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Parco tematico – Marco Di Giovanni / Beatrice Pasquali
Nelle aree verdi della città saranno collocate delle sculture di grandi dimensioni e delle installazioni site-specific, “monumenti (con)temporanei” che non inneggiano all’autocelebrante monumentum bensì a un momentum di analisi e di riflessione.
Comunicato stampa
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SISTEMI DI CONTEMPORANEO è un progetto culturale dedicato all’arte contemporanea. Il ciclo di rassegne promosso e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza coinvolge gli spazi espositivi di AB23 e della Casa Cogollo, con mostre tematiche curate da Stefania Portinari, unitamente a eventi espositivi in esterno, curati da Alberto Zanchetta, che coinvolgono parchi, piazze, vie ed edifici della città.
Nell’ambito dei SISTEMI DI CONTEMPORANEO si inserisce la programmazione di EPIDE®MIE, rassegna curata da Alberto Zanchetta che presenta il progetto PARCO TEMATICO: nelle aree verdi della città saranno collocate delle sculture di grandi dimensioni e delle installazioni site-specific, “monumenti (con)temporanei” che non inneggiano all’autocelebrante monumentum bensì a un momentum di analisi e di riflessione.
MARCO DI GIOVANNI
BEATRICE PASQUALI
19 giugno - 22 settembre 2009
Forgiati in una fucina che rimanda al mito e al rito, i colossi in metallo di Marco Di Giovanni sono pesanti residuati industriali simili a scafandri fossili. Le tubature, color della ruggine, riconfigurano lo spazio deputato e creano un disorientamento percettivo grazie all’impiego di particolari lenti ottiche. Sulla superficie delle tubature trovano infatti posto degli spioncini che alterano il senso delle proporzioni e delle distanze, creando uno scisma tra peso e leggerezza (in evidente sfida con le leggi della gravità). Quasi per uno smottamento del terreno, un’enorme scultura in ferro ossidato – impietosa effige della moderna archeologia industriale – affiora nel verde dei Giardini Salvi mentre un elaborato gioco di lenti ribalta, devia e distorce la visione, generando un gioco di sguardi fra gli stessi spettatori. Di Giovanni turba/deturpa con i suoi cablaggi il parco di Vicenza riuscendo a creare un contrasto forte ed emozionante tra il rigoglio della vegetazione e i toni rosso-arancio della tubatura arrugginita.
Beatrice Pasquali è affascinata dall’immensità dello scibile umano; attraverso la comprensione vuole raggiungere l’evidenza sensibile delle cose, caparbietà che risale ad un’attitudine realista e al piacere della descrizione. Rispetto alla scienza Pasquali ammette però la speciosità dell’arte, con la conseguente possibilità di essere artista e al contempo collezionista, capace cioè di creare per sé un personalissimo gabinetto di curiosità e preziosità. Ed è proprio la forma della teca museale (che isola il raziocinio e ne fa oggetto di didattica) a ispirare l’opera “De ludo geometrico” presentata ai Giardini Salvi. L’installazione si compone di cinque strutture color dell’amaranto, le quali si rifanno allo sviluppo geometrico dei solidi. Ogni poliedro è la materializzazione di un’idea, di un pensiero fuoriuscito dall’immaginazione di un giovane fanciullo, di cui è visibile solo la testa che poggia – cullata come in sogno – su un’altalena. L’artista crea un sapiente incastro tra la struttura biologica e le strutture architettoniche, che corrispondono alla geografia umana (la piccola testa) e alle geometrie ortogonali (le grandi teche), affinché l’una generi le altre e possano contenersi a vicenda.
Il 20 luglio, sempre all’interno dei Giardini Salvi, l’esposizione sarà arricchita da altre installazioni.
Marco Di Giovanni è nato a Teramo nel 1976, vive e lavora tra Imola (BO) e Solarolo (RA).
Beatrice Pasquali è nata a Verona nel 1973, vive e lavora a Bologna e a Verona.
Nell’ambito dei SISTEMI DI CONTEMPORANEO si inserisce la programmazione di EPIDE®MIE, rassegna curata da Alberto Zanchetta che presenta il progetto PARCO TEMATICO: nelle aree verdi della città saranno collocate delle sculture di grandi dimensioni e delle installazioni site-specific, “monumenti (con)temporanei” che non inneggiano all’autocelebrante monumentum bensì a un momentum di analisi e di riflessione.
MARCO DI GIOVANNI
BEATRICE PASQUALI
19 giugno - 22 settembre 2009
Forgiati in una fucina che rimanda al mito e al rito, i colossi in metallo di Marco Di Giovanni sono pesanti residuati industriali simili a scafandri fossili. Le tubature, color della ruggine, riconfigurano lo spazio deputato e creano un disorientamento percettivo grazie all’impiego di particolari lenti ottiche. Sulla superficie delle tubature trovano infatti posto degli spioncini che alterano il senso delle proporzioni e delle distanze, creando uno scisma tra peso e leggerezza (in evidente sfida con le leggi della gravità). Quasi per uno smottamento del terreno, un’enorme scultura in ferro ossidato – impietosa effige della moderna archeologia industriale – affiora nel verde dei Giardini Salvi mentre un elaborato gioco di lenti ribalta, devia e distorce la visione, generando un gioco di sguardi fra gli stessi spettatori. Di Giovanni turba/deturpa con i suoi cablaggi il parco di Vicenza riuscendo a creare un contrasto forte ed emozionante tra il rigoglio della vegetazione e i toni rosso-arancio della tubatura arrugginita.
Beatrice Pasquali è affascinata dall’immensità dello scibile umano; attraverso la comprensione vuole raggiungere l’evidenza sensibile delle cose, caparbietà che risale ad un’attitudine realista e al piacere della descrizione. Rispetto alla scienza Pasquali ammette però la speciosità dell’arte, con la conseguente possibilità di essere artista e al contempo collezionista, capace cioè di creare per sé un personalissimo gabinetto di curiosità e preziosità. Ed è proprio la forma della teca museale (che isola il raziocinio e ne fa oggetto di didattica) a ispirare l’opera “De ludo geometrico” presentata ai Giardini Salvi. L’installazione si compone di cinque strutture color dell’amaranto, le quali si rifanno allo sviluppo geometrico dei solidi. Ogni poliedro è la materializzazione di un’idea, di un pensiero fuoriuscito dall’immaginazione di un giovane fanciullo, di cui è visibile solo la testa che poggia – cullata come in sogno – su un’altalena. L’artista crea un sapiente incastro tra la struttura biologica e le strutture architettoniche, che corrispondono alla geografia umana (la piccola testa) e alle geometrie ortogonali (le grandi teche), affinché l’una generi le altre e possano contenersi a vicenda.
Il 20 luglio, sempre all’interno dei Giardini Salvi, l’esposizione sarà arricchita da altre installazioni.
Marco Di Giovanni è nato a Teramo nel 1976, vive e lavora tra Imola (BO) e Solarolo (RA).
Beatrice Pasquali è nata a Verona nel 1973, vive e lavora a Bologna e a Verona.
19
giugno 2009
Parco tematico – Marco Di Giovanni / Beatrice Pasquali
Dal 19 giugno al 22 settembre 2009
arte contemporanea
Location
GIARDINI SALVI
Vicenza, Viale Roma, (Vicenza)
Vicenza, Viale Roma, (Vicenza)
Orario di apertura
diurno
Vernissage
19 Giugno 2009, ore 18
Autore
Curatore