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Giuliano Babini – Sette Sculture
Si tratta di un gruppo di piccole sculture musive (circa 40 centimetri / altezza media), a metà strada il naturalismo estremo e la deliberata piacevolezza ludica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si tratta di un gruppo di piccole sculture musive (circa 40 centimetri / altezza media), a metà strada il naturalismo estremo e la deliberata piacevolezza ludica.
Un'arte che abbellisce la vita quotidiana con una serie di riti ornamentali, che danno una squisita complicazione a questo gioco, testimonianza di uno sguardo al passato, al vissuto e una fedeltà naturale.
Giuliano Babini in queste sculture, tenere, ironiche e, fors’anche, cattive, gioca con i doppi sensi, con l’apparente gradevolezza estetica racconta storie.
Anche i titoli delle opere: Onoria, Narsete, Totila ecc... citazioni ironiche ed omaggio alla storia barbaro-bizantina di un passato mitico. Cemento, marmo, vetri, piombo, ceramica sono serviti alla realizzazione di queste opere: una misteriosa gatta, un prezioso ieratico porcellino, un plastico pit bull terrier, un sorprendente coniglio, un bucranio di atzeca memoria e così via.
Grande dimestichezza con la tecnica, grande serenità espressiva per rischiare senza pudore il kitsch, esprime immediatezza e spontaneità; animali ed oggetti, rinchiusi così nella pietra per illustrare una assoluta domesticità aulica.
Sculture mosaicate, un artifizio per eccellenza, nel loro sembrare reali e superficie come escamotage seduttivo ed elegante che porta il fruitore ad altri territori intriganti e profondi.
Un'arte che abbellisce la vita quotidiana con una serie di riti ornamentali, che danno una squisita complicazione a questo gioco, testimonianza di uno sguardo al passato, al vissuto e una fedeltà naturale.
Giuliano Babini in queste sculture, tenere, ironiche e, fors’anche, cattive, gioca con i doppi sensi, con l’apparente gradevolezza estetica racconta storie.
Anche i titoli delle opere: Onoria, Narsete, Totila ecc... citazioni ironiche ed omaggio alla storia barbaro-bizantina di un passato mitico. Cemento, marmo, vetri, piombo, ceramica sono serviti alla realizzazione di queste opere: una misteriosa gatta, un prezioso ieratico porcellino, un plastico pit bull terrier, un sorprendente coniglio, un bucranio di atzeca memoria e così via.
Grande dimestichezza con la tecnica, grande serenità espressiva per rischiare senza pudore il kitsch, esprime immediatezza e spontaneità; animali ed oggetti, rinchiusi così nella pietra per illustrare una assoluta domesticità aulica.
Sculture mosaicate, un artifizio per eccellenza, nel loro sembrare reali e superficie come escamotage seduttivo ed elegante che porta il fruitore ad altri territori intriganti e profondi.
15
maggio 2009
Giuliano Babini – Sette Sculture
Dal 15 al 31 maggio 2009
arte contemporanea
Location
EMME DI LABORATORIO
Ravenna, Via Salara, 33, (Ravenna)
Ravenna, Via Salara, 33, (Ravenna)
Orario di apertura
ore 10:30-12:30 /16:00-19:00 chiusura mattino festivi
Vernissage
15 Maggio 2009, ore 18.30
Autore