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Natura e Arte 2009 – Mario Pizzoni / Antonella Capponi
Nell’ambito della seconda edizione di Natura e Arte sono stati invitati gli scultori Mario Pizzoni e Antonella Capponi. Le loro opere appositamente realizzate per il luogo saranno collocate nel Molino della Catasta e nelle Serre delle Succulente, interagendo con gli stessi in maniera da non sopraffarre le bellezze naturali con le quali andranno a dialogare.
Comunicato stampa
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Il Bosco didattico è un’area naturalistica-ambientale di circa 80000 mq situata a Ponte Felcino, frazione a pochi chilometri da Perugia, lungo il fiume Tevere. E’ di proprietà comunale ed ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente, con particolare interesse al mondo vegetale. All’interno del bosco sono presenti più di 1000 specie botaniche arboree, arbustive ed erbacee appartenenti a 150 famiglie botaniche diverse. Vi sono inoltre due serre dedicate alle piante succulente (piante grasse), una serra dedicata agli agrumi, una grande serra a cupola dedicata alle piante tropicali e un’altra con piante degli ambienti subtropicali. Completano la struttura due laghetti con piante acquatiche, un roseto con oltre 300 varietà di rose antiche e moderne,un frutteto, un modello do bosco planiziale e uno di bosco ripariale.
Nell’ambito della seconda edizione di Natura e Arte sono stati invitati gli scultori Mario Pizzoni e Antonella Capponi. Le loro opere appositamente realizzate per il luogo saranno collocate nel Molino della Catasta e nelle Serre delle Succulente, interagendo con gli stessi in maniera da non sopraffarre le bellezze naturali con le quali andranno a dialogare.
Mario Pizzoni (Foligno, 1935).espone i suoi lavori dai primi anni sessanta. Nel 1964 riceve un importante riconoscimento in occasione del “Premio Venanzio Gabbiotti” a Città di Castello. Ideatore di iniziative artistiche e culturali tra cui “La strada del vino e dell’Arte”, “Artisti a Scuola”, “MorrArte”, “”CartArte” e molti altri ancora. Per circa dieci anni è stato Coordinatore e Direttore Artistico di “Scultori a Brufa”. I materiali di impiego nelle sue opere sono il legno, il ferro e la pietra, la leggerezza contraddistingue le sue creazioni, sculture vuote e aeree. Ha partecipato a numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Molte sue opere sono collocate in spazi e giardini pubblici e privati in modo permanente.
Nell’ambito di “Natura e Arte” tra il 2004 e il 2005 progetta e realizza LabArt, laboratorio artistico per adulti e bambini, con i quali realizza una fontana pubblica e una mostra nel Parco del Bosco Didattico. Nominato Accademico di merito dall’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia.
Antonella Capponi (Gubbio 1965). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Perugia dal 1985 al 1989, entra in contatto con il gruppo dei maestri Nuvolo, Gatto, Corà, Iori, Todini ed è proprio in Accademia insieme a Nuvolo, che inizia una ricerca pittorica definita pittura liquida da vedere attraverso. Nascono le prime sculture aeree, installazioni e opere ambientali, vince nel 1988 con l’opera Cubo, il concorso di scultura ad Atina riservato agli studenti delle Accademie d’Italia. Nei primi anni Novanta compie una evoluzione concettuale dal colore del quadro tradizionale, alla purezza del materiale plastico con il quale ottiene fragili lamine che recano all’interno solo segni di interventi minimali. La sigla del tracciato museale della Capponi è una microteatralità fatta di suggerimenti brevi, di appunti, di scorci, aperture, simbolo dell’equazione spazioreale - spaziovirtuale è una appropriazione percettiva dello spazio, l’opera modifica lo spazio cartesiano in relazione alla sua astanza. Dal 2001 inserisce la luce, creando la serie delle attese. Presente in numerose collettive e personali in Italia e all’estero sue opere si trovano in spazi pubblici e privati. Insegna Discipline Pittoriche al Bernardino di Betto di Perugia.
Nell’ambito della seconda edizione di Natura e Arte sono stati invitati gli scultori Mario Pizzoni e Antonella Capponi. Le loro opere appositamente realizzate per il luogo saranno collocate nel Molino della Catasta e nelle Serre delle Succulente, interagendo con gli stessi in maniera da non sopraffarre le bellezze naturali con le quali andranno a dialogare.
Mario Pizzoni (Foligno, 1935).espone i suoi lavori dai primi anni sessanta. Nel 1964 riceve un importante riconoscimento in occasione del “Premio Venanzio Gabbiotti” a Città di Castello. Ideatore di iniziative artistiche e culturali tra cui “La strada del vino e dell’Arte”, “Artisti a Scuola”, “MorrArte”, “”CartArte” e molti altri ancora. Per circa dieci anni è stato Coordinatore e Direttore Artistico di “Scultori a Brufa”. I materiali di impiego nelle sue opere sono il legno, il ferro e la pietra, la leggerezza contraddistingue le sue creazioni, sculture vuote e aeree. Ha partecipato a numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Molte sue opere sono collocate in spazi e giardini pubblici e privati in modo permanente.
Nell’ambito di “Natura e Arte” tra il 2004 e il 2005 progetta e realizza LabArt, laboratorio artistico per adulti e bambini, con i quali realizza una fontana pubblica e una mostra nel Parco del Bosco Didattico. Nominato Accademico di merito dall’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia.
Antonella Capponi (Gubbio 1965). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Perugia dal 1985 al 1989, entra in contatto con il gruppo dei maestri Nuvolo, Gatto, Corà, Iori, Todini ed è proprio in Accademia insieme a Nuvolo, che inizia una ricerca pittorica definita pittura liquida da vedere attraverso. Nascono le prime sculture aeree, installazioni e opere ambientali, vince nel 1988 con l’opera Cubo, il concorso di scultura ad Atina riservato agli studenti delle Accademie d’Italia. Nei primi anni Novanta compie una evoluzione concettuale dal colore del quadro tradizionale, alla purezza del materiale plastico con il quale ottiene fragili lamine che recano all’interno solo segni di interventi minimali. La sigla del tracciato museale della Capponi è una microteatralità fatta di suggerimenti brevi, di appunti, di scorci, aperture, simbolo dell’equazione spazioreale - spaziovirtuale è una appropriazione percettiva dello spazio, l’opera modifica lo spazio cartesiano in relazione alla sua astanza. Dal 2001 inserisce la luce, creando la serie delle attese. Presente in numerose collettive e personali in Italia e all’estero sue opere si trovano in spazi pubblici e privati. Insegna Discipline Pittoriche al Bernardino di Betto di Perugia.
09
maggio 2009
Natura e Arte 2009 – Mario Pizzoni / Antonella Capponi
Dal 09 maggio al 12 settembre 2009
arte contemporanea
Location
BOSCO DIDATTICO
Perugia, (Perugia)
Perugia, (Perugia)
Orario di apertura
Sempre aperto tranne che nelle serre protette
Vernissage
9 Maggio 2009, ore 18
Autore
Curatore