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Mario Vespasiani – La distruzione e l’origine
L’installazione di Mario Vespasiani, attraverso lo studio metafisico del volto, approfondisce il concetto di “attraversamento” da intendersi come passaggio tra l’io e l’altro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'installazione di Mario Vespasiani, attraverso lo studio metafisico del volto, approfondisce il concetto di "attraversamento" da intendersi come passaggio tra l'io e l'altro.
Dialogando con gli affreschi conservati all'interno del Teatro, le opere di Vespasiani appaiono in tonalità insolite e meno cangianti, come consumate del tempo, dagli agenti atmosferici, dal tocco benevolo eppur distruttivo dei fedeli (tanto che mancano parti del volto). Proprio ai volti remoti degli affreschi si ispirano le facce/archetipo delle molteplici etnie, tutte all'origine delle variegate razze umane, per sottolineare l'importanza delle differenze nell'incontrare il prossimo attraverso il gesto del contatto e del dono gratuito.
Le opere che formano la grande installazione danno vita a una sorta di mappa celeste, intesa come luogo di orientamento, segno di disponibilità al più naturale processo di apertura.
Simili a reliquie sacre le opere danno la sensazione di apparire e svanire sotto gli occhi, come se il tempo o il contatto, che insieme partecipano alla loro distruzione materiale, potessero al tempo stesso dare luogo a una nuova origine nel cuore dello spettatore.
Dialogando con gli affreschi conservati all'interno del Teatro, le opere di Vespasiani appaiono in tonalità insolite e meno cangianti, come consumate del tempo, dagli agenti atmosferici, dal tocco benevolo eppur distruttivo dei fedeli (tanto che mancano parti del volto). Proprio ai volti remoti degli affreschi si ispirano le facce/archetipo delle molteplici etnie, tutte all'origine delle variegate razze umane, per sottolineare l'importanza delle differenze nell'incontrare il prossimo attraverso il gesto del contatto e del dono gratuito.
Le opere che formano la grande installazione danno vita a una sorta di mappa celeste, intesa come luogo di orientamento, segno di disponibilità al più naturale processo di apertura.
Simili a reliquie sacre le opere danno la sensazione di apparire e svanire sotto gli occhi, come se il tempo o il contatto, che insieme partecipano alla loro distruzione materiale, potessero al tempo stesso dare luogo a una nuova origine nel cuore dello spettatore.
11
luglio 2009
Mario Vespasiani – La distruzione e l’origine
Dall'undici al 26 luglio 2009
arte contemporanea
Location
TEATRO DI TOFFIA PER LE ARTI
Toffia, Piazza Lauretana, 3, (Rieti)
Toffia, Piazza Lauretana, 3, (Rieti)
Orario di apertura
ogni giorno dalle 16.00 alle 22.00
Vernissage
11 Luglio 2009, ore 18
Autore
Curatore