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Claudio Martinez – Black and light
Black & light, invitandoci ad entrare nel personale vissuto dell’artista, ci incoraggia ad andare oltre la consapevolezza di ciascuno di noi. Un percorso fotografico che può condurre chi ha la volontà di vedere attraverso il buio.
Comunicato stampa
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Viaggiatore insaziabile, amante della musica, appassionato di moto e di immersioni subacquee, affamato di vita e curioso del mondo, tanto da desiderare di registrarne ogni sfumatura attraverso lo strumento fotografico.
Claudio Martinez è tutto questo, ma è anche un disabile; di quei disabili fortunati, che hanno ereditato un carattere reattivo, senza pregiudizi, che hanno scelto di verificare di persona le reali barriere fisiche e psicologiche della loro condizione.
La sua disavventura inizia a sei mesi, quando contrae la poliomelite per errore di un vaccino che, anziché immunizzarlo dalla malattia gliela trasmette.
Dall’età di sette anni, comincia ad utilizzare la fotografia come stimolo, mezzo per entrare in relazione con le persone, attraverso un atto esorcizzante che gli permette di trasformare la sua personale angoscia in azione.
Un’azione in cui la familiarità con la tristezza e la sofferenza, consentono di aggiungere una verità e una potenza particolari all’espressione artistica.
Dai set cinematografici alla pubblicità, dal reportage al ritratto, dalla musica al video, il percorso di Claudio Martinez è eclettico e dinamico. Nelle precedenti mostre personali ha raccontato della stanchezza con “Tired”, dello stato di sospensione con “Suspended”, mettendo in relazione sculture in resina e fotografia, nel tentativo di fossilizzare in un oggetto degli istanti di memoria.
“Black & light” è una mostra di sole fotografie in cui l’artista, per la prima volta nella sua carriera, espone sé stesso, ci parla del suo vissuto, delle emozioni che emergono nitide dalle sue rappresentazioni e permettono ad ogni osservatore di riconoscersi in esse. Una serie di autoritratti neri su fondo nero, dove l’unico elemento che compone l’immagine è il riflesso della luce sulla pelle. Una luce netta e forte, che svela profonde zone d’ombra e impara a convivere con esse, senza annullarle.
In questi cinque autoritratti, l’artista, togliendosi la maschera, palesa la sua natura più intima, si lascia guardare, si offre nudo allo spettatore, dichiarando con onestà e dolcezza la propria fragilità. Ciò che ne deriva non ha nulla a che vedere con la sofferenza spirituale, anzi, portando alla luce le sue paure, abbandona le forze subliminali della negatività per far emergere un principio generatore, un anello nella catena della forza, che spinge Claudio a trasformarla nel registro della sua arte.
Dalla sofferenza può conseguire la ricerca della felicità: il buio può venire in essere anche grazie alle sfumature di luce.
Per essere ricettivi al cambiamento dobbiamo capire che è soltanto permettendo alla trasformazione e alla rinascita di avvenire, che le nostre speranze e i nostri desideri si manifesteranno.
Nella misura in cui un artista supera, descrive e quindi converte la sofferenza psicologica in un’esperienza di significato universale, il suo viaggio si offre come tale da poter essere ripercorso dagli altri con minor rischio.
Claudio Martinez è tutto questo, ma è anche un disabile; di quei disabili fortunati, che hanno ereditato un carattere reattivo, senza pregiudizi, che hanno scelto di verificare di persona le reali barriere fisiche e psicologiche della loro condizione.
La sua disavventura inizia a sei mesi, quando contrae la poliomelite per errore di un vaccino che, anziché immunizzarlo dalla malattia gliela trasmette.
Dall’età di sette anni, comincia ad utilizzare la fotografia come stimolo, mezzo per entrare in relazione con le persone, attraverso un atto esorcizzante che gli permette di trasformare la sua personale angoscia in azione.
Un’azione in cui la familiarità con la tristezza e la sofferenza, consentono di aggiungere una verità e una potenza particolari all’espressione artistica.
Dai set cinematografici alla pubblicità, dal reportage al ritratto, dalla musica al video, il percorso di Claudio Martinez è eclettico e dinamico. Nelle precedenti mostre personali ha raccontato della stanchezza con “Tired”, dello stato di sospensione con “Suspended”, mettendo in relazione sculture in resina e fotografia, nel tentativo di fossilizzare in un oggetto degli istanti di memoria.
“Black & light” è una mostra di sole fotografie in cui l’artista, per la prima volta nella sua carriera, espone sé stesso, ci parla del suo vissuto, delle emozioni che emergono nitide dalle sue rappresentazioni e permettono ad ogni osservatore di riconoscersi in esse. Una serie di autoritratti neri su fondo nero, dove l’unico elemento che compone l’immagine è il riflesso della luce sulla pelle. Una luce netta e forte, che svela profonde zone d’ombra e impara a convivere con esse, senza annullarle.
In questi cinque autoritratti, l’artista, togliendosi la maschera, palesa la sua natura più intima, si lascia guardare, si offre nudo allo spettatore, dichiarando con onestà e dolcezza la propria fragilità. Ciò che ne deriva non ha nulla a che vedere con la sofferenza spirituale, anzi, portando alla luce le sue paure, abbandona le forze subliminali della negatività per far emergere un principio generatore, un anello nella catena della forza, che spinge Claudio a trasformarla nel registro della sua arte.
Dalla sofferenza può conseguire la ricerca della felicità: il buio può venire in essere anche grazie alle sfumature di luce.
Per essere ricettivi al cambiamento dobbiamo capire che è soltanto permettendo alla trasformazione e alla rinascita di avvenire, che le nostre speranze e i nostri desideri si manifesteranno.
Nella misura in cui un artista supera, descrive e quindi converte la sofferenza psicologica in un’esperienza di significato universale, il suo viaggio si offre come tale da poter essere ripercorso dagli altri con minor rischio.
30
maggio 2009
Claudio Martinez – Black and light
Dal 30 maggio al 21 giugno 2009
fotografia
Location
CONDOTTOC
Roma, Via Filippo Re, 8A, (Roma)
Roma, Via Filippo Re, 8A, (Roma)
Biglietti
Libero
Orario di apertura
giovedì e venerdì 18.00-21.00 e su appuntamento
Vernissage
30 Maggio 2009, ore 19.00
Autore
Curatore