“La figura di Ugo Guidi e' notevolmente variegata, tuttavia possiamo focalizzare alcune tematiche che hanno caratterizzato la sua vita d'Artista:Il cavallo e cavaliere, la maternità, i totem, la musica, lo sport, il grido. Questi temi sono sviluppati con le più diverse tecniche e realizzate in svariati materiali, specie per quanto riguarda la scultura. Notevoli sono le decorazioni su ceramica, i dipinti a olio, i disegni e le tecniche grafiche, le quali mi hanno particolarmente colpito e interessato. Tra tutte queste tematiche ho trovato una sintonia con il tema del grido che in alcuni periodi della sua vita ha trattato con particolare passione e drammaticità.
Il grido espresso da Guidi è inteso come ribellione e consapevolezza dello stato esistenziale e in questo senso lo definisco univoco perché l'attualizzazione di tale concetto è soprattutto riferita a una società collettiva, di massa e globale. In questo contesto l'urlo perdendo la sua unicità acquista molteplici valenze e viene interpretato con tecniche che rendono il tema rarefatto e con svariate stratificazioni di concetti che s'intersecano.
Non è mia intenzione soffermarmi sulla drammaticità del concetto di grido o sul pathos che ne deriva quanto piuttosto attualizzarlo nel presente e quindi nella massificazione e nella globalizzazione intesa come messaggio livellante di forme e di sensazioni. L'iconografia sofferta del maestro scultore, viene deformata e smembrata e la ricomposizione risulta rarefatta e condensata. Il colore non ha un valore percettivo, ma simbolico indicativo, in spazi racchiusi. Il nero che costituisce la struttura della composizione non va inteso come valore percettivo scuro, ma è esso stesso un colore estremamente timbrico che genera forti contrasti.
Pur deformando e alterando smisuratamente le forme del Maestro ho fatto particolare attenzione a non alterare senza logica le forme originarie, aderendo a due presupposti fondamentali. Il primo è l'adeguamento all'opera e alla sensibilità dell'artista senza tradire la propria. Il secondo è di cercare di sintetizzare in un unico linguaggio i due modi di sentire la realtà.”
Glauco Di Sacco


La visita della mostra, che durerà fino al 18 giugno 2009, e del museo nei giorni successivi all’inaugurazione, ad ingresso libero, sarà solo su appuntamento al 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Salt e Alleanza Assicurazioni, con la partecipazione del Comune di Montignoso, del Comune di Forte dei Marmi e di Italia Nostra sez. Massa-Montignoso, e l’adesione dell’Unione Europea, dell’International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, ArteFare, APT Versilia e APT Massa Carrara.