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Klodian Deda – Krossing. Immaginodromo
L’installazione di Klodian si presenta come un cubo nel quale sono sospese 52 cornici poste all’altezza degli occhi dello spettatore, a loro volta costruite a formare due cubi l’uno nell’altro.
Comunicato stampa
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KROSSING
Testo critico di RAFFAELLA PULEJO
GUARDANDO INDETRO
L’installazione di Klodian si presenta come un cubo nel quale sono sospese 52 cornici poste all’altezza degli occhi dello spettatore, a loro volta costruite a formare due cubi l’uno nell’altro. Le cornici sospese funzionano come soglie aperte su corridoi in cui corre lo sguardo, ma ogni vista è deviata, contraddetta, o costretta a cercare il punto di un ipotetico orizzonte. La struttura esterna che racchiude l’installazione anch’essa a forma di cubo, funziona a sua volta come un cornice, confine che da accesso allo sguardo ma che non si può oltrepassare fisicamente.
La reiterazione dell’oggetto-cornice è usata come modulo costruttivo di base che dal quadrato sviluppa il cubo, reiterando e sviluppando le forme piane del quadrato e del rettangolo. Per converso , i colori delle cornici, blu giallo rosso rievocano le geometrie delle costruzioni spaziali dei neoplasticisti olandesi, hanno l’effetto di smaterializzare i volumi e declinarli in piani cromatici, cosicché lo scarto percettivo che si produce nello spettatore è di trovarsi di fronte ad un spazio a tre dimensioni costruito con la grammatica del quadro.
Qui la struttura a tre dimensioni, anche girandoci intorno ripropone la posizione dell’osservatore davanti al quadro.
Testo critico di RAFFAELLA PULEJO
GUARDANDO INDETRO
L’installazione di Klodian si presenta come un cubo nel quale sono sospese 52 cornici poste all’altezza degli occhi dello spettatore, a loro volta costruite a formare due cubi l’uno nell’altro. Le cornici sospese funzionano come soglie aperte su corridoi in cui corre lo sguardo, ma ogni vista è deviata, contraddetta, o costretta a cercare il punto di un ipotetico orizzonte. La struttura esterna che racchiude l’installazione anch’essa a forma di cubo, funziona a sua volta come un cornice, confine che da accesso allo sguardo ma che non si può oltrepassare fisicamente.
La reiterazione dell’oggetto-cornice è usata come modulo costruttivo di base che dal quadrato sviluppa il cubo, reiterando e sviluppando le forme piane del quadrato e del rettangolo. Per converso , i colori delle cornici, blu giallo rosso rievocano le geometrie delle costruzioni spaziali dei neoplasticisti olandesi, hanno l’effetto di smaterializzare i volumi e declinarli in piani cromatici, cosicché lo scarto percettivo che si produce nello spettatore è di trovarsi di fronte ad un spazio a tre dimensioni costruito con la grammatica del quadro.
Qui la struttura a tre dimensioni, anche girandoci intorno ripropone la posizione dell’osservatore davanti al quadro.
07
giugno 2009
Klodian Deda – Krossing. Immaginodromo
Dal 07 giugno al 22 novembre 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
VIA FORTE MARGHERA
Venezia, Via Forte Marghera, 30, (Venezia)
Venezia, Via Forte Marghera, 30, (Venezia)
Vernissage
7 Giugno 2009, ore 16
Autore
Curatore