Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gaetano Gentile – Vertigini
“Con questo punto di vista, che non è un punto di vista assoluto ma uno dei tanti, ho continuato la mia ricerca, nata a Firenze, la mia città, per poi continuare, nel suo viaggio, attraverso le altre splendide città della Toscana, ma anche oltre i confini, Aix en Provence, Barcellona, New York…” Gaetano Gentile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
vertigini
Alzando gli occhi al cielo e tenendo lo sguardo verso l’alto, un senso di smarrimento… i punti di riferimento si dissolvono… un senso di abbandono e di libertà…
Ho preferito osservare e documentare la realtà indirettamente, attraverso il suo riflesso. Come, in passato, ho fermato la vita di Stromboli, attraverso i segni lasciati su muri e muretti dell’isola, così in giro per la città con la macchina fotografica al collo, l’ho spontaneamente puntata verso l’alto, dove l’obiettivo è diventato quello di documentare ciò che sta attaccato a terra attraverso il suo corrispondente vuoto riflesso nel cielo. Mi sono divertito, con l’uso di un obiettivo grandangolare, a scomporre e ricomporre ordinatamente su una superficie bidimensionale secondo canoni grafici e geometrici, una realtà tridimensionale ormai inquinata e turbata dal movimento devastante dell’uomo che ha invaso lo spazio architettonico con automobili, motorini, spazzatura, cartelli stradali e quant’altro di brutto ci possa venire in mente. Il principale obiettivo, che mi sono prefissato, è stato quello di restituire nuovamente a tutti la bellezza originaria ma ancora presente nei palazzi, nei monumenti nell’architettura in genere delle nostre città. Quindi, un tuffo nella bellezza del passato attraverso un mezzo espressivo attuale, con un risultato finale che è la sintesi di passato, presente e futuro. Provo forti emozioni ogni volta che alzo il mio obiettivo verso il cielo e vedo correre le linee verso punti rivolti all’infinito, con il senso di libertà e splendore che ne deriva.
Spostare il punto di vista significa rompere un abitudine, rompere un’abitudine significa espandere la propria coscienza, indirizzare la propria esistenza oltre i limiti, in direzione del non conosciuto. Dirigendo lo sguardo verso l’alto è possibile percepire una realtà che abbiamo a disposizione ma che normalmente non vediamo, proprio perché l’abitudine ci mette una benda e ci rende ciechi. Con questo punto di vista, che non è un punto di vista assoluto ma uno dei tanti, ho continuato la mia ricerca, nata a Firenze, la mia città, per poi continuare, nel suo viaggio, attraverso le altre splendide città della Toscana, ma anche oltre i confini, Aix en Provence, Barcellona, New York…
E’ mia intenzione continuare la ricerca, immaginando la realtà che si mostrerebbe alzando gli occhi verso la cima delle dolomiti, o i trulli della valle d’Itria…
Considerando gli esseri umani anch’essi come architetture, come apparirebbero ripresi da diverse e insolite angolazioni…
Come si mostra l’infinito attraverso la Natura, come si presenta il cielo filtrato dai rami e dalle foglie di una quercia secolare…
gaetano gentile
Alzando gli occhi al cielo e tenendo lo sguardo verso l’alto, un senso di smarrimento… i punti di riferimento si dissolvono… un senso di abbandono e di libertà…
Ho preferito osservare e documentare la realtà indirettamente, attraverso il suo riflesso. Come, in passato, ho fermato la vita di Stromboli, attraverso i segni lasciati su muri e muretti dell’isola, così in giro per la città con la macchina fotografica al collo, l’ho spontaneamente puntata verso l’alto, dove l’obiettivo è diventato quello di documentare ciò che sta attaccato a terra attraverso il suo corrispondente vuoto riflesso nel cielo. Mi sono divertito, con l’uso di un obiettivo grandangolare, a scomporre e ricomporre ordinatamente su una superficie bidimensionale secondo canoni grafici e geometrici, una realtà tridimensionale ormai inquinata e turbata dal movimento devastante dell’uomo che ha invaso lo spazio architettonico con automobili, motorini, spazzatura, cartelli stradali e quant’altro di brutto ci possa venire in mente. Il principale obiettivo, che mi sono prefissato, è stato quello di restituire nuovamente a tutti la bellezza originaria ma ancora presente nei palazzi, nei monumenti nell’architettura in genere delle nostre città. Quindi, un tuffo nella bellezza del passato attraverso un mezzo espressivo attuale, con un risultato finale che è la sintesi di passato, presente e futuro. Provo forti emozioni ogni volta che alzo il mio obiettivo verso il cielo e vedo correre le linee verso punti rivolti all’infinito, con il senso di libertà e splendore che ne deriva.
Spostare il punto di vista significa rompere un abitudine, rompere un’abitudine significa espandere la propria coscienza, indirizzare la propria esistenza oltre i limiti, in direzione del non conosciuto. Dirigendo lo sguardo verso l’alto è possibile percepire una realtà che abbiamo a disposizione ma che normalmente non vediamo, proprio perché l’abitudine ci mette una benda e ci rende ciechi. Con questo punto di vista, che non è un punto di vista assoluto ma uno dei tanti, ho continuato la mia ricerca, nata a Firenze, la mia città, per poi continuare, nel suo viaggio, attraverso le altre splendide città della Toscana, ma anche oltre i confini, Aix en Provence, Barcellona, New York…
E’ mia intenzione continuare la ricerca, immaginando la realtà che si mostrerebbe alzando gli occhi verso la cima delle dolomiti, o i trulli della valle d’Itria…
Considerando gli esseri umani anch’essi come architetture, come apparirebbero ripresi da diverse e insolite angolazioni…
Come si mostra l’infinito attraverso la Natura, come si presenta il cielo filtrato dai rami e dalle foglie di una quercia secolare…
gaetano gentile
22
maggio 2009
Gaetano Gentile – Vertigini
Dal 22 maggio al 27 giugno 2009
fotografia
Location
MUSEO MARINO MARINI – PALAZZO DEL TAU
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Orario di apertura
Apertura straordinaria: domenica 24 maggio 2009 dalle ore 11.00 alle 20.00 dalle ore 10.00 alle 18.00 Chiuso la domenica
Vernissage
22 Maggio 2009, ore 18
Autore