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Tullio Mazzotti / Emiliano Monticelli – Traduzioni d’immagine
Dialogo artistico tra pittura e fotografia
Comunicato stampa
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Verr� inaugurata sabato 27 giugno alle ore 18 presso la Galleria La Stella Arte Contemporanea ad Albisola Superiore la mostra dal titolo �Traduzioni d�immagine � Dialogo artistico tra pittura e fotografia� con opere di Tullio Mazzotti e Emiliano Monticelli.
La mostra, a cura di Silvia Campese, vuole costituire una riflessione su due linguaggi, pittura e fotografia, il cui rapporto, nella storia dell�arte del XX secolo, � stato caratterizzato da profondi �scontri� e �incontri� in una volont�, da parte dei fotografi, di ottenere un affrancamento e una rivendicazione di totale autonomia del nuovo mezzo. Alla Galleria La Stella a incontrarsi sono le opere artistiche di Tullio Mazzotti, artista albisolese tra i pi� noti, giunto alla quarta generazione della famiglia Mazzotti, e le immagini fotografiche del giovane e bravo Emiliano Monticelli, a cui il pittore si � liberamente ispirato cogliendo lo spirito e le emozioni che l�immagine stampata ha suscitato in lui.
Partendo da un tema caro al nostro territorio, le manifatture e l�industria ceramica, con immagini tratte dalla realt� quotidiana vissuta alla FAC, alle Ceramiche San Giorgio, allo Studio Ernan e alla Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903, la fotografia poetica e insieme diretta di Monticelli, vicina all�atmosfera della straight photography americana, ha ispirato Tullio Mazzotti in una serie di lavori dove il dato reale viene posto in un�atmosfera sospesa, priva di profondit�, per lasciare posto all�accavallarsi delle linee in un gioco artistico che, pur non abbandonando mai la figura, diviene astratto. In mostra, poste una accanto all�altra, si potranno cos� ammirare quindici fotografie di Monticelli e altrettanti disegni di Mazzotti per �raccontare�, partendo da un identico soggetto, emozioni e sfumature differenti. Il risultato � un percorso espositivo coinvolgente, che apre a numerose riflessioni, ma che soprattutto accompagna il visitatore in un viaggio emozionante tra pittura e fotografia.
TULLIO MAZZOTTI � nato a Savona nel 1957, albisolese di origine, inizia la sua carriera artistica molto presto esponendo nel 1969 alla Galleria Alba Docilia in Albisola Capo le sculture �Ceramiche Boom� con l'amico Flavio Roma. Sue opere sono presenti in modo permanente nei maggiori musei della ceramica italiana, tra cui il Museo della Ceramica di Fiorano Modenese, il Museo della Piastrella Industriale Sacmi di Imola, il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, la Raccolta d�Arte �Le Maschere di Ubaga� Comune di Pieve di Teco, il Parco del Sojo Comune di Lusitana (VI). Nel 2002 ha costituito la Fondazione Giuseppe Mazzotti 1903 che cura l�omonimo museo. E' coordinatore editoriale de "Il Tornio", Notiziario Culturale della Ceramica. Oltre a numerose mostre personali e collettive, Mazzotti ha dato vita a una serie di operazioni artistiche, tra cui �Vietato calpestare l�erba� (2002), �Opera aperta� (2004), �L�arte non � rumenta� (2005).
EMILIANO MONTICELLI � nato a Genova nel 1970 e si � dedicato a partire dal 1993 alla fotografia, frequentando vari corsi di perfezionamento. Ama la fotografia artistica intesa come la forma pi� alta e svincolata di espressione. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali, vincendo il primo premio all��Agnello d�oro� di Bressanone. Ha preso parte a numerose mostre collettive e personali in tutta Italia, tra cui Vicenza, Taranto, Chioggia.
GUARDA TUTTE LE OPERE DELLA MOSTRA
SCARICA LA BROCHURE formato PDF 3 Mb
Il rapporto tra pittura e fotografia, caratterizzato da momenti di profondi �scontri� e �incontri�, costituisce un leit motiv della storia dell�arte del XX secolo protraendosi, con modalit� differenti, sino ai giorni nostri. Il percorso della sperimentazione linguistica in fotografia � lungo e complesso e, si pu� affermare, abbia le sue origini pi� remote nel pictorialism quando, verso il 1860, il dibattito tra pittori e fotografi si fa pi� acceso e la rivalit� tra i due mezzi espressivi si accentua col fine, da parte dei fotografi, di ottenere un affrancamento e una rivendicazione di totale autonomia del nuovo mezzo. Superata la necessit� della citazione o dell�imitazione dell�espressione pittorica, gli studi sul linguaggio fotografico si sono fatti sempre pi� intensi con il parallelo intento di dimostrare il potenziale espressivo autonomo del mezzo. Anche l�Italia, nonostante il generale clima di chiusura rispetto alle innovazioni europee e il protrarsi delle esperienze pittorealiste ancora nel ventennio fascista, risente delle nuove spinte provenienti dal resto del continente. Dai fratelli Bragaglia con il �Fotodinamismo futurista� a Franchini-Stappo e Vannucci-Zauli, che tentano di costituire un�estetica fotografica in grado di superare il dato naturale in favore del pieno raggiungimento del concetto idealistico di forma, l�Italia intraprende un lungo percorso che giunge a un momento di sintesi importante, che si collega alle sperimentazioni europee, con autori quali Luigi Veronesi, che approda alla sperimentazione fotografica da esperienze di pittura astratta approfondite all�interno del Bauhaus, Antonio Boggeri e Franco Grignani che si accostano all�arte fotografica rispettivamente dal mondo della grafica e da quello del design. La sperimentazione fotografica, influenzata dalle ricerche pittoriche dell�epoca - dalle Avanguardie storiche prima e poi dall�Action painting e dall�Informale - diviene cos� ricerca segnica, gestuale e materiale sino a lasciare traccia del gesto direttamente sulla matrice dell�immagine. Oggi molti artisti hanno fuso insieme i due linguaggi intervenendo, in alcuni casi, con gesti pittorici sulla fotografia o, viceversa, elaborando la fotografia con risultati simili alla pittura.
In questo tipo di dibattito si inserisce la mostra �Traduzioni d�immagine� che si ispira liberamente a un esperimento svolto nel marzo del 1963 in seno a �Ferrania. Rivista di fotografia, cinematografia e arti figurative�, edita dal 1947 al 1967 dall�omonima azienda milanese e dalla sua sede nell�entroterra savonese, a Ferrania. Presso il �Centro Informazioni Ferrania�, a Milano, venne allestita la mostra �Pittori d�oggi e la fotografia� dove le opere di grandi maestri dell�arte italiana, tra cui Fontana, Treccani, Dova, Crippa e Veronesi, furono poste a confronto con i lavori di altrettanti fotografi, da Carlo Cisventi a Toni Nicolini. Quasi cinquant�anni dopo alla Galleria La Stella a incontrarsi sono le opere artistiche di Tullio Mazzotti e le immagini fotografiche di Emiliano Monticelli, a cui il pittore si � liberamente ispirato cogliendo lo spirito e le emozioni che la fotografia ha suscitato in lui. Mai si � trattato di mera riproduzione, bens� si � giocato sulla sensibilit� di due artisti e sulla capacit� di tradurre, tramite mezzi differenti, il proprio mondo interiore. Partendo da un tema caro al nostro territorio, le manifatture e l�industria ceramica, con immagini tratte dalla realt� quotidiana vissuta alla FAC, alle Ceramiche San Giorgio, allo Studio Ernan e alla Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903, la fotografia poetica e insieme diretta di Monticelli, vicina all�atmosfera della straight photography americana, ha ispirato Tullio Mazzotti in una serie di lavori dove il dato reale viene posto in un�atmosfera sospesa, priva di profondit�, per lasciare posto all�accavallarsi delle linee in un gioco artistico che, pur non abbandonando mai la figura, diviene astratto. Cos� accade nella serie di teiere fotografate in un susseguirsi indefinito, a ricordare gli scatti di Edward Steichen degli anni venti del Novecento, che Mazzotti trasforma in pure tracce prive di fisicit�, dove l�unico riferimento che permane sono le linee della scaffalatura. Ma � la dimensione spazio-temporale il tema su cui � interessante accennare una riflessione pi� profonda. Se la fotografia traduce l�azione nel momento e nel contesto in cui essa � svolta, nell�hic et nunc si potrebbe dire, la pittura sintetizza il gesto e il pensiero accavallando il piano reale con quello psicologico. Cos� avviene nello scatto fotografico in cui una mano sta dipingendo un vaso in stile �antico Savona�, letta da Mazzotti in un sovrapporsi di piani: il disegno � l�insieme di ci� che sta avvenendo, ma anche dell�introspezione e dell�immaginario del protagonista che sta compiendo l�azione, in un viaggio che va oltre la stanza per raggiungere una dimensione in cui il dato reale e il pensiero hanno la stessa forza. Un passaggio simile avviene con lo Scimpanz� e il Tucano, sculture di Bratta fotografate da Monticelli, trasformate in un mostro onirico con un corvo persecutore nella lettura di Mazzotti. In altre occasioni la pittura aggiunge dettagli all�occhio fotografico: � il caso del corpo di donna, appena tracciato nel vaso, opera di Moiso, celato da Monticelli, disvelato invece nella visione pittorica. Ancora, le mani d�artista che incidono sulla terra fresca si perdono nel colore del disegno in cui affiora un seno di donna e le tazzine roteanti sui pianali della FAC nelle immagini di Monticelli divengono macchie di colore, segni puri, linee in movimento nell�opera di Mazzotti, in un gioco di rimandi tra fotografia e pittura, tra realt� e sogno, tra emozione e psiche.
Silvia Campese
La mostra, a cura di Silvia Campese, vuole costituire una riflessione su due linguaggi, pittura e fotografia, il cui rapporto, nella storia dell�arte del XX secolo, � stato caratterizzato da profondi �scontri� e �incontri� in una volont�, da parte dei fotografi, di ottenere un affrancamento e una rivendicazione di totale autonomia del nuovo mezzo. Alla Galleria La Stella a incontrarsi sono le opere artistiche di Tullio Mazzotti, artista albisolese tra i pi� noti, giunto alla quarta generazione della famiglia Mazzotti, e le immagini fotografiche del giovane e bravo Emiliano Monticelli, a cui il pittore si � liberamente ispirato cogliendo lo spirito e le emozioni che l�immagine stampata ha suscitato in lui.
Partendo da un tema caro al nostro territorio, le manifatture e l�industria ceramica, con immagini tratte dalla realt� quotidiana vissuta alla FAC, alle Ceramiche San Giorgio, allo Studio Ernan e alla Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903, la fotografia poetica e insieme diretta di Monticelli, vicina all�atmosfera della straight photography americana, ha ispirato Tullio Mazzotti in una serie di lavori dove il dato reale viene posto in un�atmosfera sospesa, priva di profondit�, per lasciare posto all�accavallarsi delle linee in un gioco artistico che, pur non abbandonando mai la figura, diviene astratto. In mostra, poste una accanto all�altra, si potranno cos� ammirare quindici fotografie di Monticelli e altrettanti disegni di Mazzotti per �raccontare�, partendo da un identico soggetto, emozioni e sfumature differenti. Il risultato � un percorso espositivo coinvolgente, che apre a numerose riflessioni, ma che soprattutto accompagna il visitatore in un viaggio emozionante tra pittura e fotografia.
TULLIO MAZZOTTI � nato a Savona nel 1957, albisolese di origine, inizia la sua carriera artistica molto presto esponendo nel 1969 alla Galleria Alba Docilia in Albisola Capo le sculture �Ceramiche Boom� con l'amico Flavio Roma. Sue opere sono presenti in modo permanente nei maggiori musei della ceramica italiana, tra cui il Museo della Ceramica di Fiorano Modenese, il Museo della Piastrella Industriale Sacmi di Imola, il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, la Raccolta d�Arte �Le Maschere di Ubaga� Comune di Pieve di Teco, il Parco del Sojo Comune di Lusitana (VI). Nel 2002 ha costituito la Fondazione Giuseppe Mazzotti 1903 che cura l�omonimo museo. E' coordinatore editoriale de "Il Tornio", Notiziario Culturale della Ceramica. Oltre a numerose mostre personali e collettive, Mazzotti ha dato vita a una serie di operazioni artistiche, tra cui �Vietato calpestare l�erba� (2002), �Opera aperta� (2004), �L�arte non � rumenta� (2005).
EMILIANO MONTICELLI � nato a Genova nel 1970 e si � dedicato a partire dal 1993 alla fotografia, frequentando vari corsi di perfezionamento. Ama la fotografia artistica intesa come la forma pi� alta e svincolata di espressione. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali, vincendo il primo premio all��Agnello d�oro� di Bressanone. Ha preso parte a numerose mostre collettive e personali in tutta Italia, tra cui Vicenza, Taranto, Chioggia.
GUARDA TUTTE LE OPERE DELLA MOSTRA
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Il rapporto tra pittura e fotografia, caratterizzato da momenti di profondi �scontri� e �incontri�, costituisce un leit motiv della storia dell�arte del XX secolo protraendosi, con modalit� differenti, sino ai giorni nostri. Il percorso della sperimentazione linguistica in fotografia � lungo e complesso e, si pu� affermare, abbia le sue origini pi� remote nel pictorialism quando, verso il 1860, il dibattito tra pittori e fotografi si fa pi� acceso e la rivalit� tra i due mezzi espressivi si accentua col fine, da parte dei fotografi, di ottenere un affrancamento e una rivendicazione di totale autonomia del nuovo mezzo. Superata la necessit� della citazione o dell�imitazione dell�espressione pittorica, gli studi sul linguaggio fotografico si sono fatti sempre pi� intensi con il parallelo intento di dimostrare il potenziale espressivo autonomo del mezzo. Anche l�Italia, nonostante il generale clima di chiusura rispetto alle innovazioni europee e il protrarsi delle esperienze pittorealiste ancora nel ventennio fascista, risente delle nuove spinte provenienti dal resto del continente. Dai fratelli Bragaglia con il �Fotodinamismo futurista� a Franchini-Stappo e Vannucci-Zauli, che tentano di costituire un�estetica fotografica in grado di superare il dato naturale in favore del pieno raggiungimento del concetto idealistico di forma, l�Italia intraprende un lungo percorso che giunge a un momento di sintesi importante, che si collega alle sperimentazioni europee, con autori quali Luigi Veronesi, che approda alla sperimentazione fotografica da esperienze di pittura astratta approfondite all�interno del Bauhaus, Antonio Boggeri e Franco Grignani che si accostano all�arte fotografica rispettivamente dal mondo della grafica e da quello del design. La sperimentazione fotografica, influenzata dalle ricerche pittoriche dell�epoca - dalle Avanguardie storiche prima e poi dall�Action painting e dall�Informale - diviene cos� ricerca segnica, gestuale e materiale sino a lasciare traccia del gesto direttamente sulla matrice dell�immagine. Oggi molti artisti hanno fuso insieme i due linguaggi intervenendo, in alcuni casi, con gesti pittorici sulla fotografia o, viceversa, elaborando la fotografia con risultati simili alla pittura.
In questo tipo di dibattito si inserisce la mostra �Traduzioni d�immagine� che si ispira liberamente a un esperimento svolto nel marzo del 1963 in seno a �Ferrania. Rivista di fotografia, cinematografia e arti figurative�, edita dal 1947 al 1967 dall�omonima azienda milanese e dalla sua sede nell�entroterra savonese, a Ferrania. Presso il �Centro Informazioni Ferrania�, a Milano, venne allestita la mostra �Pittori d�oggi e la fotografia� dove le opere di grandi maestri dell�arte italiana, tra cui Fontana, Treccani, Dova, Crippa e Veronesi, furono poste a confronto con i lavori di altrettanti fotografi, da Carlo Cisventi a Toni Nicolini. Quasi cinquant�anni dopo alla Galleria La Stella a incontrarsi sono le opere artistiche di Tullio Mazzotti e le immagini fotografiche di Emiliano Monticelli, a cui il pittore si � liberamente ispirato cogliendo lo spirito e le emozioni che la fotografia ha suscitato in lui. Mai si � trattato di mera riproduzione, bens� si � giocato sulla sensibilit� di due artisti e sulla capacit� di tradurre, tramite mezzi differenti, il proprio mondo interiore. Partendo da un tema caro al nostro territorio, le manifatture e l�industria ceramica, con immagini tratte dalla realt� quotidiana vissuta alla FAC, alle Ceramiche San Giorgio, allo Studio Ernan e alla Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903, la fotografia poetica e insieme diretta di Monticelli, vicina all�atmosfera della straight photography americana, ha ispirato Tullio Mazzotti in una serie di lavori dove il dato reale viene posto in un�atmosfera sospesa, priva di profondit�, per lasciare posto all�accavallarsi delle linee in un gioco artistico che, pur non abbandonando mai la figura, diviene astratto. Cos� accade nella serie di teiere fotografate in un susseguirsi indefinito, a ricordare gli scatti di Edward Steichen degli anni venti del Novecento, che Mazzotti trasforma in pure tracce prive di fisicit�, dove l�unico riferimento che permane sono le linee della scaffalatura. Ma � la dimensione spazio-temporale il tema su cui � interessante accennare una riflessione pi� profonda. Se la fotografia traduce l�azione nel momento e nel contesto in cui essa � svolta, nell�hic et nunc si potrebbe dire, la pittura sintetizza il gesto e il pensiero accavallando il piano reale con quello psicologico. Cos� avviene nello scatto fotografico in cui una mano sta dipingendo un vaso in stile �antico Savona�, letta da Mazzotti in un sovrapporsi di piani: il disegno � l�insieme di ci� che sta avvenendo, ma anche dell�introspezione e dell�immaginario del protagonista che sta compiendo l�azione, in un viaggio che va oltre la stanza per raggiungere una dimensione in cui il dato reale e il pensiero hanno la stessa forza. Un passaggio simile avviene con lo Scimpanz� e il Tucano, sculture di Bratta fotografate da Monticelli, trasformate in un mostro onirico con un corvo persecutore nella lettura di Mazzotti. In altre occasioni la pittura aggiunge dettagli all�occhio fotografico: � il caso del corpo di donna, appena tracciato nel vaso, opera di Moiso, celato da Monticelli, disvelato invece nella visione pittorica. Ancora, le mani d�artista che incidono sulla terra fresca si perdono nel colore del disegno in cui affiora un seno di donna e le tazzine roteanti sui pianali della FAC nelle immagini di Monticelli divengono macchie di colore, segni puri, linee in movimento nell�opera di Mazzotti, in un gioco di rimandi tra fotografia e pittura, tra realt� e sogno, tra emozione e psiche.
Silvia Campese
27
giugno 2009
Tullio Mazzotti / Emiliano Monticelli – Traduzioni d’immagine
Dal 27 giugno al 27 luglio 2009
arte contemporanea
Location
LA STELLA ARTE CONTEMPORANEA
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 46, (Savona)
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 46, (Savona)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.30 - 19.30
Domenica e festivi: 10 - 12.30
Vernissage
27 Giugno 2009, ore 18
Autore
Curatore