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Herion 45°25’31’’N 12°19’23’’E
Sei giovani artisti si incontrano per la prima volta portando i propri stimoli e approcci al di fuori dei luoghi comuni: una rilettura collettiva di uno spazio ibrido che si muove tra storia e contemporaneo.
Comunicato stampa
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Sei giovani artisti si incontrano per la prima volta portando i propri stimoli e approcci al di fuori dei luoghi comuni: una rilettura collettiva di uno spazio ibrido che si muove tra storia e contemporaneo.
La pratica artistica di Luan Bajraktari (Klinë, Kosovo, 1979) si articola attraverso azioni sociali dove il concetto di disporre è centrale ed è usato come possibilità di penetrazione e sfida di ruoli, bordi, miti e abitudini appartenenti a luoghi di particolare interesse.
Nell'opera di Thomas Braida (Gorizia, 1982) tutto confluisce alla creazione di un mondo personale e fantastico, rappresentazioni talvolta tetre e visionarie impregnate di un umorismo nero e granguignolesco, un carnevale di colori in cui compaiono personaggi introversi con il desiderio di esplodere.
Una costante del lavoro di Marco Gobbi (Brescia, 1985) è l'attenzione per la disillusione, l'apparenza, il dubbio e la messa in scena, che di volta in volta deve assumere un sapore teatrale.
Per Charles Heranval (Harfleur, Francia, 1982) è il contesto espositivo che determina le linee di forza della sua pratica artistica. La mise-en-abîme del sito, o come aprire nuove prospettive spaziali temporali, suggerendo un ribaltamento del punto di vista dell'osservatore. Il suo lavoro va dunque letto alla stregua di un'esperienza percettiva legata al qui ed ora.
Claudia Rossini (Piacenza, 1986) opera una indagine sull'immaginario collettivo della società contemporanea attraverso l'utilizzo dell'archivio Internet.
Dipingendo, Aleksander Veliscek (Sempeter, Slovenia, 1982) riflette sulla dimensione individuale e sociale della persona, ritraendone la personalità e i rapporti con il contesto quotidiano.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
La pratica artistica di Luan Bajraktari (Klinë, Kosovo, 1979) si articola attraverso azioni sociali dove il concetto di disporre è centrale ed è usato come possibilità di penetrazione e sfida di ruoli, bordi, miti e abitudini appartenenti a luoghi di particolare interesse.
Nell'opera di Thomas Braida (Gorizia, 1982) tutto confluisce alla creazione di un mondo personale e fantastico, rappresentazioni talvolta tetre e visionarie impregnate di un umorismo nero e granguignolesco, un carnevale di colori in cui compaiono personaggi introversi con il desiderio di esplodere.
Una costante del lavoro di Marco Gobbi (Brescia, 1985) è l'attenzione per la disillusione, l'apparenza, il dubbio e la messa in scena, che di volta in volta deve assumere un sapore teatrale.
Per Charles Heranval (Harfleur, Francia, 1982) è il contesto espositivo che determina le linee di forza della sua pratica artistica. La mise-en-abîme del sito, o come aprire nuove prospettive spaziali temporali, suggerendo un ribaltamento del punto di vista dell'osservatore. Il suo lavoro va dunque letto alla stregua di un'esperienza percettiva legata al qui ed ora.
Claudia Rossini (Piacenza, 1986) opera una indagine sull'immaginario collettivo della società contemporanea attraverso l'utilizzo dell'archivio Internet.
Dipingendo, Aleksander Veliscek (Sempeter, Slovenia, 1982) riflette sulla dimensione individuale e sociale della persona, ritraendone la personalità e i rapporti con il contesto quotidiano.
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04
giugno 2009
Herion 45°25’31’’N 12°19’23’’E
Dal 04 giugno al 06 luglio 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
CHIOSTRO DEI SANTI COSMA E DAMIANO
Venezia, Giudecca, 620, (Venezia)
Venezia, Giudecca, 620, (Venezia)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 10.00-20.00
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 18.30
Autore
Curatore