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Pope – Nel tempo della pittura
Mostra personale
Comunicato stampa
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biografia del maestro
1942 - Pope, ultimo di sette fratelli, nasce a Portogruaro (Ve) il 24 luglio. Il padre liberale e
repubblicano lo incoraggia verso attività artistiche.
1957-60 - Si iscrive al Liceo Artistico di Roma, segue le lezioni del maestro Montanarini.
Frequenta in quegli anni, seppur giovane, gli ambienti culturali ed artistici romani, rimanendo
colpito dai bnguago e strumenti espressivi della Pop-art, dalla quale però si sente distante
ritenendo che tale forma figurativa non potesse esprimere il suo spirito riflessivo e il suo carattere
esuberante. Seppur giovane mostra sensibilità ai fatti ed avvenimenti culturali, visita spesso i locali
frequentati dagli artisti romani conoscendo, anche se solo superficialmente, dei pittori divenuti
famosi alcuni anni dopo.
1961 - Senza aver conseguito la maturità artistica, abbandona Roma e si trasferisce a Fano, nelle
Marche, dove si iscrive alla Scuola d'Arte. Qui, temporaneamente si disinteressa della pittura per
frequentare, con particolare interesse, le lezioni dello scultore Mannucci, coi quale stringe una
solida amicizia che va ben oltre il campo defl'arte.
1962 - Si diploma maestro d'arte e fa ritorno a Portogruaro.
1963 - Si trasferisce a Venezia dove segue le lezioni di Magnolato alla scuola di nudo e di
incisione.
1964 - È studente all'Accademia delle Belle Arti, dove segue i corsi di pittura di Saetd e di
Santomaso. Da questi apprende la lavorazione della materia e del colore, in particolare l'uso
delle sabbie e delle terre.
1968 - Consegue il diploma di Accademia delle Belle Arti. La sua attività artistica segue dei
percorsi precisi che approfondisce fino all'esaurimento delle motivazioni che hanno stimolato tale
ricerca. il suo percorso pittorico può essere diviso in capitoli.
1963-64 MATERICO-INFORMALE Le grandi tele di questo periodo sono spesso a contenuto
politico, vi è una costante presenza di riferimenti sociali, la cui matrice stotico-artistica è da
ricercarsi in quelle esperienze giovanili romane, soprattutto nate nel sociale. La contestazione, la
pittura impegnata e di strada hanno in realtà lasciato una forte traccia. Per il Veneto, queste
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI - 33100 UDINE Via San Francesco 15 - Tel 0432.505848 F 0432.505032
POPE nel tempo della pittura
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI Udine
09.05 -- 06.06.2009
Catalogo a cura di Dino Marangon
esperienze sono poi una novità, ma, proprio perchè vissute in gioventù e solo in fase embrionale,
trovano, nella città lagunare, realizzazione a contatto con i gruppi politici studenteschi. Vengono
approfondifi gli strumenti linguistici ed espressivi propri della pittura degli anni sessanta. Le grandi
tele a sfondo politico si alternano ad altre, più mediate, il cui riferimento è decisamente più vicino
all'arte veneziana di quegli anni. Pope infatti viene producendo opere ricche di interventi
materico/informali, che rimandano ancora agli studi accademici, ma che già contengono
elementi personali che andranno via via affinandosi ed imponendosi.
1965-72 STRUTTURE Importante viaggio a Parigi, dove Pope subisce una forte influenza dei
maestri del costruttivismo e dell'optcal-art, e tra tutti Vasarely e Malevic. La sua pittura assume una
conformazione geometrica, dove i temi del volume e della profondità vengono affrontati mediante
il colore e la linea. Sono di questi anni i quadri optical, con i quali approfondisce le teorie
Gestaldiane della composizione e della percezione. Le opere, che appartengono a questo ciclo,
sono segnate da un'ampia produzione a carattere analitico, in particolare sono costruite cercando
di suscitare diverse sensazioni nello spettatore. La pittura diventa quasi un susseguirsi di
proposizioni e di proposte razionali giocate sugli aspetti formali e cromatici. Opere in plexiglas,
in legno e di pittura si alternano, come si alternano figure geometriche (quadrati, triangoli, tondi)
in una infinita composizione strutturale/formale spesso tridimensionale.
1973-74 PERCORSI VARIABILI Approfondisce, dopo essersi confrontato con mostre in diverse
città italiane, il tema della superficie nella sua semplicità e nella sua ripetitività. La serialità dei
quadri dipinti con la semplicità della linea diagonale, apre all'artista portogruarese la via per una
produzione che, inserendosi nell'ambiente circostante, tende all'infinito. La serietà,
l'intercambiabilità, la simbiosi con lo spazio, danno forma e consistenza al corpo pittorico, tale
da coinvolgere attivamente lo spettatore soprattutto nella fase della percezione dell'opera.
1975-82 PER PURA PITTURA In questi anni si assiste al temporaneo abbandono della struttura
formale, per privilegiare la ricerca dell'effetto cromatico. il colore e la luce, nelle loro miriadi di
codificazioni cromatiche, diventano l'oggetto di indagine. Affiorano ancora, ma in modo
decisamente discreto, gli elementi geometrici che hanno fin qui caratterizzato l'opera di Pope.
1983-84 MEMORIA STORICA Questo periodo segna l'abbandono della geometria come puro
rapporto tra lo spazio e la matematica, per accedere ad un ripensamento della pittura come
immediato strumento espressivo. E' il momento di rivedere con una gestualità spesso controllata,
ma non rigida, le esperienze storiche.
1984-85 PAGINE DI COLORE Dopo i numerosi contatti con gli ambienti artistici milanesi e con
gli esponenti del gruppo Pittura-Pittura, Pope sente la necessità di velare le superfici, fino a farle
diventare ricordo, che piano piano sfuma nella mente fino quasi ad azzerarsi, è un momento di
ripensamento della pittura. Rompe così con tutto il suo passato e la copertura monocromatica è il
presagio di un totale cambiamento del proprio precedere.
1986-88 DIALOGANDO Se le velature hanno presentato la chiusura di un ciclo, le opere di
questi due anni sono una riflessione su se stesso, sulle proprie capacità di artista, ma soprattutto
una meditazione sulla propria storia di artista e di pittore. I quadri di questo capitolo sono
caratterizzati da una nuova vitalità. Tutta l'esperienza, acquisita in vent'anni di lavoro e di ricerca,
sembra calare tutta insieme, e ancora disordinatamente, sulla tela, ma nel contempo incomincia
un'operazione di selezione e di consolidamento di alcuni elementi linguistici particolari.
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI - 33100 UDINE Via San Francesco 15 - Tel 0432.505848 F 0432.505032
1989-92 CORPI CROMATICI E SUONI DELLA SUPERFICIE Della somma delle esperienze
rimangono alcuni temi linguistico-espressivi particolari: la superficie, il colore e la forma. Pope, in
quest'ultimo ciclo ritorna alla pura e mediata azione pittorica, vi si legge un rimando all'energia
del segno, alla composizione della superficie, alla costruzione, con strumenti spesso diversi come
il colore, la materia. E' il momento della maturità, dove l'artista sa razionalizzare la sua
conoscenza di pittore con l'abilità d'artista, acquisita con l'esperienza e la continuità del fare
pittura.
1993-95 BANDE ACROMATICHE Le opere che caratterizzano questo periodo sono un po' la
conseguenza del modo di procedere artistico di Pope. Le forme seguono la logica che porta dal
complesso al semplice. Molti degli elementi che caratterizzavano le forme, spesso articolate, delle
opere precedenti, abbandonano temporaneamente o in parte la tela, per trasformarsi in piccoli
ricordi o semplici memorie. il complesso si fa semplice e le ampie forme e le relative campiture si
contraggono e diventano più elementari. Le linee tendono essenzialmente a seguire la
perpendicolarità verticale o orizzontale. Anche la materia si riduce per abbandonare l'idea di
velatura e farsi semplicemente stesura, non di un colore, ma di due neutri: il bianco e il nero.
L'acromaticità non esclude le esperienze strettamente pittoriche, ma riapre un breve riferimento
alle teorie della percezione sperimentale negli anni passati, ma il ruolo di protagonista è ancora
una volta recitato dalla pura forza del dipingere.
1995-2002 IL TEMPO DELLA PITTURA La sua più recente ricerca si articola proprio sulla
superficie, un luogo sul quale l'azione del dipingere trova il più ampio movimento. L'impianto
pittorico appare segnato da due elementi: l'illusorietà del colore, con le sue false profondità e
piani percettivi, e la dinamica del segno unita ad una ricercatezza sotto l'aspetto formale. Il colore
si rende protagonista, dando così all'opera un maggior senso di lievità e di forza espressiva.
Accanto a quest'impostazione la luce si fa elemento determinante e progressivo proprio perché
rincorre l'energia della pennellata.
2002-2008 CROMATOLOGIE Il suo interesse ora è rivolto al colore in qualità di diffusore della
luce. In questa sua evoluzione il maestro non intende avvalersi di altri linguaggi bensì amplia le
potenzialità espressive delle sue precedenti conquiste pittoriche, in particolare la pittura del «gesto
controllato» per approdare ad inediti cromatismi.
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1942 - Pope, ultimo di sette fratelli, nasce a Portogruaro (Ve) il 24 luglio. Il padre liberale e
repubblicano lo incoraggia verso attività artistiche.
1957-60 - Si iscrive al Liceo Artistico di Roma, segue le lezioni del maestro Montanarini.
Frequenta in quegli anni, seppur giovane, gli ambienti culturali ed artistici romani, rimanendo
colpito dai bnguago e strumenti espressivi della Pop-art, dalla quale però si sente distante
ritenendo che tale forma figurativa non potesse esprimere il suo spirito riflessivo e il suo carattere
esuberante. Seppur giovane mostra sensibilità ai fatti ed avvenimenti culturali, visita spesso i locali
frequentati dagli artisti romani conoscendo, anche se solo superficialmente, dei pittori divenuti
famosi alcuni anni dopo.
1961 - Senza aver conseguito la maturità artistica, abbandona Roma e si trasferisce a Fano, nelle
Marche, dove si iscrive alla Scuola d'Arte. Qui, temporaneamente si disinteressa della pittura per
frequentare, con particolare interesse, le lezioni dello scultore Mannucci, coi quale stringe una
solida amicizia che va ben oltre il campo defl'arte.
1962 - Si diploma maestro d'arte e fa ritorno a Portogruaro.
1963 - Si trasferisce a Venezia dove segue le lezioni di Magnolato alla scuola di nudo e di
incisione.
1964 - È studente all'Accademia delle Belle Arti, dove segue i corsi di pittura di Saetd e di
Santomaso. Da questi apprende la lavorazione della materia e del colore, in particolare l'uso
delle sabbie e delle terre.
1968 - Consegue il diploma di Accademia delle Belle Arti. La sua attività artistica segue dei
percorsi precisi che approfondisce fino all'esaurimento delle motivazioni che hanno stimolato tale
ricerca. il suo percorso pittorico può essere diviso in capitoli.
1963-64 MATERICO-INFORMALE Le grandi tele di questo periodo sono spesso a contenuto
politico, vi è una costante presenza di riferimenti sociali, la cui matrice stotico-artistica è da
ricercarsi in quelle esperienze giovanili romane, soprattutto nate nel sociale. La contestazione, la
pittura impegnata e di strada hanno in realtà lasciato una forte traccia. Per il Veneto, queste
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI - 33100 UDINE Via San Francesco 15 - Tel 0432.505848 F 0432.505032
POPE nel tempo della pittura
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI Udine
09.05 -- 06.06.2009
Catalogo a cura di Dino Marangon
esperienze sono poi una novità, ma, proprio perchè vissute in gioventù e solo in fase embrionale,
trovano, nella città lagunare, realizzazione a contatto con i gruppi politici studenteschi. Vengono
approfondifi gli strumenti linguistici ed espressivi propri della pittura degli anni sessanta. Le grandi
tele a sfondo politico si alternano ad altre, più mediate, il cui riferimento è decisamente più vicino
all'arte veneziana di quegli anni. Pope infatti viene producendo opere ricche di interventi
materico/informali, che rimandano ancora agli studi accademici, ma che già contengono
elementi personali che andranno via via affinandosi ed imponendosi.
1965-72 STRUTTURE Importante viaggio a Parigi, dove Pope subisce una forte influenza dei
maestri del costruttivismo e dell'optcal-art, e tra tutti Vasarely e Malevic. La sua pittura assume una
conformazione geometrica, dove i temi del volume e della profondità vengono affrontati mediante
il colore e la linea. Sono di questi anni i quadri optical, con i quali approfondisce le teorie
Gestaldiane della composizione e della percezione. Le opere, che appartengono a questo ciclo,
sono segnate da un'ampia produzione a carattere analitico, in particolare sono costruite cercando
di suscitare diverse sensazioni nello spettatore. La pittura diventa quasi un susseguirsi di
proposizioni e di proposte razionali giocate sugli aspetti formali e cromatici. Opere in plexiglas,
in legno e di pittura si alternano, come si alternano figure geometriche (quadrati, triangoli, tondi)
in una infinita composizione strutturale/formale spesso tridimensionale.
1973-74 PERCORSI VARIABILI Approfondisce, dopo essersi confrontato con mostre in diverse
città italiane, il tema della superficie nella sua semplicità e nella sua ripetitività. La serialità dei
quadri dipinti con la semplicità della linea diagonale, apre all'artista portogruarese la via per una
produzione che, inserendosi nell'ambiente circostante, tende all'infinito. La serietà,
l'intercambiabilità, la simbiosi con lo spazio, danno forma e consistenza al corpo pittorico, tale
da coinvolgere attivamente lo spettatore soprattutto nella fase della percezione dell'opera.
1975-82 PER PURA PITTURA In questi anni si assiste al temporaneo abbandono della struttura
formale, per privilegiare la ricerca dell'effetto cromatico. il colore e la luce, nelle loro miriadi di
codificazioni cromatiche, diventano l'oggetto di indagine. Affiorano ancora, ma in modo
decisamente discreto, gli elementi geometrici che hanno fin qui caratterizzato l'opera di Pope.
1983-84 MEMORIA STORICA Questo periodo segna l'abbandono della geometria come puro
rapporto tra lo spazio e la matematica, per accedere ad un ripensamento della pittura come
immediato strumento espressivo. E' il momento di rivedere con una gestualità spesso controllata,
ma non rigida, le esperienze storiche.
1984-85 PAGINE DI COLORE Dopo i numerosi contatti con gli ambienti artistici milanesi e con
gli esponenti del gruppo Pittura-Pittura, Pope sente la necessità di velare le superfici, fino a farle
diventare ricordo, che piano piano sfuma nella mente fino quasi ad azzerarsi, è un momento di
ripensamento della pittura. Rompe così con tutto il suo passato e la copertura monocromatica è il
presagio di un totale cambiamento del proprio precedere.
1986-88 DIALOGANDO Se le velature hanno presentato la chiusura di un ciclo, le opere di
questi due anni sono una riflessione su se stesso, sulle proprie capacità di artista, ma soprattutto
una meditazione sulla propria storia di artista e di pittore. I quadri di questo capitolo sono
caratterizzati da una nuova vitalità. Tutta l'esperienza, acquisita in vent'anni di lavoro e di ricerca,
sembra calare tutta insieme, e ancora disordinatamente, sulla tela, ma nel contempo incomincia
un'operazione di selezione e di consolidamento di alcuni elementi linguistici particolari.
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI - 33100 UDINE Via San Francesco 15 - Tel 0432.505848 F 0432.505032
1989-92 CORPI CROMATICI E SUONI DELLA SUPERFICIE Della somma delle esperienze
rimangono alcuni temi linguistico-espressivi particolari: la superficie, il colore e la forma. Pope, in
quest'ultimo ciclo ritorna alla pura e mediata azione pittorica, vi si legge un rimando all'energia
del segno, alla composizione della superficie, alla costruzione, con strumenti spesso diversi come
il colore, la materia. E' il momento della maturità, dove l'artista sa razionalizzare la sua
conoscenza di pittore con l'abilità d'artista, acquisita con l'esperienza e la continuità del fare
pittura.
1993-95 BANDE ACROMATICHE Le opere che caratterizzano questo periodo sono un po' la
conseguenza del modo di procedere artistico di Pope. Le forme seguono la logica che porta dal
complesso al semplice. Molti degli elementi che caratterizzavano le forme, spesso articolate, delle
opere precedenti, abbandonano temporaneamente o in parte la tela, per trasformarsi in piccoli
ricordi o semplici memorie. il complesso si fa semplice e le ampie forme e le relative campiture si
contraggono e diventano più elementari. Le linee tendono essenzialmente a seguire la
perpendicolarità verticale o orizzontale. Anche la materia si riduce per abbandonare l'idea di
velatura e farsi semplicemente stesura, non di un colore, ma di due neutri: il bianco e il nero.
L'acromaticità non esclude le esperienze strettamente pittoriche, ma riapre un breve riferimento
alle teorie della percezione sperimentale negli anni passati, ma il ruolo di protagonista è ancora
una volta recitato dalla pura forza del dipingere.
1995-2002 IL TEMPO DELLA PITTURA La sua più recente ricerca si articola proprio sulla
superficie, un luogo sul quale l'azione del dipingere trova il più ampio movimento. L'impianto
pittorico appare segnato da due elementi: l'illusorietà del colore, con le sue false profondità e
piani percettivi, e la dinamica del segno unita ad una ricercatezza sotto l'aspetto formale. Il colore
si rende protagonista, dando così all'opera un maggior senso di lievità e di forza espressiva.
Accanto a quest'impostazione la luce si fa elemento determinante e progressivo proprio perché
rincorre l'energia della pennellata.
2002-2008 CROMATOLOGIE Il suo interesse ora è rivolto al colore in qualità di diffusore della
luce. In questa sua evoluzione il maestro non intende avvalersi di altri linguaggi bensì amplia le
potenzialità espressive delle sue precedenti conquiste pittoriche, in particolare la pittura del «gesto
controllato» per approdare ad inediti cromatismi.
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI - 33100 UDINE Via San Francesco 15 - Tel 0432.505848 F 0432.505032
09
maggio 2009
Pope – Nel tempo della pittura
Dal 09 maggio al 06 giugno 2009
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI
Udine, Via San Francesco D'assisi, 15, (Udine)
Udine, Via San Francesco D'assisi, 15, (Udine)
Orario di apertura
10.30-12.30, 16.30-19.30 chiuso lunedi e festivi
Vernissage
9 Maggio 2009, ore 18
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