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The other book
“The Other Book”, mostra di libri d’artista curata da Anna Guillot per il festival “Variazioni sul tema dell’Altro” aperto a marzo da Moni Ovadia (Enna, Mediateca comunale), coinvolge in una riflessione sulle relazioni comunicazionali innescate dall’oggetto libro, 27 artisti internazionali che fanno del libro stesso il personale centro d’interesse.
Comunicato stampa
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THE OTHER BOOK
“The Other Book”, mostra di libri d’artista curata da Anna Guillot per il festival “Variazioni sul tema dell’Altro” aperto a marzo da Moni Ovadia (Enna, Mediateca comunale), coinvolge in una riflessione sulle relazioni comunicazionali innescate dall’oggetto libro, 27 artisti internazionali che fanno del libro stesso il personale centro d’interesse.
Gli autori sono: Christophe Boutin, Rodion Chernievskiy, Maurizio Cattelan, ConiglioViola, Enzo Cucchi, Dominique De Beir, Anne-Clémence de Grolée, Niki de Saint Phalle, Peter Fischli & David Weiss, Laura Grisi, Anna Guillot, Mikhail Karasik, Armin Linke, Gianluca Lombardo, Urs Lüthi, Andres Lutz & Anders Guggisberg, Alexey Maltsev, Nèlida Mendoza, Yoko Ono, Julian Opie, Mikhail Pogarsky, Ettore Spalletti, Aleksandr Strojlo, Peter Wüthrich, Ampelio Zappalorto.
All’evento espositivo è affiancata un’“azione-gioco”, una caccia al tesoro incentrata sul libro, condotta dal collettivo catanese FATTIDARTE.
L’accezione data all’oggetto in questione è quella di opera dinamica per eccellenza. Pretesto tematico è il gioco.
«I libri di The Other Book manifestano tutta la loro peculiarità dinamica come ‘opera aperta’ (per dirla con Eco), poiché al di là del fatto che come tutti i libri si debbano sfogliare, grazie al loro alto potenziale comunicativo, richiedono perentoriamente di essere manipolati e materialmente perlustrati, sino a spostare in qualche caso l’interlocutore verso dimensioni interattive anche di carattere informatico. Realizzati con i più diversi media, come libri-oggetto e come libri d’artista offrono dunque a chi li fruisce soddisfazioni sinestetiche ad ampio spettro, incluse le più agili occasioni di gratificazione comunicazionale derivate da approcci di genere paratecnologico e soprattutto informatico (video libro, e-book, libro-web interattivo).
Simili opere sono in grado di innescare dilemmi psicologici o automatismi comportamentali (come accade in “Will happiness find me?”, interrogativi sulla vita di Fischli&Weiss, in “100% Veritas?”, sul tema della Verità di chi scrive, nelle vie senza uscita di “Dialogo infinito” di Grisi, in “Sisifo” – dal video al libro e viceversa – di Lombardo, in “Immagina di esserti perso” di Opie), ingegnose congetture e derivati funzionamenti (come l’oggetto trasformista “Fractal-book” di Chernievskiy, il libro che rimanda al sito di ConiglioViola, “A book on demand” realizzabile a richiesta on line di Linke) o dare adito al puro diletto (come gioco di figurine per Boutin e collezione di modellini di automobili per de Grolée, libro collettivo per Cattelan-Celant-Cucchi-Spalletti, libro che si autoriproduce per Strojlo, libro che documenta le azioni del pubblico invitato a toccare parti di un corpo femminile per Ono). Attraverso queste opere accade inoltre che denunce di tipo sociale riescano ad allentare un problema o a deviarlo del tutto (“Aids, you can’t catch it holding hands” di de Saint Phalle gioca sul dramma dell’Aids e istruisce divertendo, “Art Is the Better Life” è la proposta esistenziale di Lüthi, “Angeli di Cimiano” trascrive attraverso la fotografia un evento a favore della cultura ideato da Wüthrich). In altri casi si tratta di ironia o poesia e le opere in mostra sorprendono per le singolari connotazioni e per le inedite modalità comunicative, indotte, a volte, da curiose operazioni di ready-made (“Ryba”, libro gioco-domino di racconti di Karasik, “The Imaginary Library”, la biblioteca immaginaria di Lutz&Guggisberg, “How to find Eiffel tower in Paris”, gioco per l’occhio di Maltsev, “Hilando ideas”, libro video, solletico per l’orecchio di Mendoza, scherzo del caso nel libro cartaceo di Pogarsky, libro film mai realizzato di Zappalorto, surreale apologia della libertà di De Beir).
Nel porre il problema della relazione con l’oggetto libro – oggetto libro in quanto oggetto d’arte –, i 27 autori attuano imprevedibili strategie comunicazionali basate su una varietà di linguaggi e prospettive, pianificazioni concettuali e tecniche le più disparate. Provenendo da zone geografiche e contesti culturali lontani e diversi, la comprensione delle loro modalità relazionali e della loro idea di gioco non può prescindere da una chiave di lettura di carattere antropologico». (Anna Guillot)
«La ricerca è un’avventura sorprendente così come una caccia al tesoro. Il tesoro è l’arte cioè la ricerca stessa. La mediateca di Enna sarà luogo d’interazione di questo studio creativo e partecipato.
La mappa di questo gioco di società o intervento artistico, infatti, attraversa l’immagine della mediateca, sia nella sua fisicità che nel suo ruolo, può essere definita “un’intersezione territoriale”. Lo scopo del gioco è quello di trovare degli oggetti nascosti, delle risposte o delle informazioni, esplorando tramite degli indizi l’idea di fondersi con l’opera e di essere parte inscindibile dalla stessa. Questa scoperta condurrà il fruitore ad intascare un premio pari al “plus-valore” di 50 euro. L’elemento ludico viene utilizzato come canale di esposizione ed aggregazione. I tratti che disegnano questa superficie d’azione e di gioco sono “sospensioni ricettive” come quelle che si percorrono tra una pagina ed un’altra di un libro. Un gioco che s’incrocia alla lettura, attraverso il ritrovamento dell’idea di partecipazione; parola che sarà linea guida del percorso di questa caccia al tesoro nonché occasione di condivisone dell’opera e del gioco stesso. La ricerca si muoverà intorno alle varie forme di informazione presenti dentro e fuori la Mediateca di Enna. Indizi come segni sottoforma di Parole, Immagini, Numeri, accompagneranno il fruitore verso alcune “prove” da superare… ». (Fattidarte)
Nella quasi totalità le opere in mostra costituiscono le recenti acquisizioni del KoobookArchive di Catania (www.koobookarchive.it) ideato e condotto dalla stessa Guillot.
Un’anteprima della mostra, ad invito, ha avuto luogo presso lo stesso archivio il 9 maggio alle ore 16.30.
Nella mostra è inclusa una selezione di allievi del Biennio specialistico di Progettazione Artistica per l’Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Irene Catania, Alessandra Fazio, Erika Stella, Antonio Zagame.
La manifestazione è inserita nel calendario delle attività patrocinate dall’UNESCO in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore 2009.
— Catania, KoobookArchive, Piazza Manganelli 16 (1° piano) – 9 maggio, ore 16.30.
— Enna, Mediateca Comunale, Via Civiltà del Lavoro 8 – dal 16 al 30 maggio, ore 10.00-13.00
— FATTIDARTE: fattidarte@hotmail.it
— Info: +39 3349821594 i@koobookarchive.it
“The Other Book”, mostra di libri d’artista curata da Anna Guillot per il festival “Variazioni sul tema dell’Altro” aperto a marzo da Moni Ovadia (Enna, Mediateca comunale), coinvolge in una riflessione sulle relazioni comunicazionali innescate dall’oggetto libro, 27 artisti internazionali che fanno del libro stesso il personale centro d’interesse.
Gli autori sono: Christophe Boutin, Rodion Chernievskiy, Maurizio Cattelan, ConiglioViola, Enzo Cucchi, Dominique De Beir, Anne-Clémence de Grolée, Niki de Saint Phalle, Peter Fischli & David Weiss, Laura Grisi, Anna Guillot, Mikhail Karasik, Armin Linke, Gianluca Lombardo, Urs Lüthi, Andres Lutz & Anders Guggisberg, Alexey Maltsev, Nèlida Mendoza, Yoko Ono, Julian Opie, Mikhail Pogarsky, Ettore Spalletti, Aleksandr Strojlo, Peter Wüthrich, Ampelio Zappalorto.
All’evento espositivo è affiancata un’“azione-gioco”, una caccia al tesoro incentrata sul libro, condotta dal collettivo catanese FATTIDARTE.
L’accezione data all’oggetto in questione è quella di opera dinamica per eccellenza. Pretesto tematico è il gioco.
«I libri di The Other Book manifestano tutta la loro peculiarità dinamica come ‘opera aperta’ (per dirla con Eco), poiché al di là del fatto che come tutti i libri si debbano sfogliare, grazie al loro alto potenziale comunicativo, richiedono perentoriamente di essere manipolati e materialmente perlustrati, sino a spostare in qualche caso l’interlocutore verso dimensioni interattive anche di carattere informatico. Realizzati con i più diversi media, come libri-oggetto e come libri d’artista offrono dunque a chi li fruisce soddisfazioni sinestetiche ad ampio spettro, incluse le più agili occasioni di gratificazione comunicazionale derivate da approcci di genere paratecnologico e soprattutto informatico (video libro, e-book, libro-web interattivo).
Simili opere sono in grado di innescare dilemmi psicologici o automatismi comportamentali (come accade in “Will happiness find me?”, interrogativi sulla vita di Fischli&Weiss, in “100% Veritas?”, sul tema della Verità di chi scrive, nelle vie senza uscita di “Dialogo infinito” di Grisi, in “Sisifo” – dal video al libro e viceversa – di Lombardo, in “Immagina di esserti perso” di Opie), ingegnose congetture e derivati funzionamenti (come l’oggetto trasformista “Fractal-book” di Chernievskiy, il libro che rimanda al sito di ConiglioViola, “A book on demand” realizzabile a richiesta on line di Linke) o dare adito al puro diletto (come gioco di figurine per Boutin e collezione di modellini di automobili per de Grolée, libro collettivo per Cattelan-Celant-Cucchi-Spalletti, libro che si autoriproduce per Strojlo, libro che documenta le azioni del pubblico invitato a toccare parti di un corpo femminile per Ono). Attraverso queste opere accade inoltre che denunce di tipo sociale riescano ad allentare un problema o a deviarlo del tutto (“Aids, you can’t catch it holding hands” di de Saint Phalle gioca sul dramma dell’Aids e istruisce divertendo, “Art Is the Better Life” è la proposta esistenziale di Lüthi, “Angeli di Cimiano” trascrive attraverso la fotografia un evento a favore della cultura ideato da Wüthrich). In altri casi si tratta di ironia o poesia e le opere in mostra sorprendono per le singolari connotazioni e per le inedite modalità comunicative, indotte, a volte, da curiose operazioni di ready-made (“Ryba”, libro gioco-domino di racconti di Karasik, “The Imaginary Library”, la biblioteca immaginaria di Lutz&Guggisberg, “How to find Eiffel tower in Paris”, gioco per l’occhio di Maltsev, “Hilando ideas”, libro video, solletico per l’orecchio di Mendoza, scherzo del caso nel libro cartaceo di Pogarsky, libro film mai realizzato di Zappalorto, surreale apologia della libertà di De Beir).
Nel porre il problema della relazione con l’oggetto libro – oggetto libro in quanto oggetto d’arte –, i 27 autori attuano imprevedibili strategie comunicazionali basate su una varietà di linguaggi e prospettive, pianificazioni concettuali e tecniche le più disparate. Provenendo da zone geografiche e contesti culturali lontani e diversi, la comprensione delle loro modalità relazionali e della loro idea di gioco non può prescindere da una chiave di lettura di carattere antropologico». (Anna Guillot)
«La ricerca è un’avventura sorprendente così come una caccia al tesoro. Il tesoro è l’arte cioè la ricerca stessa. La mediateca di Enna sarà luogo d’interazione di questo studio creativo e partecipato.
La mappa di questo gioco di società o intervento artistico, infatti, attraversa l’immagine della mediateca, sia nella sua fisicità che nel suo ruolo, può essere definita “un’intersezione territoriale”. Lo scopo del gioco è quello di trovare degli oggetti nascosti, delle risposte o delle informazioni, esplorando tramite degli indizi l’idea di fondersi con l’opera e di essere parte inscindibile dalla stessa. Questa scoperta condurrà il fruitore ad intascare un premio pari al “plus-valore” di 50 euro. L’elemento ludico viene utilizzato come canale di esposizione ed aggregazione. I tratti che disegnano questa superficie d’azione e di gioco sono “sospensioni ricettive” come quelle che si percorrono tra una pagina ed un’altra di un libro. Un gioco che s’incrocia alla lettura, attraverso il ritrovamento dell’idea di partecipazione; parola che sarà linea guida del percorso di questa caccia al tesoro nonché occasione di condivisone dell’opera e del gioco stesso. La ricerca si muoverà intorno alle varie forme di informazione presenti dentro e fuori la Mediateca di Enna. Indizi come segni sottoforma di Parole, Immagini, Numeri, accompagneranno il fruitore verso alcune “prove” da superare… ». (Fattidarte)
Nella quasi totalità le opere in mostra costituiscono le recenti acquisizioni del KoobookArchive di Catania (www.koobookarchive.it) ideato e condotto dalla stessa Guillot.
Un’anteprima della mostra, ad invito, ha avuto luogo presso lo stesso archivio il 9 maggio alle ore 16.30.
Nella mostra è inclusa una selezione di allievi del Biennio specialistico di Progettazione Artistica per l’Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Irene Catania, Alessandra Fazio, Erika Stella, Antonio Zagame.
La manifestazione è inserita nel calendario delle attività patrocinate dall’UNESCO in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore 2009.
— Catania, KoobookArchive, Piazza Manganelli 16 (1° piano) – 9 maggio, ore 16.30.
— Enna, Mediateca Comunale, Via Civiltà del Lavoro 8 – dal 16 al 30 maggio, ore 10.00-13.00
— FATTIDARTE: fattidarte@hotmail.it
— Info: +39 3349821594 i@koobookarchive.it
16
maggio 2009
The other book
Dal 16 al 30 maggio 2009
arte contemporanea
Location
MEDIATECA COMUNALE
Enna, Via Civiltà Del Lavoro, 8, (Enna)
Enna, Via Civiltà Del Lavoro, 8, (Enna)
Orario di apertura
lunedì-venerdì dalle 10.00 alle 13.00
Vernissage
16 Maggio 2009, ore 18
Autore
Curatore