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Finding Palestine. Storie e sentieri di una Terra 2009
Finding Palestine propone di ripercorrere la cultura palestinese classica e contemporanea, attraverso una serata in cui le varie forme di espressione culturale troveranno spazio attraverso la pittura, fotografia, teatro, scultura, danza, musica, cucina, poesia, moda e artigianato, raccontando una Palestina spesso invisibile.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Costruire intrecci e ponti tra due Paesi del Mediterraneo, l'Italia e la Palestina, questo l’obiettivo di Finding Palestine, l’evento nato dall’incontro dell’Associazione Giovani Palestinesi “Wael Zuaiter” e dell'Associazione Culturale Aktivamente.
Domenica 31 maggio a partire dalle 18.00 al Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42, Finding Palestine propone di ripercorrere la cultura palestinese classica e contemporanea, attraverso una serata in cui le varie forme di espressione culturale troveranno spazio attraverso la pittura, fotografia, teatro, scultura, danza, musica, cucina, poesia, moda e artigianato, raccontando una Palestina spesso invisibile.
Per l’occasione saranno allestite diverse mostre tra cui quella di pittura di Isis Rizk, la mostra storica “Palestina, ieri e oggi” e soprattutto “A walk near the sea of Gaza” di Luca Tommasini, una mostra sui pescatori della Striscia di Gaza inaugurata al Parlamento Europeo di Strasburgo lo scorso 24 marzo.
Negli spazi esterni si potrà assistere a workshop di dabkhe, cucina, allo spettacolo di giocoleria “Letcirk di Anna Moben” – il circo dell’eccetera e alla performance e mostra del vignettista palestinese Samir Harb. Dalle 19,00 cena palestinese.
L’evento intende dare risalto alla storica partecipazione della Palestina alla Biennale di Venezia 2009 e alla decisione dell'Unesco di dichiarare Gerusalemme Capitale della Cultura Araba 2009. Come per le precedenti edizioni Finding Palestine sarà in rete con la ONG Vento di Terra.
L’evento è organizzato con il patrocinio della Provincia di Roma, del IX Municipio del Comune di Roma, l’Accademia delle Belle Arti di Roma e in collaborazione con il Circolo degli Artisti e Radio Popolare.
*I fondi raccolti saranno destinati al "Progetto Cartelle Scolastiche per i Bambini di Gaza"
A walk near the sea of Gaza
Fotografie di Luca Tommasini
Testo di Pascal Janovjak
Traduzioni di Serena Campogrande, Giulia Franchi
Ricordo bene quella mattina. Ci eravamo tutti svegliati presto per andare a vedere il mercato del pesce, era lì che si discutevano i prezzi all’ingrosso, tra offerte febbrili – la merce partiva subito verso i mercati e i ristoranti sparsi nei dintorni. I pesci erano piccoli, ma disposti con molta cura nelle casse, gli uni sugli altri. Un grande pittura murale raffigurava la vita del mercato – ricordandomi un affresco antico, di quel tempo in cui la pesca bastava a nutrire gli uomini.
Ora è difficile, ci dicono. Le pattuglie impediscono alle barche di andare oltre le sei miglia nautiche, si pesca tutta la notte, non si porta indietro granché.
Il giorno prima, oltre la spiaggia, avevo visto le luci di tutte quelle barche, tutte sulla stessa linea – delineavano quella frontiera invalicabile, la stessa che per terra è segnata dal muro.
«Uomo libero, amerai sempre il mare » ha scritto Baudelaire; qui, anche questo orizzonte è negato.
Ma quel mattino al porto, c’era una luce meravigliosa ; le nubi facevano risaltare il grigio dell’acqua, i colori sbiaditi delle barche. Le più grandi giacevano sul fianco, lo scafo sventrato dai colpi. Quelle più piccole erano state risparmiate, ma la maggior parte restava attraccata al molo per mancanza di benzina. Da lontano alcuni pescatori si affaccendavano ancora, riparando i motori, accomodando le reti; ci hanno accolti con grandi sorrisi: a Gaza se ne vedono pochi, di stranieri.
Camminando lungo il molo, abbiamo incrociato un uomo che riparava pazientemente una lunga rete sospesa. Era destinata agli uccelli migratori : dopo i loro interminabili voli oltre il Mediterraneo, questi uccelli stanchi si incagliavano nelle reti, al momento di posarsi. Animali piccoli, che si tengono facilmente nel palmo di una mano, ci ha spiegato l’uomo. Mi chiedo cosa resta oggi di quella rete così minuziosamente ricucita.
Luca Tommasini
Fotografo freelance dall’età di vent’anni. Ha iniziato a raccogliere storie della Palestina sin dai suoi primi viaggi nella regione nel 2003, raccontando il conflitto dal punto di vista politico e militare, nei suoi dettagli economici ma soprattutto sociali, spesso dimenticati dalla comunicazione di massa. Al momento vive a Roma e lavora per l’Ong italiana Centro Internazionale Crocevia, per la quale cura inoltre la copertura fotografica dei suoi progetti in corso.
Domenica 31 maggio a partire dalle 18.00 al Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42, Finding Palestine propone di ripercorrere la cultura palestinese classica e contemporanea, attraverso una serata in cui le varie forme di espressione culturale troveranno spazio attraverso la pittura, fotografia, teatro, scultura, danza, musica, cucina, poesia, moda e artigianato, raccontando una Palestina spesso invisibile.
Per l’occasione saranno allestite diverse mostre tra cui quella di pittura di Isis Rizk, la mostra storica “Palestina, ieri e oggi” e soprattutto “A walk near the sea of Gaza” di Luca Tommasini, una mostra sui pescatori della Striscia di Gaza inaugurata al Parlamento Europeo di Strasburgo lo scorso 24 marzo.
Negli spazi esterni si potrà assistere a workshop di dabkhe, cucina, allo spettacolo di giocoleria “Letcirk di Anna Moben” – il circo dell’eccetera e alla performance e mostra del vignettista palestinese Samir Harb. Dalle 19,00 cena palestinese.
L’evento intende dare risalto alla storica partecipazione della Palestina alla Biennale di Venezia 2009 e alla decisione dell'Unesco di dichiarare Gerusalemme Capitale della Cultura Araba 2009. Come per le precedenti edizioni Finding Palestine sarà in rete con la ONG Vento di Terra.
L’evento è organizzato con il patrocinio della Provincia di Roma, del IX Municipio del Comune di Roma, l’Accademia delle Belle Arti di Roma e in collaborazione con il Circolo degli Artisti e Radio Popolare.
*I fondi raccolti saranno destinati al "Progetto Cartelle Scolastiche per i Bambini di Gaza"
A walk near the sea of Gaza
Fotografie di Luca Tommasini
Testo di Pascal Janovjak
Traduzioni di Serena Campogrande, Giulia Franchi
Ricordo bene quella mattina. Ci eravamo tutti svegliati presto per andare a vedere il mercato del pesce, era lì che si discutevano i prezzi all’ingrosso, tra offerte febbrili – la merce partiva subito verso i mercati e i ristoranti sparsi nei dintorni. I pesci erano piccoli, ma disposti con molta cura nelle casse, gli uni sugli altri. Un grande pittura murale raffigurava la vita del mercato – ricordandomi un affresco antico, di quel tempo in cui la pesca bastava a nutrire gli uomini.
Ora è difficile, ci dicono. Le pattuglie impediscono alle barche di andare oltre le sei miglia nautiche, si pesca tutta la notte, non si porta indietro granché.
Il giorno prima, oltre la spiaggia, avevo visto le luci di tutte quelle barche, tutte sulla stessa linea – delineavano quella frontiera invalicabile, la stessa che per terra è segnata dal muro.
«Uomo libero, amerai sempre il mare » ha scritto Baudelaire; qui, anche questo orizzonte è negato.
Ma quel mattino al porto, c’era una luce meravigliosa ; le nubi facevano risaltare il grigio dell’acqua, i colori sbiaditi delle barche. Le più grandi giacevano sul fianco, lo scafo sventrato dai colpi. Quelle più piccole erano state risparmiate, ma la maggior parte restava attraccata al molo per mancanza di benzina. Da lontano alcuni pescatori si affaccendavano ancora, riparando i motori, accomodando le reti; ci hanno accolti con grandi sorrisi: a Gaza se ne vedono pochi, di stranieri.
Camminando lungo il molo, abbiamo incrociato un uomo che riparava pazientemente una lunga rete sospesa. Era destinata agli uccelli migratori : dopo i loro interminabili voli oltre il Mediterraneo, questi uccelli stanchi si incagliavano nelle reti, al momento di posarsi. Animali piccoli, che si tengono facilmente nel palmo di una mano, ci ha spiegato l’uomo. Mi chiedo cosa resta oggi di quella rete così minuziosamente ricucita.
Luca Tommasini
Fotografo freelance dall’età di vent’anni. Ha iniziato a raccogliere storie della Palestina sin dai suoi primi viaggi nella regione nel 2003, raccontando il conflitto dal punto di vista politico e militare, nei suoi dettagli economici ma soprattutto sociali, spesso dimenticati dalla comunicazione di massa. Al momento vive a Roma e lavora per l’Ong italiana Centro Internazionale Crocevia, per la quale cura inoltre la copertura fotografica dei suoi progetti in corso.
31
maggio 2009
Finding Palestine. Storie e sentieri di una Terra 2009
31 maggio 2009
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
Location
CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Vernissage
31 Maggio 2009, ore 18
Autore