Ognuno di noi può essere Pinocchio ? Certamente sì, perché il burattino di legno, inventato da Carlo Collodi, è un capolavoro della letteratura, tradotto e amato ovunque. Il suo mito non tramonta, in quanto è intriso di poesia e ha riferimenti con la vita di ieri e di oggi, e anche di domani. Ogni ragazzo ha qualcosa di Pinocchio, si comporta come lui, vorrebbe migliorare ma invece ascolta i cattivi consiglieri e, con testardaggine, li frequenta. Le sue avventure sono numerose e straordinarie, si voleva un artista come Luigi Rosati per interpretarle, per rendere piacevole e metafisico quel mondo stravagante dove si trovano i personaggi di una sorta di teatrino, da Geppetto al Grillo parlante, da Mangiafuoco alla Volpe e la Gatto, dalla Fata dai capelli turchini, a Lucignolo, al terribile Pescecane nel cui ventre c’è anche una tavola imbandita… Quante vicende e quanta fantasia, in Collodi e Rosati, e anche in noi spettatori. Rosati ha anticipato Benigni e il prossimo film, proponendoci questa rivisitazione. Viviamo Pinocchio, cerchiamo attraverso di lui la felicità che non giunge mai, ma intanto speriamo che arrivi, respiriamo il suo aroma, sognando a occhi aperti.

Albisola venerdì trentuno maggio 2002

Milena Milani