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Mauro Lacqua – Fiori e cicatrici
Mauro Lacqua nasce a Milano nel 1966. Vive e lavora tra Milano e Pavia. Espone dal 2008.
Comunicato stampa
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Due sono i soggetti principali di Mauro Lacqua: i fiori e le donne, per esaltare la bellezza della natura e della vita, due motivi per cui vale la pena di esistere.
Negli anni Lacqua si libera dalle frustrazioni di una figurazione tradizionale sempre alla ricerca di consensi per esplorare nuovi materiali e nuove tecniche. Il suo approccio all’arte si fa intimo e personale, trovando nell’espressione artistica lo sfogo di sentimenti ed emozioni altrimenti inesprimibili.
L’elaborazione di un tragico lutto lo porta alla creazione delle sue donne ferite. Corpi materici, pastosi e grezzi, segnati da mille cicatrici metaforiche. Sono i solchi nei fondi di caffè, principale materia prima di questo inquieto collante, che con l’olio e il silicone riesce a non sgretolarsi ma rimane vivo e denso di indecifrabile concretezza. Le ferite dell’anima diventano fisiche, alcune aperte e sanguinanti, altre che si curano e rammendano con ago e filo, da cui le evidenti cuciture emergono come dettagli del dolore. Chi soffre ama la solitudine e il raccoglimento e così le donne di Lacqua hanno il viso pudicamente nascosto.
Ma il tempo a poco a poco lenisce ogni male e la vita torna a sbocciare lentamente nei colori di un fiore. Dettagli fotografici di pistilli, cuori di rosa e foglie monumentali sono selezionati dall’artista con cura minuziosa. Gesso, garze, cemento e stracci sono apposti sulla tela in morbide pieghe o in vortici appassionati dove nel poderoso ingrandimento la forma si perde e il fiore diventa pura emozione.
I materiali di cui si compongono le opere sembrano voler uscire dai confini del quadro per raggiungere lo spettatore in un’urgenza comunicativa che ci sorprende.
Anche il colore domina con rossi sanguigni, bianchi virginali e sfumature di indaco.
Le linee e le tinte si equivalgono, fondendosi in un unico abbraccio pittorico e materico di intensa
efficacia (Vera Agosti)
Negli anni Lacqua si libera dalle frustrazioni di una figurazione tradizionale sempre alla ricerca di consensi per esplorare nuovi materiali e nuove tecniche. Il suo approccio all’arte si fa intimo e personale, trovando nell’espressione artistica lo sfogo di sentimenti ed emozioni altrimenti inesprimibili.
L’elaborazione di un tragico lutto lo porta alla creazione delle sue donne ferite. Corpi materici, pastosi e grezzi, segnati da mille cicatrici metaforiche. Sono i solchi nei fondi di caffè, principale materia prima di questo inquieto collante, che con l’olio e il silicone riesce a non sgretolarsi ma rimane vivo e denso di indecifrabile concretezza. Le ferite dell’anima diventano fisiche, alcune aperte e sanguinanti, altre che si curano e rammendano con ago e filo, da cui le evidenti cuciture emergono come dettagli del dolore. Chi soffre ama la solitudine e il raccoglimento e così le donne di Lacqua hanno il viso pudicamente nascosto.
Ma il tempo a poco a poco lenisce ogni male e la vita torna a sbocciare lentamente nei colori di un fiore. Dettagli fotografici di pistilli, cuori di rosa e foglie monumentali sono selezionati dall’artista con cura minuziosa. Gesso, garze, cemento e stracci sono apposti sulla tela in morbide pieghe o in vortici appassionati dove nel poderoso ingrandimento la forma si perde e il fiore diventa pura emozione.
I materiali di cui si compongono le opere sembrano voler uscire dai confini del quadro per raggiungere lo spettatore in un’urgenza comunicativa che ci sorprende.
Anche il colore domina con rossi sanguigni, bianchi virginali e sfumature di indaco.
Le linee e le tinte si equivalgono, fondendosi in un unico abbraccio pittorico e materico di intensa
efficacia (Vera Agosti)
29
maggio 2009
Mauro Lacqua – Fiori e cicatrici
Dal 29 maggio al 12 giugno 2009
arte contemporanea
Location
BAR MAGENTA
Milano, Via Giosuè Carducci, 13, (Milano)
Milano, Via Giosuè Carducci, 13, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni non stop dalle 8 alle 2
Vernissage
29 Maggio 2009, ore 19.30
Autore
Curatore