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Oggetti instabili #2 – Moti Urbani StazionImpossibili
L’evento vedrà la partecipazione di 65 tra artisti e architetti italiani e stranieri. In larga parte grandi nomi del panorama italiano e internazionale che hanno contribuito a scrivere un’importante pagina di storia dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 6 giugno alle ore 18.00 si terrà l’inaugurazione della seconda edizione di OggettINSTABILI, “Moti Urbani StazionIMPOSSIBILI”, mostra ideata e curata dall’Associazione culturale 400KC. Location speciale dell’evento sarà il prestigioso Palazzo Nicotera in piazza Tommaso Campanella a Lamezia Terme che riaprirà le porte dopo un lungo periodo di restauro. L’evento vedrà la partecipazione di 65 tra artisti e architetti italiani e stranieri. In larga parte grandi nomi del panorama italiano e internazionale che hanno contribuito a scrivere un’importante pagina di storia dell’arte contemporanea. Nell’anno in cui l’intero Paese rende omaggio al movimento più avanguardistico della storia italiana, il Futurismo, l’idea di Caterina Misuraca e Carlo Carlei di 400KC è intanto di proseguire con la strada intrapresa nel 2007 “PontileLamezia Nuove Ipotesi” (che puntò i riflettori sul relitto ex Sir tutt’ora traccia evidente di un clamoroso fallimento industriale) ovvero di arte che guarda e si interroga sul territorio. Arte che non si erge a rimedio ma si propone come alternativa alla decadenza perpetrata da crepe che deturpano la salubrità estetica della città. Inoltre l’omaggio al Futurismo è soprattutto nel dinamismo dell’impresa “OggettINSTABILI”: vedere le “cose” da un lato diverso dall’ovvia rassegnazione. Quel dinamismo che può portare ad un capovolgimento della realtà: luoghi di degrado che diventano spazi creativi. StazionIMPOSSIBILI è partita dall’osservazione oggettiva della precarietà dei quattro nodi ferroviari (Sant’Eufemia, San Pietro Lametino, Sambiase e Nicastro) e quindi dalla considerazione che i simboli del “movimento cittadino” siano “oggetti immobili”. Da qui la sollecitazione a “dare forma al movimento” ipotizzando nuove forme di mobilità urbana mettendo in relazione il mondo dell’architettura con l’arte a 360gradi. Un successo straordinario. Un evento impedibile!
Alcuni APPUNTAMENTI
* Dall’1 al 6 giugno work in progress di STAZIONI d’ARTE in piazza Ardito, piazza Stocco, piazza San Domenico, piazza Bovio, corso Numistrano e corso Nicotera
* Sabato 6 giugno ore 18 inaugurazione PALAZZO NICOTERA con performance live
* Sabato 14 giugno ore 20 TEATRO in mostra.
* Laboratori di didattica per bambini (ogni pomeriggio attività - GIA’ IN CORSO - con alcuni bambini del quartiere)
* Convegno e tavola rotonda tra artisti (data da definire)
Elenco partecipanti
Architettura e design: 2RVS, Alessia Maida, Archgrom, Futuri progetti urbani, Free way, Hov, Livia Costantino, Luca Gatto, Studio Manna – Muto, Marco Agazzi, Marisa Gigliotti, Mind the gap, Sala2 architettura, Visioni distorte, Studio Amadio, Lento e Associati, Studio Regio, 13 Ricrea. L’arte e l’attualità della ricerca: Francesco Guerrieri, Andrea Chiesi, Pippo Altomare, Jose Louis Simon, Salvatore Dominelli, Max Marra, Antonio Puija Veneziano, Katie Orton, Calogero Barba, Giuseppina Riggi, Caterina Arcuri, Ketrine Jaqueline Bottellini, Michele De Luca, Massimo Maselli, Giulio De Mitri, Alessia Certo-Giulia Vannucci, Francesco Antonio Caporale, Alfredo Granata, Angelo Maggio, Ugo Piergiovanni, Pino Barillà, Claudio Angione, Chiara Basciano, Rosa Spina, Lillo Giuliana, Franco Spena, Nicola Spezzano Paolo Viterbini, Francesco Cerra, Chiara Basciano, Ester e Carlo Pontoriero, Caterina Vesci, Fred Maida, Gianni Vesci, Fernando Cimorelli, Giuseppe Villella, Caterina Bettiga e Giusy Pallone, Gianluca Raso, Giulio Manglaviti, Marcello Balistrieri, Francesco Villella, Sabrina Gamberane, Luigi Giudice (g.loois), Antonio Cagnetto, Interplay Art Group, Lorenzo Guizzetti, Simone Vesci.
Le STAZIONI dell’ARTE
Da LUNEDì 1 giugno e fino al 6 partirà l’allestimento di 7 STAZIONI d’ARTE che invaderanno di MOTI CREATIVI il centro città. Le stazioni sorgeranno in piazza Ardito, piazza Stocco, piazza San Domenico, piazza Bovio, corso Numistrano e corso Nicotera. L’idea è di arte che guarda e dialoga col territorio uscendo dai musei confrontandosi con le urgenze della realtà nel tentativo di esprimere nuove idee e possibili strade per superare criticità.
Patrocini e partner
La mostra evento OggettINSTABILi seconda edizione - MOTI URBANI STAZIONIMPOSSIBILI – è patrocinata da Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Comune di Lamezia Terme, Ordine degli Architetti di Catanzaro. E vede la partecipazione di Emmedue Srl, Multiservizi Spa, Lamezia Europa Spa.
FILOSOFIA MOTI URBANI STAZIONIMPOSSIBILI
CASUS BELLI
Dal mare alla terra. Dopo l’esperienza straordinaria di PONTILELAMEZIA NUOVE IPOTESI guardiamo alla città. Tutta Lamezia Terme! Un’intera città che ci appare IMMOBILE. Ferma e stanca. Paradossalmente un OGGETTOINSTABILE TROPPO STABILE.
…è ora di moti urbani!!!
STAZIONIMPOSSIBILI
C’è una città con TRE centri – Lamezia Terme – e ci sono tre STAZIONI! Per essere precisi QUATTRO! Una a Nicastro – l’altra a Sambiase – l’altra a Sant’Eufemia e poi una a San Pietro Lametino, la zona industriale della Piana.
Quella di Sant’Eufemia è la più importante, uno tra i nodi ferroviari fondamentali dell’intera regione e del meridione, mentre le altre tre sono piccole stazioni locali.
Ci sono QUATTRO OGGETTINSTABILI. Luoghi di arrivi e partenze che da decenni vanno avanti solo per inerzia! Strutture pressoché decadenti, in casi specifici fatiscenti.
I simboli del movimento urbano affidati a segni di staticità. Un altro paradosso!
Ci sono quattro STAZIONI IMPOSSIBILI che tracciano una prima linea nera, quella di un MOVIMENTO FERMO!
E poi ci sono altre STAZIONIMPOSSIBILI che disegnano una seconda linea nera senza confini. Sconfinante oltre il visibile.
C’è un binario della realtà ed uno dell’iperrealismo. Ci sono stazioni impossibili che aspettano di uscire dal sonno per essere protagoniste di viaggi di ricerca e sperimentazione. Per tracciare rotte mutanti… IMPOSSIBILI!
BINARI
Due linee nere per i binari da seguire. OGGETTINSTABILI – la manifestazione di arte contemporanea giunta alla seconda edizione dopo il grande successo di PontileLamezia Nuove Ipotesi – chiama a raccolta il mondo dell’arte a 360gradi, il mondo dell’architettura e del design per un’impresa ardua e oltremodo suggestiva: DISEGNARE IL MOVIMENTO.
Che forma ha il movimento?
I binari sono due ma si moltiplicano all’infinito, anche incrociandosi. Ciò che è visibile e quello che ancora non lo è. Lo stato delle cose e come potrebbero essere.
Ogni partecipante alla mostra>evento dovrà muoversi lungo questa direttrice “impossibile”: visibile>invisibile – fantasia>ragione- meraviglia>tangibilità.
OGGETTINSTABILI è una mostra di arte contemporanea quindi si tratta innanzitutto di un progetto che intende dare spazio alla ricerca ed alla sperimentazione… utilizzando la città di Lamezia Terme come laboratorio.
In tal caso i partecipanti alle diverse sezioni – Architettura, Design, Pittura, Scultura, Fotografia, Video, Installazioni, Street Art, Performance – dovranno operare cercando di coniugare il possibile>impossibile.
MOTI URBANI … moti lametini
L’intento è bellicoso: invasione di idee per rompere l’inerzia di una città. Moti nel senso di “movimenti” di idee, di pensiero, di creatività, d’arte, di utopie. Moti in quanto eventi rivoluzionari … sommosse culturali contro uno status quo deprimente. Moti contro il brutto che deturpa la salubrità estetica della città perché siamo convinti che “la bellezza salverà il mondo”. Quella celebre domanda che un personaggio dell’Idiota pone al principe Myskin, protagonista del romanzo di Dostoevskij implica una sfida: misurarsi con la Bellezza, riuscire a metabolizzarla significa avviare un processo di metamorfosi interiore per assurgere a qualcosa di alto!
Anche la nostra è una sfida …del resto, continuare a preservare uno stato di “inquinamento visivo” sarebbe come morire!!!
STRATEGIA D’INCURSIONE
Il principio è questo: un’intera città fotografata nel suo immobilismo attraverso oggettivi punti di criticità che POSSIBILMENTE dovranno essere RIMESSI IN MOTO. Quindi un primo assunto è il RISANAMENTO partendo dalle 4 stazioni, strutture da sempre lasciate al declino. E poi c’è tutto quello che ancora non c’è… Ci sono i binari dell’utopia attraverso cui si intenderà dare forma alla mobilità sociale attualmente inesistente. E dovrà essere comunque una mobilità – tra reale e impossibile, senza limiti – per un territorio frammentato, distante e sconosciuto ai suoi stessi abitanti.
Muovendosi lungo il fascinoso itinerario progettuale potranno incontrarsi interrogativi altrettanto suggestivi: che identità avranno queste stazioni? come potranno essere RISCATTATE? Il movimento muterà l’aspetto urbano della città: segnaletica, colori, arredo urbano… etc…
Ogni partecipante, in base alla sezione prescelta potrà quindi optare per l’interesse nei confronti dell’intero spazio urbano, dunque DISEGNANDO IL MOVIMENTO… o concentrare il suo sguardo solo sulle STAZIONIMPOSSIBILI partendo dai 4 OGGETTINSTABILI.
MOTI URBANI sarà una rivoluzione a tutti gli effetti perchè la città sarà osservata, ripensata e scossa in ogni suo angolo con la creatività.
FRAMMENTI DI LINEA NERA – prospettiva mobilità
Le 4 stazioni – che rappresentano i 4 OGGETTINSTABILI – identificano un MOVIMENTO FERMO, mentre come è noto in molte città italiane ed europee le stazioni sono divenute luoghi di eventi d’arte, spazi per incontri culturali, simboli eccellenti di fermenti culturali metropolitani, prevalentemente “aperti” alla vivacità artistica della street art. L’arte contemporanea si nutre di vita, tentando di interpretare il flusso in evolversi del presente.
L’arte contemporanea invade le strade, dalla strada assimila il cambiamento… In questo contesto di MOTI URBANI il senso si amplifica ulteriormente perché al torpore di un corpo immobile da troppo tempo (la città)… l’ARTE COME ESTREMA RATIO.
Nei pressi dell’area industriale di Lamezia Terme, a poche centinaia di metri dal mitico pontile ex Sir, (abbandonato da più di 30 anni ad una lenta agonia), ci sono “frammenti di linea nera”… Binari interrotti. Persi. Una traccia di “movimento smarrito” .
Altra ruggine…
Stazioni impossibili… oggettinstabili…
… Che forma ha il movimento?
Alcuni APPUNTAMENTI
* Dall’1 al 6 giugno work in progress di STAZIONI d’ARTE in piazza Ardito, piazza Stocco, piazza San Domenico, piazza Bovio, corso Numistrano e corso Nicotera
* Sabato 6 giugno ore 18 inaugurazione PALAZZO NICOTERA con performance live
* Sabato 14 giugno ore 20 TEATRO in mostra.
* Laboratori di didattica per bambini (ogni pomeriggio attività - GIA’ IN CORSO - con alcuni bambini del quartiere)
* Convegno e tavola rotonda tra artisti (data da definire)
Elenco partecipanti
Architettura e design: 2RVS, Alessia Maida, Archgrom, Futuri progetti urbani, Free way, Hov, Livia Costantino, Luca Gatto, Studio Manna – Muto, Marco Agazzi, Marisa Gigliotti, Mind the gap, Sala2 architettura, Visioni distorte, Studio Amadio, Lento e Associati, Studio Regio, 13 Ricrea. L’arte e l’attualità della ricerca: Francesco Guerrieri, Andrea Chiesi, Pippo Altomare, Jose Louis Simon, Salvatore Dominelli, Max Marra, Antonio Puija Veneziano, Katie Orton, Calogero Barba, Giuseppina Riggi, Caterina Arcuri, Ketrine Jaqueline Bottellini, Michele De Luca, Massimo Maselli, Giulio De Mitri, Alessia Certo-Giulia Vannucci, Francesco Antonio Caporale, Alfredo Granata, Angelo Maggio, Ugo Piergiovanni, Pino Barillà, Claudio Angione, Chiara Basciano, Rosa Spina, Lillo Giuliana, Franco Spena, Nicola Spezzano Paolo Viterbini, Francesco Cerra, Chiara Basciano, Ester e Carlo Pontoriero, Caterina Vesci, Fred Maida, Gianni Vesci, Fernando Cimorelli, Giuseppe Villella, Caterina Bettiga e Giusy Pallone, Gianluca Raso, Giulio Manglaviti, Marcello Balistrieri, Francesco Villella, Sabrina Gamberane, Luigi Giudice (g.loois), Antonio Cagnetto, Interplay Art Group, Lorenzo Guizzetti, Simone Vesci.
Le STAZIONI dell’ARTE
Da LUNEDì 1 giugno e fino al 6 partirà l’allestimento di 7 STAZIONI d’ARTE che invaderanno di MOTI CREATIVI il centro città. Le stazioni sorgeranno in piazza Ardito, piazza Stocco, piazza San Domenico, piazza Bovio, corso Numistrano e corso Nicotera. L’idea è di arte che guarda e dialoga col territorio uscendo dai musei confrontandosi con le urgenze della realtà nel tentativo di esprimere nuove idee e possibili strade per superare criticità.
Patrocini e partner
La mostra evento OggettINSTABILi seconda edizione - MOTI URBANI STAZIONIMPOSSIBILI – è patrocinata da Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Comune di Lamezia Terme, Ordine degli Architetti di Catanzaro. E vede la partecipazione di Emmedue Srl, Multiservizi Spa, Lamezia Europa Spa.
FILOSOFIA MOTI URBANI STAZIONIMPOSSIBILI
CASUS BELLI
Dal mare alla terra. Dopo l’esperienza straordinaria di PONTILELAMEZIA NUOVE IPOTESI guardiamo alla città. Tutta Lamezia Terme! Un’intera città che ci appare IMMOBILE. Ferma e stanca. Paradossalmente un OGGETTOINSTABILE TROPPO STABILE.
…è ora di moti urbani!!!
STAZIONIMPOSSIBILI
C’è una città con TRE centri – Lamezia Terme – e ci sono tre STAZIONI! Per essere precisi QUATTRO! Una a Nicastro – l’altra a Sambiase – l’altra a Sant’Eufemia e poi una a San Pietro Lametino, la zona industriale della Piana.
Quella di Sant’Eufemia è la più importante, uno tra i nodi ferroviari fondamentali dell’intera regione e del meridione, mentre le altre tre sono piccole stazioni locali.
Ci sono QUATTRO OGGETTINSTABILI. Luoghi di arrivi e partenze che da decenni vanno avanti solo per inerzia! Strutture pressoché decadenti, in casi specifici fatiscenti.
I simboli del movimento urbano affidati a segni di staticità. Un altro paradosso!
Ci sono quattro STAZIONI IMPOSSIBILI che tracciano una prima linea nera, quella di un MOVIMENTO FERMO!
E poi ci sono altre STAZIONIMPOSSIBILI che disegnano una seconda linea nera senza confini. Sconfinante oltre il visibile.
C’è un binario della realtà ed uno dell’iperrealismo. Ci sono stazioni impossibili che aspettano di uscire dal sonno per essere protagoniste di viaggi di ricerca e sperimentazione. Per tracciare rotte mutanti… IMPOSSIBILI!
BINARI
Due linee nere per i binari da seguire. OGGETTINSTABILI – la manifestazione di arte contemporanea giunta alla seconda edizione dopo il grande successo di PontileLamezia Nuove Ipotesi – chiama a raccolta il mondo dell’arte a 360gradi, il mondo dell’architettura e del design per un’impresa ardua e oltremodo suggestiva: DISEGNARE IL MOVIMENTO.
Che forma ha il movimento?
I binari sono due ma si moltiplicano all’infinito, anche incrociandosi. Ciò che è visibile e quello che ancora non lo è. Lo stato delle cose e come potrebbero essere.
Ogni partecipante alla mostra>evento dovrà muoversi lungo questa direttrice “impossibile”: visibile>invisibile – fantasia>ragione- meraviglia>tangibilità.
OGGETTINSTABILI è una mostra di arte contemporanea quindi si tratta innanzitutto di un progetto che intende dare spazio alla ricerca ed alla sperimentazione… utilizzando la città di Lamezia Terme come laboratorio.
In tal caso i partecipanti alle diverse sezioni – Architettura, Design, Pittura, Scultura, Fotografia, Video, Installazioni, Street Art, Performance – dovranno operare cercando di coniugare il possibile>impossibile.
MOTI URBANI … moti lametini
L’intento è bellicoso: invasione di idee per rompere l’inerzia di una città. Moti nel senso di “movimenti” di idee, di pensiero, di creatività, d’arte, di utopie. Moti in quanto eventi rivoluzionari … sommosse culturali contro uno status quo deprimente. Moti contro il brutto che deturpa la salubrità estetica della città perché siamo convinti che “la bellezza salverà il mondo”. Quella celebre domanda che un personaggio dell’Idiota pone al principe Myskin, protagonista del romanzo di Dostoevskij implica una sfida: misurarsi con la Bellezza, riuscire a metabolizzarla significa avviare un processo di metamorfosi interiore per assurgere a qualcosa di alto!
Anche la nostra è una sfida …del resto, continuare a preservare uno stato di “inquinamento visivo” sarebbe come morire!!!
STRATEGIA D’INCURSIONE
Il principio è questo: un’intera città fotografata nel suo immobilismo attraverso oggettivi punti di criticità che POSSIBILMENTE dovranno essere RIMESSI IN MOTO. Quindi un primo assunto è il RISANAMENTO partendo dalle 4 stazioni, strutture da sempre lasciate al declino. E poi c’è tutto quello che ancora non c’è… Ci sono i binari dell’utopia attraverso cui si intenderà dare forma alla mobilità sociale attualmente inesistente. E dovrà essere comunque una mobilità – tra reale e impossibile, senza limiti – per un territorio frammentato, distante e sconosciuto ai suoi stessi abitanti.
Muovendosi lungo il fascinoso itinerario progettuale potranno incontrarsi interrogativi altrettanto suggestivi: che identità avranno queste stazioni? come potranno essere RISCATTATE? Il movimento muterà l’aspetto urbano della città: segnaletica, colori, arredo urbano… etc…
Ogni partecipante, in base alla sezione prescelta potrà quindi optare per l’interesse nei confronti dell’intero spazio urbano, dunque DISEGNANDO IL MOVIMENTO… o concentrare il suo sguardo solo sulle STAZIONIMPOSSIBILI partendo dai 4 OGGETTINSTABILI.
MOTI URBANI sarà una rivoluzione a tutti gli effetti perchè la città sarà osservata, ripensata e scossa in ogni suo angolo con la creatività.
FRAMMENTI DI LINEA NERA – prospettiva mobilità
Le 4 stazioni – che rappresentano i 4 OGGETTINSTABILI – identificano un MOVIMENTO FERMO, mentre come è noto in molte città italiane ed europee le stazioni sono divenute luoghi di eventi d’arte, spazi per incontri culturali, simboli eccellenti di fermenti culturali metropolitani, prevalentemente “aperti” alla vivacità artistica della street art. L’arte contemporanea si nutre di vita, tentando di interpretare il flusso in evolversi del presente.
L’arte contemporanea invade le strade, dalla strada assimila il cambiamento… In questo contesto di MOTI URBANI il senso si amplifica ulteriormente perché al torpore di un corpo immobile da troppo tempo (la città)… l’ARTE COME ESTREMA RATIO.
Nei pressi dell’area industriale di Lamezia Terme, a poche centinaia di metri dal mitico pontile ex Sir, (abbandonato da più di 30 anni ad una lenta agonia), ci sono “frammenti di linea nera”… Binari interrotti. Persi. Una traccia di “movimento smarrito” .
Altra ruggine…
Stazioni impossibili… oggettinstabili…
… Che forma ha il movimento?
06
giugno 2009
Oggetti instabili #2 – Moti Urbani StazionImpossibili
Dal 06 al 20 giugno 2009
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
performance - happening
giovane arte
Location
PALAZZO NICOTERA
Lamezia Terme, Via Tommaso Campanella, (Catanzaro)
Lamezia Terme, Via Tommaso Campanella, (Catanzaro)
Vernissage
6 Giugno 2009, ore 18 con performance
Sito web
www.400kc.eu
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