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Renato Meneghetti – Vedere Oltre
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 24 giugno 2009, alle ore 19,00, presso la Galleria Polin Arte Moderna e Contemporanea (Vicolo San
Pancrazio 20 - Treviso) si inaugura la mostra “Vedere oltre: opere duemilaotto duemilanove” dell'artista vicentino
Renato Meneghetti, le cui opere sono note per il singolare utilizzo del mezzo radiografico che, in queste più
recenti opere, si presta a nuovi interventi e nuovi significati.
In mostra il ciclo di opere, realizzate negli ultimi due anni, dedicate ai grandi capolavori della storia dell'arte, da
Leonardo a Raffaello, da Michelangelo a Durer, da Klimt a Picasso, da Dalì a Guttuso. Fedele al marchio
stilistico che da oltre un trentennio contraddistingue la propria produzione, in queste opere la radiografia emerge
e si configura come mezzo per una rilettura e una trasfigurazione poetica e concettuale e della storia: “vedere
oltre” la tela e la pittura, “vedere oltre” lo spazio e il tempo, per riscoprire una umanità che sta dietro la fissità
non solo della più fedele ritrattistica, ma anche nelle polivalenze figurali e zoomorfe delle ricerche
avanguardistiche. Uno scorgere al di là della contingenza del reale per proporre una realtà più vera del vero.
Una analisi immaginifica che si sposta con disinvoltura sin'anche ad oggetti e nature morte: anche in questo
caso, capolavori di un passato recente e lontano, mostrano, attraverso la “lente radiografica” e fantastica
dell'artista la struttura segreta di ciò che rappresentano.
Ricerche complesse, dunque, antiche e moderne, artistiche e scientifiche, si intrecciano e consolidano,
dialogando attraverso stili e tecniche differenti. Risultati visivi dissimili e risvolti emozionali diametralmente
opposti si confrontano in un’attenzione, originale e raffinata, alla comprensione e alla sperimentazione delle
potenzialità del linguaggio di Renato Meneghetti, la cui qualità dell'opera è testimoniata dalla presenza alle
maggiori rassegne d'arte di carattere nazionale ed internazionale e da una bibliografia che annovera le firme dei
più noti critici d'arte, da Gillo Dorfles ad Achille Bonito Oliva, da Marco Goldin a Vittorio Sgarbi, da Luciano
Caramel a Tommaso Trini, da Walter Guadagnini a Pierre Restany.
NOTE BIOGRAFICHE
Renato Meneghetti nasce nel 1947 a Rosà di Vicenza. Inizia a dipingere giovanissimo e la sua opera di artista si
compie ora nella fortezza di Ezzelino da Romano dove è vissuto in giovinezza, ora nelle diverse ville palladiane
che ha restaurato e abitato. Dopo i primi interventi, presentati negli anni Sessanta da amici e artisti come
Fontana, Munari, Guiducci e una sequela di concorsi ed esposizioni giovanili, inizia una attività espositiva che lo
vedrà presente nelle più importanti sedi nazionali ed internazionali. Dal 1997 sue opere sono presenti in gallerie
private e nelle aste internazionali più importanti (Christie’s, Sotheby’s, Ketterer, Dorotheum, Tajan, Bonhams,
Neumeisters). Predilige la pittura, strumento visibile della capacità rivoluzionaria dell’arte e ne difende la
destinazione sociale. Si è impegnato senza regolarità in altre espressioni, come la musica (La Biennale di
Venezia, 1982), il cinema (XL Mostra Internazionale del Cinema, La Biennale di Venezia, 1983) e il
multimediale. Del 1997 è la mostra "Meneghetti: Radiografie 1982/1997 a cura di Marco Goldin, ospitata presso
Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto. Nel 2000 il Palazzo della Regione di Padova ospita "Meneghetti.
Sull'orlo del terzo millennio. Pittura e altre arti 1954/2000", presentata in catalogo da Gillo Dorfles e Vittorio
Sgarbi. Nello stesso anno espone presso la Mole Vanvitelliana di Ancona: "Meneghetti: Al di là dell'occhio.
Radiografie 1979/2000" a cura di Gillo Dorfles e Walter Guadagnini. Seguono, nel 2002, "Meneghetti.
Trasparenze: corpi ed altro. Radiografie" presso la GMB Galéria Mesta di Bratislava (Pàlffyho Palàc) a cura di
Ivan Jancàr e "Meneghetti. Installations X-Rays", presso la PGA Povazskà Galèria Umenia di Zilina a cura di
Mira Putisova e Milan Mazur. Nel 2006, la città di Roma per la prima volta dedica ad un artista una grande
mostra personale in quattro sedi: Palazzo Venezia, Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia, Scala
Santa, Archivio Centrale dello Stato: “Meneghetti a Roma” a cura di Achille Bonito Oliva, con testi in catalogo di
Alberto Abruzzese, Giuseppe Billi, Paolo Fabbri, Claudio Strinati e Tommaso Trini. Studiosi e storici dell’arte
antica come Federico Zeri, Sir Denis Mahon, Udo Kulterman, hanno dichiarato l’interesse per la sua opera
ospitata in molti musei nel mondo. Di lui hanno scritto, tra gli altri: Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Marco
Goldin, Walter Guadagnini, Vittorio Sgarbi. Saggi sulla sua opera sono stati scritti da: Manlio Brusatin, Luciano
Caramel, Francesco Carbone, Laura Cherubini, Marco Di Capua, Paolo Fabbri, Lucio Fontana, Francesco
Gallo, Aldo Gerbino, Richard Gregor, Flaminio Gualdoni, Roberto Guiducci, Ivan Jancár, David Janus, Fedor
Kriska, Gregory J. Markopoulos, Gabriele Perretta, Elena Pontiggia, Mira Putisova, Pierre Restany, Laurence
Rickels, Erich Steingräber, Claudio Strinati, Tommaso Trini, Duccio Trombadori, Italo Zannier. Cataloghi
monografici dedicati al lavoro di Renato Meneghetti sono stati pubblicati da Electa, Marsilio, Never Edizioni,
Skira.
Pancrazio 20 - Treviso) si inaugura la mostra “Vedere oltre: opere duemilaotto duemilanove” dell'artista vicentino
Renato Meneghetti, le cui opere sono note per il singolare utilizzo del mezzo radiografico che, in queste più
recenti opere, si presta a nuovi interventi e nuovi significati.
In mostra il ciclo di opere, realizzate negli ultimi due anni, dedicate ai grandi capolavori della storia dell'arte, da
Leonardo a Raffaello, da Michelangelo a Durer, da Klimt a Picasso, da Dalì a Guttuso. Fedele al marchio
stilistico che da oltre un trentennio contraddistingue la propria produzione, in queste opere la radiografia emerge
e si configura come mezzo per una rilettura e una trasfigurazione poetica e concettuale e della storia: “vedere
oltre” la tela e la pittura, “vedere oltre” lo spazio e il tempo, per riscoprire una umanità che sta dietro la fissità
non solo della più fedele ritrattistica, ma anche nelle polivalenze figurali e zoomorfe delle ricerche
avanguardistiche. Uno scorgere al di là della contingenza del reale per proporre una realtà più vera del vero.
Una analisi immaginifica che si sposta con disinvoltura sin'anche ad oggetti e nature morte: anche in questo
caso, capolavori di un passato recente e lontano, mostrano, attraverso la “lente radiografica” e fantastica
dell'artista la struttura segreta di ciò che rappresentano.
Ricerche complesse, dunque, antiche e moderne, artistiche e scientifiche, si intrecciano e consolidano,
dialogando attraverso stili e tecniche differenti. Risultati visivi dissimili e risvolti emozionali diametralmente
opposti si confrontano in un’attenzione, originale e raffinata, alla comprensione e alla sperimentazione delle
potenzialità del linguaggio di Renato Meneghetti, la cui qualità dell'opera è testimoniata dalla presenza alle
maggiori rassegne d'arte di carattere nazionale ed internazionale e da una bibliografia che annovera le firme dei
più noti critici d'arte, da Gillo Dorfles ad Achille Bonito Oliva, da Marco Goldin a Vittorio Sgarbi, da Luciano
Caramel a Tommaso Trini, da Walter Guadagnini a Pierre Restany.
NOTE BIOGRAFICHE
Renato Meneghetti nasce nel 1947 a Rosà di Vicenza. Inizia a dipingere giovanissimo e la sua opera di artista si
compie ora nella fortezza di Ezzelino da Romano dove è vissuto in giovinezza, ora nelle diverse ville palladiane
che ha restaurato e abitato. Dopo i primi interventi, presentati negli anni Sessanta da amici e artisti come
Fontana, Munari, Guiducci e una sequela di concorsi ed esposizioni giovanili, inizia una attività espositiva che lo
vedrà presente nelle più importanti sedi nazionali ed internazionali. Dal 1997 sue opere sono presenti in gallerie
private e nelle aste internazionali più importanti (Christie’s, Sotheby’s, Ketterer, Dorotheum, Tajan, Bonhams,
Neumeisters). Predilige la pittura, strumento visibile della capacità rivoluzionaria dell’arte e ne difende la
destinazione sociale. Si è impegnato senza regolarità in altre espressioni, come la musica (La Biennale di
Venezia, 1982), il cinema (XL Mostra Internazionale del Cinema, La Biennale di Venezia, 1983) e il
multimediale. Del 1997 è la mostra "Meneghetti: Radiografie 1982/1997 a cura di Marco Goldin, ospitata presso
Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto. Nel 2000 il Palazzo della Regione di Padova ospita "Meneghetti.
Sull'orlo del terzo millennio. Pittura e altre arti 1954/2000", presentata in catalogo da Gillo Dorfles e Vittorio
Sgarbi. Nello stesso anno espone presso la Mole Vanvitelliana di Ancona: "Meneghetti: Al di là dell'occhio.
Radiografie 1979/2000" a cura di Gillo Dorfles e Walter Guadagnini. Seguono, nel 2002, "Meneghetti.
Trasparenze: corpi ed altro. Radiografie" presso la GMB Galéria Mesta di Bratislava (Pàlffyho Palàc) a cura di
Ivan Jancàr e "Meneghetti. Installations X-Rays", presso la PGA Povazskà Galèria Umenia di Zilina a cura di
Mira Putisova e Milan Mazur. Nel 2006, la città di Roma per la prima volta dedica ad un artista una grande
mostra personale in quattro sedi: Palazzo Venezia, Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia, Scala
Santa, Archivio Centrale dello Stato: “Meneghetti a Roma” a cura di Achille Bonito Oliva, con testi in catalogo di
Alberto Abruzzese, Giuseppe Billi, Paolo Fabbri, Claudio Strinati e Tommaso Trini. Studiosi e storici dell’arte
antica come Federico Zeri, Sir Denis Mahon, Udo Kulterman, hanno dichiarato l’interesse per la sua opera
ospitata in molti musei nel mondo. Di lui hanno scritto, tra gli altri: Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Marco
Goldin, Walter Guadagnini, Vittorio Sgarbi. Saggi sulla sua opera sono stati scritti da: Manlio Brusatin, Luciano
Caramel, Francesco Carbone, Laura Cherubini, Marco Di Capua, Paolo Fabbri, Lucio Fontana, Francesco
Gallo, Aldo Gerbino, Richard Gregor, Flaminio Gualdoni, Roberto Guiducci, Ivan Jancár, David Janus, Fedor
Kriska, Gregory J. Markopoulos, Gabriele Perretta, Elena Pontiggia, Mira Putisova, Pierre Restany, Laurence
Rickels, Erich Steingräber, Claudio Strinati, Tommaso Trini, Duccio Trombadori, Italo Zannier. Cataloghi
monografici dedicati al lavoro di Renato Meneghetti sono stati pubblicati da Electa, Marsilio, Never Edizioni,
Skira.
24
giugno 2009
Renato Meneghetti – Vedere Oltre
Dal 24 giugno al 15 luglio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA POLIN
Villorba, (Treviso)
Villorba, (Treviso)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10,00 / 12,30 - 16,00 / 19,30 Lunedì chiuso - Festivi su appuntamento
Vernissage
24 Giugno 2009, ore 19.00
Autore
Curatore