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Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura
Dopo la fortuna della mostra Il Bacio. Tra Romanticismo e Novecento, tenutasi alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, in cui si è indagato il gesto del bacio nelle diverse declinazioni possibili, Gradara ospiterà unicamente i baci degli sventurati amanti, protagonisti di amori contrastati o negati sul nascere, vittime incolpevoli di un destino sublime e struggenti eroi dell’amore romantico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà la fiabesca Rocca di Gradara (Pesaro Urbino) il suggestivo scenario che ospiterà la mostra Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura.
Dal 20 giugno al 2 novembre in questa splendida cornice si potrà ammirare una speciale selezione dei più famosi baci della letteratura che la pittura italiana ha immortalato in opere di forte impatto.
Dopo la fortuna della mostra Il Bacio. Tra Romanticismo e Novecento, tenutasi alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, in cui si è indagato il gesto del bacio nelle diverse declinazioni possibili, Gradara ospiterà unicamente i baci degli sventurati amanti, protagonisti di amori contrastati o negati sul nascere, vittime incolpevoli di un destino sublime e struggenti eroi dell’amore romantico.
La mostra sarà occasione imperdibile per un viaggio sentimentale tra i baci rubati - non legittimi, ma furtivi e colpevoli - di amori impossibili e per questo ancora più affascinanti.
L’amore rivisitato attraverso i topoi della letteratura tragica e romantica, che vede nel bacio un atto passionale e un gesto ‘politico’ insieme, costituisce uno dei soggetti più frequentati e rappresentati dalla pittura dell’Ottocento italiano.
E nella galleria di baci ottocenteschi protagonista su tutti sarà, non a caso, il bacio tra Paolo e Francesca, i tragici amanti cantati da Dante, che la leggenda vuole scambiato proprio nelle stanze della Rocca, la quale, alla fine del XIII secolo era una delle residenze più frequentate dai Malatesta, famiglia a cui apparteneva anche Gianciotto, marito di Francesca.
Al bacio più celebre della letteratura italiana fa da preludio il dolce bacio del libro “galeotto” di Ginevra e Lancillotto, al quale è dedicato il dipinto di uno dei più grandi artisti napoletani, esponente del realismo visionario: Domenico Morelli. Paolo e Francesca sono raffigurati nell'attimo del bacio nelle pregevoli opere di Amos Cassioli, Ludovico Cremonini e Giuseppe Poli.
Intenso e tragico è anche il bacio di Giulietta e Romeo nella versione di Gaetano Previati, massimo esponente del Divisionismo, già testimone di spicco della Scapigliatura, che restituisce in questo caso un'immagine di marca preraffaellita ad attestare la complessità della sua formazione pittorica.
Lo stesso soggetto è trattato anche da Francesco Hayez, presente in mostra altresì con l'acquerello Il bacio, prima redazione della nota opera del 1859.
Sventurati ed estenuati baci, dati in punto di morte, sono anche quelli di Tristano e Isotta, di Imelda de' Lambertazzi e Bonifacio de' Geremei, nonché il bacio adulterino di Ugo e Parisina.
Una visita alla mostra farà rivivere storie di amori sublimi e appassionati in un contesto unico: negli anni ’20 del secolo scorso la Rocca di Gradara è stata oggetto di un’interessante operazione di restauro ‘in stile’, ispirato alla vicenda dantesca e realizzato sulla scia delle suggestioni dannunziane, con il contributo di importanti studiosi e artisti.
Fortemente voluta dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche-Urbino, per impreziosire il ricco programma di attività di valorizzazione della Rocca di Gradara – attualmente monumento più visitato nella regione – la mostra trova in essa un’ambientazione estremamente suggestiva che permette l'esposizione di quelle opere che possono essere considerate emblematiche del periodo storico e della situazione culturale nella quale la fortezza/residenza malatestiana riprese vita.
Un video, curato da Gianni Canova completa l'esposizione, ripercorrendo la storia dei più famosi baci della cinematografia italiana.
Gradara, giugno 2009
Dal 20 giugno al 2 novembre in questa splendida cornice si potrà ammirare una speciale selezione dei più famosi baci della letteratura che la pittura italiana ha immortalato in opere di forte impatto.
Dopo la fortuna della mostra Il Bacio. Tra Romanticismo e Novecento, tenutasi alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, in cui si è indagato il gesto del bacio nelle diverse declinazioni possibili, Gradara ospiterà unicamente i baci degli sventurati amanti, protagonisti di amori contrastati o negati sul nascere, vittime incolpevoli di un destino sublime e struggenti eroi dell’amore romantico.
La mostra sarà occasione imperdibile per un viaggio sentimentale tra i baci rubati - non legittimi, ma furtivi e colpevoli - di amori impossibili e per questo ancora più affascinanti.
L’amore rivisitato attraverso i topoi della letteratura tragica e romantica, che vede nel bacio un atto passionale e un gesto ‘politico’ insieme, costituisce uno dei soggetti più frequentati e rappresentati dalla pittura dell’Ottocento italiano.
E nella galleria di baci ottocenteschi protagonista su tutti sarà, non a caso, il bacio tra Paolo e Francesca, i tragici amanti cantati da Dante, che la leggenda vuole scambiato proprio nelle stanze della Rocca, la quale, alla fine del XIII secolo era una delle residenze più frequentate dai Malatesta, famiglia a cui apparteneva anche Gianciotto, marito di Francesca.
Al bacio più celebre della letteratura italiana fa da preludio il dolce bacio del libro “galeotto” di Ginevra e Lancillotto, al quale è dedicato il dipinto di uno dei più grandi artisti napoletani, esponente del realismo visionario: Domenico Morelli. Paolo e Francesca sono raffigurati nell'attimo del bacio nelle pregevoli opere di Amos Cassioli, Ludovico Cremonini e Giuseppe Poli.
Intenso e tragico è anche il bacio di Giulietta e Romeo nella versione di Gaetano Previati, massimo esponente del Divisionismo, già testimone di spicco della Scapigliatura, che restituisce in questo caso un'immagine di marca preraffaellita ad attestare la complessità della sua formazione pittorica.
Lo stesso soggetto è trattato anche da Francesco Hayez, presente in mostra altresì con l'acquerello Il bacio, prima redazione della nota opera del 1859.
Sventurati ed estenuati baci, dati in punto di morte, sono anche quelli di Tristano e Isotta, di Imelda de' Lambertazzi e Bonifacio de' Geremei, nonché il bacio adulterino di Ugo e Parisina.
Una visita alla mostra farà rivivere storie di amori sublimi e appassionati in un contesto unico: negli anni ’20 del secolo scorso la Rocca di Gradara è stata oggetto di un’interessante operazione di restauro ‘in stile’, ispirato alla vicenda dantesca e realizzato sulla scia delle suggestioni dannunziane, con il contributo di importanti studiosi e artisti.
Fortemente voluta dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche-Urbino, per impreziosire il ricco programma di attività di valorizzazione della Rocca di Gradara – attualmente monumento più visitato nella regione – la mostra trova in essa un’ambientazione estremamente suggestiva che permette l'esposizione di quelle opere che possono essere considerate emblematiche del periodo storico e della situazione culturale nella quale la fortezza/residenza malatestiana riprese vita.
Un video, curato da Gianni Canova completa l'esposizione, ripercorrendo la storia dei più famosi baci della cinematografia italiana.
Gradara, giugno 2009
19
giugno 2009
Baci rubati. Storie d’amore tra arte e letteratura
Dal 19 giugno al 02 novembre 2009
arte moderna
Location
ROCCA DEMANIALE
Gradara, Piazza Alberta Porta Natale, 1, (Pesaro E Urbino)
Gradara, Piazza Alberta Porta Natale, 1, (Pesaro E Urbino)
Biglietti
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4,00
biglietto comprensivo di visita alla Rocca
Orario di apertura
lunedì: 8.30 – 14.00 (la biglietteria chiude alle 13.00) da martedì a domenica: 8.30 – 19.15 (la biglietteria chiude alle 18.30)
Vernissage
19 Giugno 2009, ore 19
Sito web
www.bacirubatigradara.com
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore