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Michaël Aerts – A Night at the Playboy Mansion
A night at Playboy Mansion rappresenta un ironico inno all’attuale decadenza edonistica padrona dell’odierna società occidentale. Proprio il riferimento esplicito a uno dei luoghi dell’eccesso per antonomasia, la principesca Playboy Mansion a Los Angeles, ci dispiega il senso del desiderio odierno che s’indirizza sempre più alla ricerca di eccessi difficilmente raggiungibili e proprio per questo ancor più allettanti.
Comunicato stampa
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La Galleria Federico Luger è lieta di ospitare la prima personale italiana dell’artista belga Michaël Aerts (Dendermonde, 1979).
A night at Playboy Mansion rappresenta un ironico inno all’attuale decadenza edonistica padrona dell’odierna società occidentale. Proprio il riferimento esplicito a uno dei luoghi dell’eccesso per antonomasia, la principesca Playboy Mansion a Los Angeles, ci dispiega il senso del desiderio odierno che s’indirizza sempre più alla ricerca di eccessi difficilmente raggiungibili e proprio per questo ancor più allettanti.
In una pianificata coerenza tra i mezzi espressivi l’opera di Michaël Aerts trova, tuttavia, nel territorio dell’ambiguo la sua identità. Soprattutto all’interno della sua produzione grafica l’austerità dei toni e dei riferimenti iconografici, segni che spaziano dal gotico al vittoriano sino al glamour pubblicitario, si fa disinibita negli espliciti riferimenti alla sfera sessuale.
Altrove nei cicli scultorei il suo immaginario irriverente va a intaccare il senso perduto di un’antica monumentalità: le sue sculture scomponibili, realizzate con bauli utilizzati per i trasporti aeroportuali, sottolineano la vacuità del potere, l’instabilità degli imperi in continuo mutamento di senso nell’odierna società delle informazioni.
Austeri basamenti sorreggono forme kitsch nei loro toni d’oro e d’argento. L’obelisco è una delle forme predilette dall’autore, ma nella sua opera tale forma perde totalmente il proprio significato originario, quello d’inamovibile corpo eretto per celebrare luoghi di culto, trasformandosi anch’esso in una scultura migratoria, oggetto del desiderio inafferrabile per la sua instabilità.
A night at Playboy Mansion rappresenta un ironico inno all’attuale decadenza edonistica padrona dell’odierna società occidentale. Proprio il riferimento esplicito a uno dei luoghi dell’eccesso per antonomasia, la principesca Playboy Mansion a Los Angeles, ci dispiega il senso del desiderio odierno che s’indirizza sempre più alla ricerca di eccessi difficilmente raggiungibili e proprio per questo ancor più allettanti.
In una pianificata coerenza tra i mezzi espressivi l’opera di Michaël Aerts trova, tuttavia, nel territorio dell’ambiguo la sua identità. Soprattutto all’interno della sua produzione grafica l’austerità dei toni e dei riferimenti iconografici, segni che spaziano dal gotico al vittoriano sino al glamour pubblicitario, si fa disinibita negli espliciti riferimenti alla sfera sessuale.
Altrove nei cicli scultorei il suo immaginario irriverente va a intaccare il senso perduto di un’antica monumentalità: le sue sculture scomponibili, realizzate con bauli utilizzati per i trasporti aeroportuali, sottolineano la vacuità del potere, l’instabilità degli imperi in continuo mutamento di senso nell’odierna società delle informazioni.
Austeri basamenti sorreggono forme kitsch nei loro toni d’oro e d’argento. L’obelisco è una delle forme predilette dall’autore, ma nella sua opera tale forma perde totalmente il proprio significato originario, quello d’inamovibile corpo eretto per celebrare luoghi di culto, trasformandosi anch’esso in una scultura migratoria, oggetto del desiderio inafferrabile per la sua instabilità.
28
maggio 2009
Michaël Aerts – A Night at the Playboy Mansion
Dal 28 maggio al 03 settembre 2009
arte contemporanea
Location
FEDERICO LUGER GALLERY (FL GALLERY)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19. Dal 15 luglio e per tutto agosto la galleria sarà aperta solo su appuntamento
Vernissage
28 Maggio 2009, ore 19
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