Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
David Hoptman – Mimesis: rappresentazioni multiple di un artista visionario
Un percorso espositivo che raccoglie e porta all’attenzione di pubblico e critica il complesso e variegato universo creativo dell’artista statunitense: fotografia, scultura, tecniche miste ed installazioni animeranno l’ampio spazio di Art Inside, che ospiterà, presentate in prima assoluta, 10 opere della serie “Carte da Musica”, la serie di monotipi a tecnica mista (fotografia, incisione, carboncino, pastelli su carta) dedicata alla musica ed ai grandi della musica classica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
terzo appuntamento della programmazione artistica 2009 di Art Inside, lo spazio espositivo di Rossella Rosati a Po' Bandino, curato da Alessandra Barberini e lo studio Gad Art Factory, col Patrocinio del Comune di Città della Pieve (Pg).
Artista poliedrico, David Hoptman nasce come fotografo, ma sente fin da subito il desiderio di conoscere e sperimentare tutti i linguaggi artistici, fondendo e contaminando tecniche e forme espressive con grande sapienza ed al tempo stesso con una audacia, oserei dire, tipica di chi non ha timore reverenziale per l'Arte con la A maiuscola, caratteristica predominante di una cultura sociale ed artistica giovane come quella americana, costituita da un coacervo di culture, etnie, religioni lontanissime tra loro, che danno vita, influenzandosi ed arricchendosi vicendevolmente, a nuovi linguaggi.
Hoptman rappresenta al meglio questa contaminazione di culture diverse, col suo modo disinibito di sperimentare ed accostare linguaggi distanti fra loro, senza timore, o preconcetto, dando corpo alla sua fantasia narrativa eccentrica che rivela agli occhi dell'osservatore un mondo nascosto, in cui l'inconscio domina ed interviene a connotare una visione ottimistica ed insieme inquietante.
Un linguaggio artistico personale che corrisponde e rende visibile il suo archetipo di verità, in una continua MIMESIS che lo porta ad intuire e cercare di esprimere visivamente sé stesso, in un processo creativo in continua evoluzione, in una continua dicotomia che alterna il rigore della tecnica, al caos creativo libero ed indisciplinato.
Un percorso espositivo che raccoglie e porta all'attenzione di pubblico e critica il complesso e variegato universo creativo dell'artista statunitense: fotografia, scultura, tecniche miste ed installazioni animeranno l'ampio spazio di Art Inside, che ospiterà, presentate in prima assoluta, 10 opere della serie “Carte da Musica”, la serie di monotipi a tecnica mista (fotografia, incisione, carboncino, pastelli su carta) dedicata alla musica ed ai grandi della musica classica.
Strettamente legato all'evento di presentazione della preziosa serie “Carte da Musica”, l'Accademia Musicale Europea di Palazzo Ricci di Montepulciano, eseguirà un concerto dal vivo in occasione del vernissage.
Organizzazione generale: Rossella Rosati
Curatrice della mostra: Alessandra Barberini
Programmazione artistica e comunicazione: studio GAD Art Factory
Con il Patrocinio dell'Amm.ne Comunale di Città della Pieve (PG).
Orari di apertura: lun-sab ore 9-13 / 15-19 , ingresso libero
Ufficio Stampa : GAD Art Factory , Via Giordania, 227 - 58100 Grosseto
studio professionale di promozione artistica/organizzazione eventi d'arte,
comunicazione@gadartfactory.it - www.gadartfactory.it
TESTO CRITICO DI PRESENTAZIONE
DAVID HOPTMAN – "MIMESIS: rappresentazioni multiple di un artista visionario"
a cura di Alessandra Barberini
Esprimere sinteticamente la personalità artistica di David Hoptman è pressoché impossibile.
Artista poliedrico, nasce come fotografo, ma sente fin da subito il desiderio di conoscere e sperimentare tutti i linguaggi artistici, fondendo e contaminando tecniche e forme espressive con grande sapienza ed al tempo stesso con una audacia, oserei dire, tipica di chi non ha timore reverenziale per l'Arte con la A maiuscola, caratteristica predominante di una cultura sociale ed artistica giovane come quella americana, costituita da un coacervo di culture, etnie, religioni lontanissime tra loro, che danno vita, influenzandosi ed arricchendosi vicendevolmente, a nuovi linguaggi.
Credo che David Hoptman rappresenti al meglio questa contaminazione di culture diverse, col suo modo disinibito di sperimentare ed accostare linguaggi distanti fra loro, senza timore, o preconcetto, dando corpo alla sua fantasia narrativa eccentrica che rivela agli occhi dell'osservatore un mondo nascosto, in cui l'inconscio domina ed interviene a connotare una visione ottimistica ed insieme inquietante.
Hoptman parte dall'apprendimento di tutte le tecniche fotografiche ed artistiche, studiate e sperimentate scrupolosamente, che utilizza per elaborare un linguaggio nuovo che corrisponde al suo archetipo di verità, alla sua visione del mondo: l'artista plasma le proprie visioni, delle proprie intuizioni e sentimenti, in una continua mimesis che lo porta ad intuire e cercare di esprimere visivamente sé stesso, in un processo creativo in continua evoluzione, in una continua dicotomia che alterna il rigore della tecnica, al caos creativo libero ed indisciplinato.
Impossibile sottrarsi dalla grande suggestione visiva delle sue opere, sia per gli scatti più “classici” Platino/Palladio, sia per le opere a tecnica mista assai più audaci, ma in entrambi i casi l'opera d'arte si pone come “luogo sperimentale”, catalizzatore di differenti discipline, che trovano nel nuovo spazio e nella nuova dimensione, la loro ragione di esistere.
Le sue opere, siano esse foto, tecniche miste, o sculture, sono lucide visioni dall'approccio fortemente emotivo: oggetti, personaggi, situazioni, estrapolate dal loro contesto consueto, ci introducono in una dimensione “altra”, onirica, fortemente simbolica, in cui tutto perde la sua originaria sembianza per trasformarsi in figure fantastiche ed atmosfere surreali.
E' lo spazio mentale dell'artista, che vede attraverso la sua anima e che ci catapulta improvvisamente in un “non luogo” in cui improvvisamente ci troviamo catapultati, in cui colore, luce e forma trovano improvvisamente un equilibrio, conferendo alla singola opera una luce ed una dimensione propria.
A.B.
Artista poliedrico, David Hoptman nasce come fotografo, ma sente fin da subito il desiderio di conoscere e sperimentare tutti i linguaggi artistici, fondendo e contaminando tecniche e forme espressive con grande sapienza ed al tempo stesso con una audacia, oserei dire, tipica di chi non ha timore reverenziale per l'Arte con la A maiuscola, caratteristica predominante di una cultura sociale ed artistica giovane come quella americana, costituita da un coacervo di culture, etnie, religioni lontanissime tra loro, che danno vita, influenzandosi ed arricchendosi vicendevolmente, a nuovi linguaggi.
Hoptman rappresenta al meglio questa contaminazione di culture diverse, col suo modo disinibito di sperimentare ed accostare linguaggi distanti fra loro, senza timore, o preconcetto, dando corpo alla sua fantasia narrativa eccentrica che rivela agli occhi dell'osservatore un mondo nascosto, in cui l'inconscio domina ed interviene a connotare una visione ottimistica ed insieme inquietante.
Un linguaggio artistico personale che corrisponde e rende visibile il suo archetipo di verità, in una continua MIMESIS che lo porta ad intuire e cercare di esprimere visivamente sé stesso, in un processo creativo in continua evoluzione, in una continua dicotomia che alterna il rigore della tecnica, al caos creativo libero ed indisciplinato.
Un percorso espositivo che raccoglie e porta all'attenzione di pubblico e critica il complesso e variegato universo creativo dell'artista statunitense: fotografia, scultura, tecniche miste ed installazioni animeranno l'ampio spazio di Art Inside, che ospiterà, presentate in prima assoluta, 10 opere della serie “Carte da Musica”, la serie di monotipi a tecnica mista (fotografia, incisione, carboncino, pastelli su carta) dedicata alla musica ed ai grandi della musica classica.
Strettamente legato all'evento di presentazione della preziosa serie “Carte da Musica”, l'Accademia Musicale Europea di Palazzo Ricci di Montepulciano, eseguirà un concerto dal vivo in occasione del vernissage.
Organizzazione generale: Rossella Rosati
Curatrice della mostra: Alessandra Barberini
Programmazione artistica e comunicazione: studio GAD Art Factory
Con il Patrocinio dell'Amm.ne Comunale di Città della Pieve (PG).
Orari di apertura: lun-sab ore 9-13 / 15-19 , ingresso libero
Ufficio Stampa : GAD Art Factory , Via Giordania, 227 - 58100 Grosseto
studio professionale di promozione artistica/organizzazione eventi d'arte,
comunicazione@gadartfactory.it - www.gadartfactory.it
TESTO CRITICO DI PRESENTAZIONE
DAVID HOPTMAN – "MIMESIS: rappresentazioni multiple di un artista visionario"
a cura di Alessandra Barberini
Esprimere sinteticamente la personalità artistica di David Hoptman è pressoché impossibile.
Artista poliedrico, nasce come fotografo, ma sente fin da subito il desiderio di conoscere e sperimentare tutti i linguaggi artistici, fondendo e contaminando tecniche e forme espressive con grande sapienza ed al tempo stesso con una audacia, oserei dire, tipica di chi non ha timore reverenziale per l'Arte con la A maiuscola, caratteristica predominante di una cultura sociale ed artistica giovane come quella americana, costituita da un coacervo di culture, etnie, religioni lontanissime tra loro, che danno vita, influenzandosi ed arricchendosi vicendevolmente, a nuovi linguaggi.
Credo che David Hoptman rappresenti al meglio questa contaminazione di culture diverse, col suo modo disinibito di sperimentare ed accostare linguaggi distanti fra loro, senza timore, o preconcetto, dando corpo alla sua fantasia narrativa eccentrica che rivela agli occhi dell'osservatore un mondo nascosto, in cui l'inconscio domina ed interviene a connotare una visione ottimistica ed insieme inquietante.
Hoptman parte dall'apprendimento di tutte le tecniche fotografiche ed artistiche, studiate e sperimentate scrupolosamente, che utilizza per elaborare un linguaggio nuovo che corrisponde al suo archetipo di verità, alla sua visione del mondo: l'artista plasma le proprie visioni, delle proprie intuizioni e sentimenti, in una continua mimesis che lo porta ad intuire e cercare di esprimere visivamente sé stesso, in un processo creativo in continua evoluzione, in una continua dicotomia che alterna il rigore della tecnica, al caos creativo libero ed indisciplinato.
Impossibile sottrarsi dalla grande suggestione visiva delle sue opere, sia per gli scatti più “classici” Platino/Palladio, sia per le opere a tecnica mista assai più audaci, ma in entrambi i casi l'opera d'arte si pone come “luogo sperimentale”, catalizzatore di differenti discipline, che trovano nel nuovo spazio e nella nuova dimensione, la loro ragione di esistere.
Le sue opere, siano esse foto, tecniche miste, o sculture, sono lucide visioni dall'approccio fortemente emotivo: oggetti, personaggi, situazioni, estrapolate dal loro contesto consueto, ci introducono in una dimensione “altra”, onirica, fortemente simbolica, in cui tutto perde la sua originaria sembianza per trasformarsi in figure fantastiche ed atmosfere surreali.
E' lo spazio mentale dell'artista, che vede attraverso la sua anima e che ci catapulta improvvisamente in un “non luogo” in cui improvvisamente ci troviamo catapultati, in cui colore, luce e forma trovano improvvisamente un equilibrio, conferendo alla singola opera una luce ed una dimensione propria.
A.B.
03
luglio 2009
David Hoptman – Mimesis: rappresentazioni multiple di un artista visionario
Dal 03 al 30 luglio 2009
arte contemporanea
Location
ART INSIDE
Città Della Pieve, (Perugia)
Città Della Pieve, (Perugia)
Orario di apertura
lun-sab ore 9-13 e 15-19
Vernissage
3 Luglio 2009, ore 19 Aprirà l'evento, il concerto dei musicisti dell'Accademia Musicale Europea di Palazzo Ricci di Montepulciano
Ufficio stampa
GAD ART FACTORY
Autore
Curatore