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Altrove
Una riflessione intorno al tema della vivibilità degli spazi e delle vite che abitiamo e che troppo spesso ci stanno stretti
Comunicato stampa
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Una riflessione intorno al tema della vivibilità degli spazi e delle vite che abitiamo e che troppo spesso ci stanno stretti: è questo l’intento della mostra collettiva ALTROVE, che inaugura a Roma il 4 giugno alle ore 18.00 presso il centro culturale Rialtosantambrogio (Complesso Monumentale di S. Ambrogio alla Massima, via S. Ambrogio 4), organizzata dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma e curata da Francesco Paolo Del Re e Antonio David Fiore, nell’ambito delle iniziative del Roma Pride 2009.
La mostra raccoglie opere degli artisti Azt, Zaelia Bishop e Fernanda Veron, Alessio Bogani, CupoPensiero, Claudio Evangelista, Chiara Giustiniani e Francesca Lattanzi, Alice Pasquini, Fabrizio Pompili, Angela Potenza, Nordine Sajot, Mauro Santucci, Mirko Smerdel e sarà visitabile fino al 15 giugno.
La vivibilità, nelle intenzioni dei curatori, è il nodo chiave della vita non solo delle persone lgbtq, ma di tutti i cittadini delle democrazie occidentali. Gli spazi di vivibilità si vanno assottigliando, tra libertà monche, diritti negati, spauracchi di malattie, guerre, prevaricazione degli oggetti sui soggetti, e repressione di corpi e desideri. Per questo ha senso ipotizzare, in occasione dell’annuale appuntamento con la parata dell’orgoglio gay-lesbo-trans, una mappatura di spazi esistenti o possibili in cui poter essere interi, senza paure, legacci o condizionamenti.
La possibilità di vivere vite liberate e autentiche è data a tutti e non bisogna cercarla lontano. L’altrove è qui, è un modo diverso di guardare lo scenario del nostro quotidiano o l’angolo dietro il quale la realtà precipita e si trasfigura in una dimensione di fiaba.
Attraverso pittura, fotografia, video arte, collage e interventi installativi site-specific, il percorso espositivo si muove in due direzioni, mostrando, da una parte, come gli spazi possono essere usati in modo creativo, indagando modi altri di usare la realtà esistente, e come, dall’altra, si possono immaginare spazi altri, aprendo porte su territori di possibilità e fantasmagorie abitabili, in perenne trasformazione.
La mostra prosegue idealmente il progetto Arti in Circolo, che ha ospitato nella sede del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli un progetto organico di mostre. Nell’ottica di apertura alla città propria del Pride, il Circolo Mario Mieli vuole portare questa esperienza al di fuori della sua sede, collaborando per il secondo anno con Rialtosantambrogio. È un modo concreto per esprimere solidarietà alla struttura, che dal 21 marzo scorso è in parte stata posta sotto sequestro dalla polizia.
La mostra raccoglie opere degli artisti Azt, Zaelia Bishop e Fernanda Veron, Alessio Bogani, CupoPensiero, Claudio Evangelista, Chiara Giustiniani e Francesca Lattanzi, Alice Pasquini, Fabrizio Pompili, Angela Potenza, Nordine Sajot, Mauro Santucci, Mirko Smerdel e sarà visitabile fino al 15 giugno.
La vivibilità, nelle intenzioni dei curatori, è il nodo chiave della vita non solo delle persone lgbtq, ma di tutti i cittadini delle democrazie occidentali. Gli spazi di vivibilità si vanno assottigliando, tra libertà monche, diritti negati, spauracchi di malattie, guerre, prevaricazione degli oggetti sui soggetti, e repressione di corpi e desideri. Per questo ha senso ipotizzare, in occasione dell’annuale appuntamento con la parata dell’orgoglio gay-lesbo-trans, una mappatura di spazi esistenti o possibili in cui poter essere interi, senza paure, legacci o condizionamenti.
La possibilità di vivere vite liberate e autentiche è data a tutti e non bisogna cercarla lontano. L’altrove è qui, è un modo diverso di guardare lo scenario del nostro quotidiano o l’angolo dietro il quale la realtà precipita e si trasfigura in una dimensione di fiaba.
Attraverso pittura, fotografia, video arte, collage e interventi installativi site-specific, il percorso espositivo si muove in due direzioni, mostrando, da una parte, come gli spazi possono essere usati in modo creativo, indagando modi altri di usare la realtà esistente, e come, dall’altra, si possono immaginare spazi altri, aprendo porte su territori di possibilità e fantasmagorie abitabili, in perenne trasformazione.
La mostra prosegue idealmente il progetto Arti in Circolo, che ha ospitato nella sede del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli un progetto organico di mostre. Nell’ottica di apertura alla città propria del Pride, il Circolo Mario Mieli vuole portare questa esperienza al di fuori della sua sede, collaborando per il secondo anno con Rialtosantambrogio. È un modo concreto per esprimere solidarietà alla struttura, che dal 21 marzo scorso è in parte stata posta sotto sequestro dalla polizia.
04
giugno 2009
Altrove
Dal 04 al 20 giugno 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
RIALTOSANTAMBROGIO
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20. Sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 18
Sito web
www.romapride.it
Autore
Curatore