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Lenz rifrazioni – Exilium_01_La grande cicatrice
Lenz Rifrazioni presenta, all’interno del ParmaPoesia Festival 2009 a Lenz Teatro in Factory Court (il ‘cortile di fabbrica’ dell’edificio post-industriale) Exilium 01, una performance poetica
dai Tristia di Ovidio e da Todesfuge di Paul Celan, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, e il videofilm Over Construction di Francesco Pititto con musiche di Robin Rimbaud /Scanner
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LENZ RIFRAZIONI
_______
EXILIUM 01_La grande cicatrice
performance poetica da Ovidio e Paul Celan
Over Construction_videofilm
domenica 21 giugno ore 21.30 | ParmaPoesia Festival 2009
Lenz Teatro_in Factory Court
_______
creazione || Maria Federica Maestri | Francesco Pititto
interprete || Valentina Barbarini
cura progetto || Lisa Gilardino
organizzazione || Mila Rampini
comunicazione || Christian Donelli
produzione || Lenz Rifrazioni
“Esiliato? Questa parola, o padre, la pronunciano i dannati dell'inferno."
William Shakespeare
Lenz Rifrazioni presenta, all’interno del ParmaPoesia Festival 2009, domenica 21 giugno alle ore 21.30 a Lenz Teatro in Factory Court (il ‘cortile di fabbrica’ dell’edificio post-industriale) Exilium 01, una performance poetica dai Tristia di Ovidio e da Todesfuge di Paul Celan, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, e il videofilm Over Construction di Francesco Pititto con musiche di Robin Rimbaud /Scanner. Exilium 01 è la prima parte di Exilium, nuovo progetto di visual e performing art di Lenz Rifrazioni realizzato per la parte filmica in Romania che prende in esame – come oggetto di indagine drammaturgica a tutto campo – il termine “exilium” come pretesto creativo per delineare una mappa di rappresentazione umana e artistica a partire dai Tristia e dalle Epistulae ex Ponto di Ovidio, opere dell’esilio del poeta latino. L’esilio nell’accezione latina è una forma di punizione, molto praticata nel mondo antico e medievale, che consiste nell’allontanamento forzato e obbligatorio di un condannato dalla sua terra d’origine. Nel mondo moderno all’esilio imposto si è aggiunto l’esilio volontario – exilium volontarium – come negli anni del fascismo o durante la persecuzione degli ebrei mentre nell’oggi la forma più diffusa di esilio volontario è praticata per motivi di sostentamento, di fuga da situazioni di guerra e persecuzione etnica, di difesa della propria vita e di quella dei familiari.
In Exilium 01 i versi del grande poeta latino Ovidio dalla terra d’esilio a Tomi in Romania insieme ai versi del grande poeta rumeno che ha vissuto in Francia ma che ha scritto in tedesco, la lingua della madre e dell’Olocausto. Quale miglior location del cortile di una ex-fabbrica ora luogo di creazione artistica? Il Factory Court degli edifici post-industriali di Lenz Rifrazioni, già reso luminoso dalle potenti scariche di sicurezza del cantiere STU Pasubio a lato e illuminato, fin dentro i suoi interni, da proiezioni di contemporaneità, lavoro e memoria performativa. I versi di Ovidio e di Celan allora ri-abitano l’esilio originario in un luogo di ri-costruzione, di ri-salita verso il tempo futuro a cui appartiene il cantiere delle diverse età dell’uomo. Le gigantesche gru a riposo, la curvilinea e stanca gobba del padiglione Nervi, il campanile appuntito del Duomo, le scale di ferro del Lenz: questo lo skyline del presente, sagoma della nuova città in progress. La scena live abitata da corpi prestati al divenire poetico e immagini virtual motion stampate sui muri sbrecciati.
In Over Construction, videofilm di Francesco Pititto, con musiche di Robin Rimbaud / Scanner, l’affresco della cupola del duomo di Parma affrescata dal Correggio nei suoi dettagli piu’ nascosti diventa il segno portante di una metamorfosi originaria che comprende materia, corpo umano, pensiero e storia, il punto iniziale di una composizione pittorica che tutto ricompone in un unicum di movimento, bellezza e proiezione divina. la potenza della forma ancora impregna la pratica artistica contemporanea, i suoi luoghi di lavoro, l’estetica dei nuovi artefici. E’ un’illusione, come il salire rotatorio dei corpi verso l’alto, verso il punto di fuga dell’anima, verso il futuro con lo sguardo rivolto al passato, a noi, come l’angelo di Benjamin, come l’angelo di Klee.
_____
I progetti artistici di Lenz Rifrazioni sono realizzati grazie al sostegno di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali_Dipartimento dello Spettacolo
Regione Emilia Romagna Comune di Parma_Assessorato alla Cultura
Provincia di Parma Fondazione Cariparma
AUSL_Dipartimento di Salute Mentale Agenzia Disabili_Comune di Parma
Con il patrocinio dell’Università degli Studi di Parma
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EXILIUM 01_La grande cicatrice
performance poetica da Ovidio e Paul Celan
Over Construction_videofilm
domenica 21 giugno ore 21.30 | ParmaPoesia Festival 2009
Lenz Teatro_in Factory Court
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creazione || Maria Federica Maestri | Francesco Pititto
interprete || Valentina Barbarini
cura progetto || Lisa Gilardino
organizzazione || Mila Rampini
comunicazione || Christian Donelli
produzione || Lenz Rifrazioni
“Esiliato? Questa parola, o padre, la pronunciano i dannati dell'inferno."
William Shakespeare
Lenz Rifrazioni presenta, all’interno del ParmaPoesia Festival 2009, domenica 21 giugno alle ore 21.30 a Lenz Teatro in Factory Court (il ‘cortile di fabbrica’ dell’edificio post-industriale) Exilium 01, una performance poetica dai Tristia di Ovidio e da Todesfuge di Paul Celan, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, e il videofilm Over Construction di Francesco Pititto con musiche di Robin Rimbaud /Scanner. Exilium 01 è la prima parte di Exilium, nuovo progetto di visual e performing art di Lenz Rifrazioni realizzato per la parte filmica in Romania che prende in esame – come oggetto di indagine drammaturgica a tutto campo – il termine “exilium” come pretesto creativo per delineare una mappa di rappresentazione umana e artistica a partire dai Tristia e dalle Epistulae ex Ponto di Ovidio, opere dell’esilio del poeta latino. L’esilio nell’accezione latina è una forma di punizione, molto praticata nel mondo antico e medievale, che consiste nell’allontanamento forzato e obbligatorio di un condannato dalla sua terra d’origine. Nel mondo moderno all’esilio imposto si è aggiunto l’esilio volontario – exilium volontarium – come negli anni del fascismo o durante la persecuzione degli ebrei mentre nell’oggi la forma più diffusa di esilio volontario è praticata per motivi di sostentamento, di fuga da situazioni di guerra e persecuzione etnica, di difesa della propria vita e di quella dei familiari.
In Exilium 01 i versi del grande poeta latino Ovidio dalla terra d’esilio a Tomi in Romania insieme ai versi del grande poeta rumeno che ha vissuto in Francia ma che ha scritto in tedesco, la lingua della madre e dell’Olocausto. Quale miglior location del cortile di una ex-fabbrica ora luogo di creazione artistica? Il Factory Court degli edifici post-industriali di Lenz Rifrazioni, già reso luminoso dalle potenti scariche di sicurezza del cantiere STU Pasubio a lato e illuminato, fin dentro i suoi interni, da proiezioni di contemporaneità, lavoro e memoria performativa. I versi di Ovidio e di Celan allora ri-abitano l’esilio originario in un luogo di ri-costruzione, di ri-salita verso il tempo futuro a cui appartiene il cantiere delle diverse età dell’uomo. Le gigantesche gru a riposo, la curvilinea e stanca gobba del padiglione Nervi, il campanile appuntito del Duomo, le scale di ferro del Lenz: questo lo skyline del presente, sagoma della nuova città in progress. La scena live abitata da corpi prestati al divenire poetico e immagini virtual motion stampate sui muri sbrecciati.
In Over Construction, videofilm di Francesco Pititto, con musiche di Robin Rimbaud / Scanner, l’affresco della cupola del duomo di Parma affrescata dal Correggio nei suoi dettagli piu’ nascosti diventa il segno portante di una metamorfosi originaria che comprende materia, corpo umano, pensiero e storia, il punto iniziale di una composizione pittorica che tutto ricompone in un unicum di movimento, bellezza e proiezione divina. la potenza della forma ancora impregna la pratica artistica contemporanea, i suoi luoghi di lavoro, l’estetica dei nuovi artefici. E’ un’illusione, come il salire rotatorio dei corpi verso l’alto, verso il punto di fuga dell’anima, verso il futuro con lo sguardo rivolto al passato, a noi, come l’angelo di Benjamin, come l’angelo di Klee.
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I progetti artistici di Lenz Rifrazioni sono realizzati grazie al sostegno di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali_Dipartimento dello Spettacolo
Regione Emilia Romagna Comune di Parma_Assessorato alla Cultura
Provincia di Parma Fondazione Cariparma
AUSL_Dipartimento di Salute Mentale Agenzia Disabili_Comune di Parma
Con il patrocinio dell’Università degli Studi di Parma
21
giugno 2009
Lenz rifrazioni – Exilium_01_La grande cicatrice
21 giugno 2009
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
LENZ TEATRO
Parma, Via Pasubio, 3/e, (Parma)
Parma, Via Pasubio, 3/e, (Parma)
Vernissage
21 Giugno 2009, ore 21.30
Autore