-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 19.VI.2011 Luciano De Liberato Antologia opere 2001 -2011 Galleria Comunale d’Arte Moderna Palazzo del Ridotto Cesena
altrecittà
La complessità della mente e quella del reale nella complessità di un linguaggio astratto. L’opera di un pittore contemporaneo che guarda al mondo, come un intreccio di bande colorate, di nodi e labirinti…
di Cecilia Ci
Abbandonata la professione in uno studio di architettura, De Liberato, che ha fatto suo il motto “Volli, sempre volli, fortissimamente volli”, vive in solitudine, lavorando fino a 15 ore al giorno, perché la passione è forte e la pittura è come una malattia. La sua puntuale ricerca, l’uso delle fasce adesive per delineare il percorso, lo studio approfondito delle leggi gestaltiche all’inizio della sua avventura d’artista. E, quella voglia di rosso e di energia, di cui Liberato non può fare a meno. Bande rosse, solo rosse, intrecciate su uno sfondo nero, come fossero avvolte ad un telaio e nasce Rapsodia della serie Nodi, in una dimensione, in cui il ritmo visivo, evoca quello musicale. Capolavoro, fra le venti opere in esposizione, insieme a L’innesto, dove una miriade di bande che hanno i colori dell’arcobaleno, si incrociano e si insinuano in un fascio di bande che hanno tutte le sfumature del grigio. Poi, il supporto tecnologico del computer, quei segni ripetuti in modo ossessivo, i bozzetti per la serie Circuiti e il riferimento è a quelli elettronici, al funzionamento della mente stessa, paragonato a quello di un software, come elaboratore di input.
Tracce, che si liberano sulla tela, si vestono di colore, come binari che seguono molteplici direzioni. Labirinti, come possibilità della vita, vivide cromie, ad accompagnare un tragitto alla ricerca della perfezione. Colori, per ritrovare il filo anche attraverso il buio e l’ultimo ciclo si intitola Horror vacui. Allora, la ricerca si fa più ostinata, la sua capacità tecnica, incontra una componente stilistica, ancora più innovativa e personalissima, il gesto si riappropria della manualità pittorica. Le sovrapposizioni delle bande si fanno più complicate, come nell’opera Accumulazioni 511, in un intreccio che non lascia scampo. Ma, proprio quando non sembra esserci via d’uscita , è allora, che la tela ci induce a pensare insieme a Nietzsche, ci vuole un caos dentro di sé, per generare una stella danzante.
cecilia ci
mostra visitata il 14 Maggio 2011
dal 14 maggio al 19 giugno 2011
Luciano De Liberato
Antologia opere 2001-2011
Galleria Comunale d’Arte Moderna Palazzo del Ridotto
Cesena Corso Mazzini
Tel 0547 355731
In collaborazione con Galleria L’Immagine Cesena
Presentazione e testo critico di Gabriele Simongini
Catalogo in galleria
Free admittance
Orari : 9.30-12.30 e 16.30-19.30 Chiuso il lunedì
cesenacultura@comune.cesena.fc.it
[exibart]