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Alberto Perini – L’Iperrealismo immaginato
La mostra di Vicolungo si compone di circa 50 opere recenti, la maggior parte delle quali fruibili per la prima volta e realizzate appositamente per questo appuntamento.
Comunicato stampa
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Le esperienze che precorrono il modo di dipingere di Perini, autore giovane ma ormai affermato a livello internazionale, sono rintracciabili nella pittura iperrealista americana che, sulla scia del fenomeno Pop, ha insistito sull'elemento ordinario e banale o, in questo caso, su quello da sogno scandagliando, dal punto di vista del linguaggio, il rapporto tra realtà, pittura e fotografia, eleggendo quest'ultima a filtro tra l'artista e il reale. Così Perini si inserisce sulla linea di continuità che fa da legante tra le prime esperienze americane e l'attuale "ritorno" - se così si può dire - della pittura, che appare più che mai viva. Il punto di vista che lo caratterizza è comunque di matrice più europea, e i suoi soggetti trasgrediscono l'evidenza obiettiva del dato fotografico per evocare volutamente un punto di vista più intimo e letterario.presenze estranee, staccate dalla dimensione corsiva del ritmo quotidiano ed amplificate sulla tela in visioni che alterano anche l'elemento temporale della percezione. Protagonisti sono lo sguardo e la sua durata prospettati in uno status ambiguo, cioè molteplice, veloce nel captare l'oggetto e insieme estesissimo e fermato su un particolare.
Veicolare il tempo su più dimensioni, sollecitare una percezione che avviene su marce diverse e congiunte è la qualità prima di questi soggetti che vivono sospesi tra distacco impersonale e intima affezione. Il dinamismo, che appare assente al primo sguardo, si insinua lentamente tra i tagli che costituiscono le tappe di un percorso mentale che procede per brevi illuminazioni, fino a ricostruire un universo silenzioso dove ogni segno esce dall'evidenza iperrealistica per ravvisare una presenza umana oltre i paesaggi. Lo spostamento dall'impersonalità al racconto intimo avviene per segnali minimi, un'ombra profonda dietro un prato soleggiato, l’imponenza di un albero-protagonista che arricchisce il proprio abitat, un atollo silenzioso, le pieghe sul vestito di una donna in riva al mare, un paio di scarpe tolte in fretta. Tutto concorre a far crescere nell'immaginario una sensazione intima, fatta di grandi spazi ed illusioni visive. Quindi apparentemente iperrealista il pittore ,con i suoi temi immersi in un blu o un verde un blu che, solo, emana un significato interiore del tutto personale. E nella Savigliano che tanto ha dimostrato di apprezzarlo, l'autore presenta proprio costruzioni che recuperano in toto quanto la visiva mondanità ci obbliga ad "ingurgitare": rilassanti tagli di atolli, struggenti e meditabondi scorci di autogrill e distributori, alberi fulgidamente soli in una campagna irreale, fanciulle pensierose metafisicamente poste su un bagnasciuga improponibile. Il risultato, in Perini, è un vero più vero del vero , ma, contemporaneamente, totalmente diverso e tanto più estraneo al riguardante perchè è una realtà priva di quella sottile vibrazione che è in tutte le cose viste dall ' uomo: una realtà bloccata per sempre come se, improvvisamente, tutto si arrestasse. E ciò avviene perchè nella sua opera la luce ed il blu dominanti sono assunti, proprio nella iperrealtà, secondo la più conturbante immobilità di segno e colore. La luce è tuttavia il motore primo della rappresentazione e della sua paradossale proposta: quindi una certa dismisura dell'espressione pittorica in sè viene espressa, pur nello spazio, essenzialmente dalla luce e dai suoi formali interventi. A proporre una forma tanto icastica ed insieme diversa, anche nella ricerca di una sorta di "quarta dimensione", che solo una tenica eccezionale e sensibilissima come quella di Alberto Perini può permettersi. E che emerge da questa curatissima mostra.
Giorgio Barberis
Veicolare il tempo su più dimensioni, sollecitare una percezione che avviene su marce diverse e congiunte è la qualità prima di questi soggetti che vivono sospesi tra distacco impersonale e intima affezione. Il dinamismo, che appare assente al primo sguardo, si insinua lentamente tra i tagli che costituiscono le tappe di un percorso mentale che procede per brevi illuminazioni, fino a ricostruire un universo silenzioso dove ogni segno esce dall'evidenza iperrealistica per ravvisare una presenza umana oltre i paesaggi. Lo spostamento dall'impersonalità al racconto intimo avviene per segnali minimi, un'ombra profonda dietro un prato soleggiato, l’imponenza di un albero-protagonista che arricchisce il proprio abitat, un atollo silenzioso, le pieghe sul vestito di una donna in riva al mare, un paio di scarpe tolte in fretta. Tutto concorre a far crescere nell'immaginario una sensazione intima, fatta di grandi spazi ed illusioni visive. Quindi apparentemente iperrealista il pittore ,con i suoi temi immersi in un blu o un verde un blu che, solo, emana un significato interiore del tutto personale. E nella Savigliano che tanto ha dimostrato di apprezzarlo, l'autore presenta proprio costruzioni che recuperano in toto quanto la visiva mondanità ci obbliga ad "ingurgitare": rilassanti tagli di atolli, struggenti e meditabondi scorci di autogrill e distributori, alberi fulgidamente soli in una campagna irreale, fanciulle pensierose metafisicamente poste su un bagnasciuga improponibile. Il risultato, in Perini, è un vero più vero del vero , ma, contemporaneamente, totalmente diverso e tanto più estraneo al riguardante perchè è una realtà priva di quella sottile vibrazione che è in tutte le cose viste dall ' uomo: una realtà bloccata per sempre come se, improvvisamente, tutto si arrestasse. E ciò avviene perchè nella sua opera la luce ed il blu dominanti sono assunti, proprio nella iperrealtà, secondo la più conturbante immobilità di segno e colore. La luce è tuttavia il motore primo della rappresentazione e della sua paradossale proposta: quindi una certa dismisura dell'espressione pittorica in sè viene espressa, pur nello spazio, essenzialmente dalla luce e dai suoi formali interventi. A proporre una forma tanto icastica ed insieme diversa, anche nella ricerca di una sorta di "quarta dimensione", che solo una tenica eccezionale e sensibilissima come quella di Alberto Perini può permettersi. E che emerge da questa curatissima mostra.
Giorgio Barberis
16
luglio 2009
Alberto Perini – L’Iperrealismo immaginato
Dal 16 luglio al 02 agosto 2009
arte contemporanea
Location
VICOLUNGO THE STYLE OUTLETS
Vicolungo, Piazza Santa Caterina ang. Via Papa Giovanni XXIII, (Novara)
Vicolungo, Piazza Santa Caterina ang. Via Papa Giovanni XXIII, (Novara)
Orario di apertura
da lunedì a domenica 10/13 – 15/18
Autore
Curatore