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Nadia Nava – D’altro canto
Dopo la mostra “Ho raccolto un coro di critiche” che vedeva protagonisti critiche e critici d’arte in veste di cantori, alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano, ripropone qui una singolare installazione: una serie di ritratti di vari personaggi fissati nel momento della loro tensione espressiva dovuta al medesimo impegnativo ruolo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’eclettica artista milanese svolge da anni la sua attività sia sperimentando tecniche pittoriche
e materiali diversi, sia collaborando con stilisti come Prada, Romeo Gigli, John Galliano,
nella ricerca di forme e colori.
Da qualche anno sviluppa il tema della teatralità nelle sue forme più significative: la gestualità, la ritualità, il gioco tra luci e ombre, l’inganno tra il vero e il falso.
Dopo la mostra “Ho raccolto un coro di critiche” che vedeva protagonisti critiche e critici d’arte in veste di cantori, alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano, ripropone qui una singolare installazione: una serie di ritratti di vari personaggi fissati nel momento della loro tensione espressiva dovuta al medesimo impegnativo ruolo.
Scrive Anna Comino:
...La ricostruzione minuziosa dei tratti somatici, l’illusorietà di un palco a gradinate, contribuiscono a riprodurre quella sensazione di plausibile, di “potrebbe essere”.
Ma l’impossibilità effettiva del canto crea uno sfasamento che manda in tilt quella composizione volutamente, ma falsamente, perfetta. E’ l’occhio che inganna l’udito o viceversa? Non c’è corrispondenza nelle reazioni dei due apparati sensoriali. Percepiscono dati differenti che cercano di riassemblare in un tutto coerente, ma la manifesta difficoltà dell’impresa, richiede allo spettatore quel qualcosa in più. Occorre sottoscrivere un patto e accettare le regole del gioco. Solo lasciandosi condurre nel cuore della rappresentazione si ha la possibilità di farne parte,
di recitare il ruolo che Nadia Nava ha scritto per noi.
Niente di definito, sia chiaro: il copione consente l’improvvisazione.
Lei, col sorriso sulle labbra, ma anche un po’ diabolica, si diverte a mischiare le carte in tavola: platea e palcoscenico interagiscono, condizionandosi a vicenda, in un botta e risposta tra pubblico, cantori e i “doppi” reali, che sempre si aggirano nei paraggi il giorno della prima. ....
Accompagnamento musicale di Barbara Confalonieri
e materiali diversi, sia collaborando con stilisti come Prada, Romeo Gigli, John Galliano,
nella ricerca di forme e colori.
Da qualche anno sviluppa il tema della teatralità nelle sue forme più significative: la gestualità, la ritualità, il gioco tra luci e ombre, l’inganno tra il vero e il falso.
Dopo la mostra “Ho raccolto un coro di critiche” che vedeva protagonisti critiche e critici d’arte in veste di cantori, alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano, ripropone qui una singolare installazione: una serie di ritratti di vari personaggi fissati nel momento della loro tensione espressiva dovuta al medesimo impegnativo ruolo.
Scrive Anna Comino:
...La ricostruzione minuziosa dei tratti somatici, l’illusorietà di un palco a gradinate, contribuiscono a riprodurre quella sensazione di plausibile, di “potrebbe essere”.
Ma l’impossibilità effettiva del canto crea uno sfasamento che manda in tilt quella composizione volutamente, ma falsamente, perfetta. E’ l’occhio che inganna l’udito o viceversa? Non c’è corrispondenza nelle reazioni dei due apparati sensoriali. Percepiscono dati differenti che cercano di riassemblare in un tutto coerente, ma la manifesta difficoltà dell’impresa, richiede allo spettatore quel qualcosa in più. Occorre sottoscrivere un patto e accettare le regole del gioco. Solo lasciandosi condurre nel cuore della rappresentazione si ha la possibilità di farne parte,
di recitare il ruolo che Nadia Nava ha scritto per noi.
Niente di definito, sia chiaro: il copione consente l’improvvisazione.
Lei, col sorriso sulle labbra, ma anche un po’ diabolica, si diverte a mischiare le carte in tavola: platea e palcoscenico interagiscono, condizionandosi a vicenda, in un botta e risposta tra pubblico, cantori e i “doppi” reali, che sempre si aggirano nei paraggi il giorno della prima. ....
Accompagnamento musicale di Barbara Confalonieri
06
giugno 2009
Nadia Nava – D’altro canto
Dal 06 al 30 giugno 2009
arte contemporanea
Location
FATTO AD ARTE
Monza, Via Bartolomeo Zucchi, 28, (Milano)
Monza, Via Bartolomeo Zucchi, 28, (Milano)
Orario di apertura
ore 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.00 – domenica e lunedì chiuso
Vernissage
6 Giugno 2009, ore 18.00
Autore