Con il radar della fantasia realizzeremo colori astrali prima sconosciuti
3) Useremo tutte le tecniche che l’arte astratta ci ha trasmesso , ma noi non consideriamo lo
SPERIMENTALISMO come fine a se stesso. La tecnica è mezzo dell’arte.
4) L’astrattismo è l’arte di ieri. L’ASTRALISMO è l’arte di oggi. Noi non sappiamo, se gli
universi, siano destinati a spegnersi. A questo dubbio contrapponiamo l’asserzione: SIAMO
NELL’UNIVESO, DUNQUE SIAMO.
5) L’astralismo è la condizione ESISTENSIALE dell’uomo moderno il cui spirito ha
ricevuto uno shock a causa delle mirabili scoperte scientifiche. Già gli Eraclitei avevano
intuito le forze atomistiche dell’Universo. Noi siamo al centro di un novello Rinascimento. La
pittura,l’arte atomica-astrale, riflette il dualismo GIOIA-ANGOSCIA.
Gioia, esaltazione spirituale, per essere noi partecipi dell’universo astrale, particelle
Ragionanti che saranno fra poco, in comunioni con altre particelle ragionanti di altri mondi
astrali. Angoscia, disperazione per la consapevolezza del pericolo di scoperte atomiche
distruttive
6 ) Nei grandi periodi di Maturità artistica come il TRECENTO e il R INASCIMENTO,
L’ arte esprimeva la condizione esistenziale dei tempi. Giotto espresse
la GRAZIA, la delicatezza, lo spirito di geometria del paesaggio toscano, la luminosa
purezza dei poeti del “dolce stil nuovo “ e tutto questo era l’euritmia, aneliti del tempo suo,
così come MICHELANGELO, espresse con lo spirito di potenza, la grandiosità del tempo,
l’anelito alle scoperte nuove (come LEONARDO) dell’uomo come CENTRO
DELL’UNVERSO. Oggi l’atralismo è il riflesso del tempo nostro. Di questo
dinamicissimo,novello meraviglioso RINASCIMENTO.
Ci permettiamo rivolgere un invito ad artisti, poeti, filosofi, uomini della strada di
collaborare con noi.
Roberto Pattina
PREFAZIONE DI MARIO LUZI
Prefazione tratta dal catalogo XI personale ASTALE LUNARE di Roberto Pattina 1970
Sul carattere congetturale dell’arte di oggi credo si sia formato ormai un convincimento critico
generale. Più opinabile, se mai, la ricostruzione del processo che ha portato a questo
apparente sganciamento dalla storia e a questa fuga a lato o in avanti nel campo della
semplice eventualità. Una tesi suggestiva l’ha fornita Carlo Levi quando ha fatto intervenire la
non-storia americana come protagonista assoluta del discorso artistico posteriore alla guerra:
una tesi,come vedete, estremamente storicistica per spiegare il fenomeno dell’ astoricità.
Resta comunque da dimostrare perché l’impero americano ha trovato così scarsa resistenza
nella cultura artistica europea, del resto già afflitta, secondo le belle pagine di Levi, dalla”
paura della pittura “.
Guardando nella loro successione i dipinti di Roberto Pattina mi domando tuttavia se non siamo
per caso già andati oltre. Non trovo tracce di crisi, non avverto sottofondi traumatici nelle
superfici lisce e chiaroscurali della materia terrestre o lunare, nella luminescenza da galassia
che penetra il neo, nelle bianche vampate da esplosioni stellari che si diffondono sui vetri o
sulle carte brune ma non oscure di questo artista. E neppure il furore o il gusto dello
sperimentare. La parte demonica dell'immaginazione, sia essa tesa alla sua rivincita o
all’affermazione disinteressata della sua libertà, non c’è o giace tra remoti antefatti. I dipinti di
Pattina ci danno invece la sensazione di una natura che fino a pochi anni fa consideravamo “
altra” osservata con naturalezza e persino con squisita concentrazione estetica da un uomo che
ha tutta l’aria di essere anche lui “altro”: quasi che al di là del dibattimento davvero lacerante
sull’oggetto e sul fatto dell’arte si fosse ricostruita la tranquilla e limpida relazione tra
l’immagine e il segno: vale a dire tra i messaggi di una mutata realtà e l’uomo altrettanto
mutato che li percepisce e li registra.
Il grado di coscienza che presiede a questo operare rimane per me misterioso. Non ci sarebbe
per nulla da meravigliarsi –sarebbe anzi del tutto coerente – se fosse molto tenue e
soverchiato dalle preoccupazioni di contenuto e di tecnica, come accade agli artisti delle
epoche non di rottura, ma di ricomposizione fattiva. Tale potrebbe essere quella che ci aspetta;
e Pattina sembra darcene, appunto , un fine e fervido indizio, per quanto strano possa ancora
apparirci.
MARIO LUZI
21
luglio 2009
Roberto Pattina – Luna 57
Dal 21 al 31 luglio 2009
arte contemporanea
Location
VOGHERA11 ARTGALLERY
Milano, Via Voghera, 11, (Milano)
Milano, Via Voghera, 11, (Milano)
Orario di apertura
Lun-Sab 15.00 - 20.00
Vernissage
21 Luglio 2009, ore 18.30
Autore