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Rodolfo Aricò / Carlo Ciussi
Due protagonisti della pittura italiana dalla seconda metà degli anni ’60.
Comunicato stampa
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Con questa mostra Epicarmo Invernizzi e Mauro Casotto - dopo la mostra inaugurale di Enrico Castellani e François Morellet - intendono proporre un reciproco confronto degli artisti Rodolfo Aricò e Carlo Ciussi favorendone una lettura dell’opera per rilevare affinità e differenze.
Le opere, proposte in ambienti paralleli che consentono un dialogo serrato, si ripropongono in questa occasione in tutta la loro attualità: la pittura di Rodolfo Aricò e Carlo Ciussi diventa esempio emblematico della possibilità di vedere oltre la superficie del diverso dipingere, per scorgere prima ed approdare, poi, ad un sorprendente quanto suggestivo comune sentire e pensare.
Le ultime opere di Aricò - quelle presentate si concentrano tra il 2000 e il 2002, anno della sua scomparsa - e quelle di Ciussi - la cui ricerca continua e qui troviamo gli ultimissimi esiti - sono prove di come si rendano coesi, nelle diversità, i due modi di ‘fare’ pittura in un dialogare comparato.
Aricò instaura un rapporto particolare con la storia del suo fare: questi ultimi lavori sono un superamento di ogni sua precedente istanza ma al contempo ne riassumono tutti i raggiungimenti. Riconosciamo l’intera sua vicenda in forme-materia che allargano il proprio senso ben oltre i confini del supporto: ne ricordiamo le geometrie, gli afflati coloristici disseminati nello spazio, il ri-collegamento e ri-insaldamento della materia solida del colore alle superfici-sostegno, e al contempo l’intera somma stratificata del suo pensare.
Le superfici di Ciussi sono ugualmente sussultanti ma introducono e mantengono un momento di forte razionalità, tipico del pensare umano, che mira all’organizzazione e all’ordine delle cose del mondo. Sul colore fremente oscillano forme compiute che, negli sdoppiamenti e nelle moltiplicazioni, catturano cromie fluttuanti in un altrove. Ciussi delinea una particolare tensione tra ordine e caos che diventa la capacità, o il tentativo, del pensiero di produrre fenomeni di conoscenza.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con saggi di Matteo Galbiati e Federico Sardella accompagnati da un apparato iconografico delle opere in mostra e un apparato bio-bibliografico.
Le opere, proposte in ambienti paralleli che consentono un dialogo serrato, si ripropongono in questa occasione in tutta la loro attualità: la pittura di Rodolfo Aricò e Carlo Ciussi diventa esempio emblematico della possibilità di vedere oltre la superficie del diverso dipingere, per scorgere prima ed approdare, poi, ad un sorprendente quanto suggestivo comune sentire e pensare.
Le ultime opere di Aricò - quelle presentate si concentrano tra il 2000 e il 2002, anno della sua scomparsa - e quelle di Ciussi - la cui ricerca continua e qui troviamo gli ultimissimi esiti - sono prove di come si rendano coesi, nelle diversità, i due modi di ‘fare’ pittura in un dialogare comparato.
Aricò instaura un rapporto particolare con la storia del suo fare: questi ultimi lavori sono un superamento di ogni sua precedente istanza ma al contempo ne riassumono tutti i raggiungimenti. Riconosciamo l’intera sua vicenda in forme-materia che allargano il proprio senso ben oltre i confini del supporto: ne ricordiamo le geometrie, gli afflati coloristici disseminati nello spazio, il ri-collegamento e ri-insaldamento della materia solida del colore alle superfici-sostegno, e al contempo l’intera somma stratificata del suo pensare.
Le superfici di Ciussi sono ugualmente sussultanti ma introducono e mantengono un momento di forte razionalità, tipico del pensare umano, che mira all’organizzazione e all’ordine delle cose del mondo. Sul colore fremente oscillano forme compiute che, negli sdoppiamenti e nelle moltiplicazioni, catturano cromie fluttuanti in un altrove. Ciussi delinea una particolare tensione tra ordine e caos che diventa la capacità, o il tentativo, del pensiero di produrre fenomeni di conoscenza.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con saggi di Matteo Galbiati e Federico Sardella accompagnati da un apparato iconografico delle opere in mostra e un apparato bio-bibliografico.
29
maggio 2009
Rodolfo Aricò / Carlo Ciussi
Dal 29 maggio al 18 luglio 2009
arte contemporanea
Location
A ARTE STUDIO INVERNIZZI SERAGIOTTO
Padova, Via Francesco Petrarca, 9, (Padova)
Padova, Via Francesco Petrarca, 9, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15.30-19.30
Vernissage
29 Maggio 2009, ore 18.30
Autore
Curatore