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Dipinti Antichi e del XIX secolo
Comunicato stampa
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Dipinti Antichi
Asta 13 Maggio – Esposizione 8 - 13 maggio
Tra le opere di alta epoca di ambito lombardo si segnala una tavola di Stefano Dè Fedeli, San Pietro e San Paolo, cm 83x53 (stima € 120.000/150.000), coautore delle volte della cappella del Castello Sforzesco a Milano. Accanto a opere di Bernardino Zaganelli, Madonna con Bambino, olio su tela, cm 51x44 (stima € 100.000/120.000), e di Giovanni Pietro Rizzoli detto il Giampietrino, San Giovanni Battista, olio su tavola, cm 78x58 (stima € 30.000/40.000), si segnala anche un’Andata al Calvario di Ambrogio Bevilacqua, tempera su tavola, cm 34x27 (stima € 15.000/20.000). L’ambito lombardo è anche rappresentato da una tavola di Antonio Campi, L’orazione nell’orto, olio cm 55x43 (stima € 60.000/80.000), un’opera dipinta probabilmente su committenza privata, e una tela di Camillo Procaccini, Gesù e la Samaritana al pozzo, olio cm 143x112,5 (stima € 80.000/100.000), risalente ai primi anni del XVII secolo, dopo le prestigiose committenze tra cui le ante dell’organo del Duomo di Milano commissionategli nel 1590. Sarà poi presentata una grande pala di un Anonimo Maestro Leonardesco, Madonna con Bambino, tavola, cm 240x147 (stima € 200.000/250.000), in cui si riscontrano similitudini con il Maestro della Pala Sforzesca. In ambito genovese, invece, spicca un pendant di tavole di Joos Van Cleve, San Giovanni Battista e Sant’Antonio Abate, olio cm 64x22, (stima € 200.000/250.000), dipinte probabilmente a partire dal 1520, epoca in cui il pittore dipinse diverse pale per le chiese genovesi. Nello stesso ambito si segnala anche una tela di Domenico Piola, L’angelo esorta Lot a fuggire con la famiglia da Sodoma e Gomorra, olio cm 122x141 (stima € 60.000/80.000), oltre ad un inedito lavoro di Alessandro Magnasco, San Pietro liberato dal carcere, olio su tela, cm 73x61 (stima € 30.000/35.000). Una delle opere più interessanti dell’asta è sicuramente una Maddalena nel deserto di Francesco Furini, olio su tela, cm 159x126 (stima € 200.000/250.000), dipinta dal pittore fiorentino dopo il ritorno dal soggiorno romano del 1624, in cui le numerose committenze private da lui ottenute, sono occasione per eseguire opere raffinatissime con soggetti sia sacri che tratti dalla storia antica o dalla mitologia. Dopo l’aggiudicazione della grande tela riferita al Maestro dei Giocatori dello scorso Novembre, il catalogo ripropone un’opera dell’autore, una Figura di popolano, olio su tela, cm 100x76 (stima € 60.000/80.000). Tra le opere più importanti del XVIII secolo si segnala una Testa di filosofo di Giambattista Tiepolo, olio su tela, cm 59x45,5 (stima € 120.000/150.000), che si inserisce in un ciclo di venti teste di filosofi dipinte prima dell’autunno del 1757, un momento in cui la fama del pittore veneziano era all’apice. Sempre in ambito Settecentesco figura una tela di Felice Giani, L’Aurora, tempera cm 58x83 (stima € 40.000/50.000), con ogni probabilità un elemento decorativo da soffitto dipinto a partire dal 1780, anno in cui il pittore si trasferisce a Roma.
Dipinti del XIX secolo
Asta 13 Maggio – Esposizione 8 - 13 maggio
Il catalogo include poi una sezione dedicata ai dipinti del XIX secolo, che inizia con un’opera di Francesco Hayez, La congiura dei Fieschi, olio su tavola, cm 41x49 (stima € 60.000/80.000), che costituisce un ricordo effettuato dal pittore per una committenza probabilmente privata della grande tela in Collezione Peloso Fiesco si congeda dalla moglie. L’opera si inserisce nel gruppo di lavori confezionati da Hayez tra il 1820 e il 1826, animati in prevalenza da soggetti storici, come Il Conte di Carmagnola, o i Vespri Siciliani.
Il catalogo prosegue con un gruppo di sei vedute di Giovanni Migliara, che ripercorrono le principali tappe della vita del pittore alessandrino. Dal Cortile della Basilica di Sant’Ambrogio, olio su tela, cm 27x35 (stima € 60.000/80.000), che rievoca i primi favori del pubblico offerti a Migliara per le vedute milanesi dipinte negli anni Venti, ad una coppia di tempere che ricordano il viaggio in Lombardia effettuato tra il 1819 e 1820. La prima raffigura una Benedizione in riva al lago, tempera su carta applicata su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000), mentre la seconda coglie un Ritorno dai campi, tempera su carta applicata su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000). Il viaggio in Liguria, effettuato da Migliara nel 1828, è testimoniato da un’altra opera che sarà inclusa in catalogo: La lanterna del porto di Genova, olio su tela, cm 15x22 (stima € 40.000/50.000), mentre una Scena all’interno di un palazzo, olio su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000), rievoca il periodo giovanile del pittore, in cui le opere ricalcavano l’impostazione vedutista dei grandi interpreti veneziani. La tematica degli interni, ampiamente studiata da Migliara, figura in catalogo attraverso una tavola dal titolo Interno di Chiesa (o Il ritiro della Duchessa La Vallière), olio cm 25x20 (stima € 25.000/30.000), che riprende nel soggetto un dramma dell’epoca che inscenava la vicenda storica che vedeva la Duchessa Louise La Vallière ritirarsi in convento nel 1674 dopo essere stata allontanata da Luigi XIV.
Il catalogo prosegue con una raccolta di dipinti provenienti da una collezione privata milanese, tra cui figurano i migliori cantori delle vicende meneghine: Domenico e Gerolamo Induno. Gerolamo è rappresentato tramite due opere: la prima di ispirazione patriottica, Danza campestre (o Le regioni d’Italia), olio su tela, cm 80x95 (stima € 50.000/60.000), una composizione che raffigura in modo compiuto ed equilibrato gli umori felici e sofferti dell’Italia post unitaria, rappresentati dalle fanciulle che si uniscono in una danza carola – simboleggianti l’unità d’Italia – e le divise con gli armamenti militari posti in terra che mostrano gli sforzi per il raggiungimento della stessa. La seconda opera di Gerolamo Induno è un Ritratto femminile su tavolozza, olio cm 25x20 (stima € 8.000/10.000), dedicato alla Nobile signora Elena Cairoli. Verrà poi presentata una tavoletta avvicinabile a Domenico Induno, raffigurante un episodio delle Cinque giornate di Milano, olio su cartone, cm 24x19 (stima € 8.000/10.000), che rievoca un momento della terza giornata, lunedì 20 marzo, in cui il conte Luigi Torelli portò il tricolore sulla guglia più alta del Duomo. In ambito veneziano invece, spicca una scena di genere di Antonio Rotta, Pronto soccorso, un raffinato esempio della pittura d’interni veneziana della seconda metà dell’Ottocento. Saranno poi presentate due tele di autori spagnoli, come Pablo Salinas e Francisco Pradilla, dal titolo rispettivamente Al lavoro, olio su tela, cm 27x35 (stima € 10.000/12.000), e In giardino, olio su tela, cm 71x40 (stima € 20.000/22.000). Chiudono il catalogo due tavolette di Giuseppe Palizzi, e una grande tela di Hermann Corrodi, Un momento di ristoro al ruscello, olio su tela, cm 55x100 (stima € 30.000/35.000).
Arte Moderna e Contemporanea
Asta 19 Maggio – Esposizione 15 - 19 maggio
L’asta di Arte Moderna e Contemporanea presenterà lavori che vanno dall’inizio del secolo alle sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta con una rosa selezionata di artisti. In ambito antecedente al futurismo si segnalano lavori di Gino Severini, La charette, 1907 circa, pastelli su carta, cm 37x26 (stima € 50.000/60.000), e di Giacomo Balla, di cui sarà presentata un’opera dal titolo Alberi, pastelli su cartoncino grigio, cm 30x22,5 (stima € 20.000/30.000), oltre ad un Ritratto dello stesso autore. All’esordio del futurismo appartiene un disegno di Umberto Boccioni, uno dei primi studi preparatori per l’opera Lavoro – che diventerà universalmente nota con il titolo La città che sale, ora al MOMA di New York – del 1910 circa, inchiostro su carta, cm 14x21 (stima € 30.000/40.000). Sul piano internazionale spiccano nomi del calibro di Luis Feito, presente con un Senza titolo, tecnica mista su tela, cm 85x85 (stima € 30.000/40.000), oltre a un Autoritratto di Antonio Saura, olio su tela, cm 59x73 (stima € 50.000/60.000). Di Maurice Utrillo, invece, si segnalano due opere, Le Moulin de La Galette, olio su cartone, cm 22x27 (stima € 40.000/50.000), e Le Moulin de La Galette a Montmartre, 1915 circa (stima € 30.000/40.000). Il catalogo presenterà poi una raccolta di opere provenienti da una collezione privata milanese, che annovera lavori di Victor Vasarey, Vita 1, 1964, tempera su cartone applicato su compensato, cm 68x68 (stima € 20.000/30.000), di Roberto Sebastian Matta, Dal risveglio della natura, 1955, olio su tela, cm 62x74 (stima € 45.000/55.000), e di Lucio Fontana, presente con un Concetto spaziale, 1968, idropittura, anilina e matita su tela, forma grigia su fondo bianco, cm 46x55 (stima € 100.000/120.000). Proveniente invece da una collezione privata toscana, un gruppo di opere informali e concettuali tra cui di Gino Paolini, un Senza titolo, 1963, cartoncino e collage applicati su masonite, cm 39,5x39,5 (stima € 18.000/22.000), di Agostino Bonalumi, un Senza titolo, 1965, smalto su legno e tela estroflessa, cm 100x80 (stima € 35.000/40.000), oltre a un lavoro di Gino De Dominicis, Senza titolo, tecnica mista su legno, cm 62x50 (stima € 30.000/40.000). Un’opera di grande interesse è sicuramente una grande scultura di Fausto Melotti, Savio, 1960 (1978), gesso, altezza cm 225x55x31 (stima € 90.000/120.000), anch’essa proveniente da una raccolta privata. Il catalogo include anche alcune opere di Gianfranco Ferroni, tra cui spicca una Memoria d’ebreo, 1963/1964, olio su tela, cm 116x95 (stima € 45.000/50.000), presentata alla Biennale veneziana del 1964.
Invitato alla LIII edizione della Biennale di Venezia, di Luca Pignatelli viene presentato New York, 2003, acrilico e stoffa applicata su telone ferroviario, cm 171X145 (stima € 20.000/25.000). Di Paolo Schmidlin, invece, sarà messa all’incanto, Miss Kitty, terracotta policroma, h cm 90 (stima € 20.000/25.000), già esposto alla contestatissima e interrotta mostra milanese “Arte e Omosessualità”. Con le sue preziose ossidazioni, dalle crepuscolari sfumature in un percorso a ritroso dall’informale alla figurazione di Alessandro Busci, un dittico, S. Siro, olio e smalto su ferro, cm 62,5x62,5 ciascuno (stimato € 8.000/10.000). Per quello che riguarda gli artisti di strada, proveniente da una elaborata e documentata performance di Collezione Pubblica, omaggio a Piero Manzoni, alla cui meta-entrata era posto un simbolico ingresso, di Bros, Welcome To The Museum, acrilico su zerbino, cm 40X60, (che partirà da una simbolica base d’asta di € 0,00). Dalla Poesia Viva, dove l’artista giocando con il fruitore, istaura un interazione talmente esclusiva che stravolgendo l’estetica comunica il senso senza variarlo, di Ivan, Il futuro non c'è - Un seme il vento, 2008, spray su tela, cm 50x70 (stima € 2.000/3.000).
Asta 13 Maggio – Esposizione 8 - 13 maggio
Tra le opere di alta epoca di ambito lombardo si segnala una tavola di Stefano Dè Fedeli, San Pietro e San Paolo, cm 83x53 (stima € 120.000/150.000), coautore delle volte della cappella del Castello Sforzesco a Milano. Accanto a opere di Bernardino Zaganelli, Madonna con Bambino, olio su tela, cm 51x44 (stima € 100.000/120.000), e di Giovanni Pietro Rizzoli detto il Giampietrino, San Giovanni Battista, olio su tavola, cm 78x58 (stima € 30.000/40.000), si segnala anche un’Andata al Calvario di Ambrogio Bevilacqua, tempera su tavola, cm 34x27 (stima € 15.000/20.000). L’ambito lombardo è anche rappresentato da una tavola di Antonio Campi, L’orazione nell’orto, olio cm 55x43 (stima € 60.000/80.000), un’opera dipinta probabilmente su committenza privata, e una tela di Camillo Procaccini, Gesù e la Samaritana al pozzo, olio cm 143x112,5 (stima € 80.000/100.000), risalente ai primi anni del XVII secolo, dopo le prestigiose committenze tra cui le ante dell’organo del Duomo di Milano commissionategli nel 1590. Sarà poi presentata una grande pala di un Anonimo Maestro Leonardesco, Madonna con Bambino, tavola, cm 240x147 (stima € 200.000/250.000), in cui si riscontrano similitudini con il Maestro della Pala Sforzesca. In ambito genovese, invece, spicca un pendant di tavole di Joos Van Cleve, San Giovanni Battista e Sant’Antonio Abate, olio cm 64x22, (stima € 200.000/250.000), dipinte probabilmente a partire dal 1520, epoca in cui il pittore dipinse diverse pale per le chiese genovesi. Nello stesso ambito si segnala anche una tela di Domenico Piola, L’angelo esorta Lot a fuggire con la famiglia da Sodoma e Gomorra, olio cm 122x141 (stima € 60.000/80.000), oltre ad un inedito lavoro di Alessandro Magnasco, San Pietro liberato dal carcere, olio su tela, cm 73x61 (stima € 30.000/35.000). Una delle opere più interessanti dell’asta è sicuramente una Maddalena nel deserto di Francesco Furini, olio su tela, cm 159x126 (stima € 200.000/250.000), dipinta dal pittore fiorentino dopo il ritorno dal soggiorno romano del 1624, in cui le numerose committenze private da lui ottenute, sono occasione per eseguire opere raffinatissime con soggetti sia sacri che tratti dalla storia antica o dalla mitologia. Dopo l’aggiudicazione della grande tela riferita al Maestro dei Giocatori dello scorso Novembre, il catalogo ripropone un’opera dell’autore, una Figura di popolano, olio su tela, cm 100x76 (stima € 60.000/80.000). Tra le opere più importanti del XVIII secolo si segnala una Testa di filosofo di Giambattista Tiepolo, olio su tela, cm 59x45,5 (stima € 120.000/150.000), che si inserisce in un ciclo di venti teste di filosofi dipinte prima dell’autunno del 1757, un momento in cui la fama del pittore veneziano era all’apice. Sempre in ambito Settecentesco figura una tela di Felice Giani, L’Aurora, tempera cm 58x83 (stima € 40.000/50.000), con ogni probabilità un elemento decorativo da soffitto dipinto a partire dal 1780, anno in cui il pittore si trasferisce a Roma.
Dipinti del XIX secolo
Asta 13 Maggio – Esposizione 8 - 13 maggio
Il catalogo include poi una sezione dedicata ai dipinti del XIX secolo, che inizia con un’opera di Francesco Hayez, La congiura dei Fieschi, olio su tavola, cm 41x49 (stima € 60.000/80.000), che costituisce un ricordo effettuato dal pittore per una committenza probabilmente privata della grande tela in Collezione Peloso Fiesco si congeda dalla moglie. L’opera si inserisce nel gruppo di lavori confezionati da Hayez tra il 1820 e il 1826, animati in prevalenza da soggetti storici, come Il Conte di Carmagnola, o i Vespri Siciliani.
Il catalogo prosegue con un gruppo di sei vedute di Giovanni Migliara, che ripercorrono le principali tappe della vita del pittore alessandrino. Dal Cortile della Basilica di Sant’Ambrogio, olio su tela, cm 27x35 (stima € 60.000/80.000), che rievoca i primi favori del pubblico offerti a Migliara per le vedute milanesi dipinte negli anni Venti, ad una coppia di tempere che ricordano il viaggio in Lombardia effettuato tra il 1819 e 1820. La prima raffigura una Benedizione in riva al lago, tempera su carta applicata su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000), mentre la seconda coglie un Ritorno dai campi, tempera su carta applicata su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000). Il viaggio in Liguria, effettuato da Migliara nel 1828, è testimoniato da un’altra opera che sarà inclusa in catalogo: La lanterna del porto di Genova, olio su tela, cm 15x22 (stima € 40.000/50.000), mentre una Scena all’interno di un palazzo, olio su tela, cm 45x60 (stima € 40.000/50.000), rievoca il periodo giovanile del pittore, in cui le opere ricalcavano l’impostazione vedutista dei grandi interpreti veneziani. La tematica degli interni, ampiamente studiata da Migliara, figura in catalogo attraverso una tavola dal titolo Interno di Chiesa (o Il ritiro della Duchessa La Vallière), olio cm 25x20 (stima € 25.000/30.000), che riprende nel soggetto un dramma dell’epoca che inscenava la vicenda storica che vedeva la Duchessa Louise La Vallière ritirarsi in convento nel 1674 dopo essere stata allontanata da Luigi XIV.
Il catalogo prosegue con una raccolta di dipinti provenienti da una collezione privata milanese, tra cui figurano i migliori cantori delle vicende meneghine: Domenico e Gerolamo Induno. Gerolamo è rappresentato tramite due opere: la prima di ispirazione patriottica, Danza campestre (o Le regioni d’Italia), olio su tela, cm 80x95 (stima € 50.000/60.000), una composizione che raffigura in modo compiuto ed equilibrato gli umori felici e sofferti dell’Italia post unitaria, rappresentati dalle fanciulle che si uniscono in una danza carola – simboleggianti l’unità d’Italia – e le divise con gli armamenti militari posti in terra che mostrano gli sforzi per il raggiungimento della stessa. La seconda opera di Gerolamo Induno è un Ritratto femminile su tavolozza, olio cm 25x20 (stima € 8.000/10.000), dedicato alla Nobile signora Elena Cairoli. Verrà poi presentata una tavoletta avvicinabile a Domenico Induno, raffigurante un episodio delle Cinque giornate di Milano, olio su cartone, cm 24x19 (stima € 8.000/10.000), che rievoca un momento della terza giornata, lunedì 20 marzo, in cui il conte Luigi Torelli portò il tricolore sulla guglia più alta del Duomo. In ambito veneziano invece, spicca una scena di genere di Antonio Rotta, Pronto soccorso, un raffinato esempio della pittura d’interni veneziana della seconda metà dell’Ottocento. Saranno poi presentate due tele di autori spagnoli, come Pablo Salinas e Francisco Pradilla, dal titolo rispettivamente Al lavoro, olio su tela, cm 27x35 (stima € 10.000/12.000), e In giardino, olio su tela, cm 71x40 (stima € 20.000/22.000). Chiudono il catalogo due tavolette di Giuseppe Palizzi, e una grande tela di Hermann Corrodi, Un momento di ristoro al ruscello, olio su tela, cm 55x100 (stima € 30.000/35.000).
Arte Moderna e Contemporanea
Asta 19 Maggio – Esposizione 15 - 19 maggio
L’asta di Arte Moderna e Contemporanea presenterà lavori che vanno dall’inizio del secolo alle sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta con una rosa selezionata di artisti. In ambito antecedente al futurismo si segnalano lavori di Gino Severini, La charette, 1907 circa, pastelli su carta, cm 37x26 (stima € 50.000/60.000), e di Giacomo Balla, di cui sarà presentata un’opera dal titolo Alberi, pastelli su cartoncino grigio, cm 30x22,5 (stima € 20.000/30.000), oltre ad un Ritratto dello stesso autore. All’esordio del futurismo appartiene un disegno di Umberto Boccioni, uno dei primi studi preparatori per l’opera Lavoro – che diventerà universalmente nota con il titolo La città che sale, ora al MOMA di New York – del 1910 circa, inchiostro su carta, cm 14x21 (stima € 30.000/40.000). Sul piano internazionale spiccano nomi del calibro di Luis Feito, presente con un Senza titolo, tecnica mista su tela, cm 85x85 (stima € 30.000/40.000), oltre a un Autoritratto di Antonio Saura, olio su tela, cm 59x73 (stima € 50.000/60.000). Di Maurice Utrillo, invece, si segnalano due opere, Le Moulin de La Galette, olio su cartone, cm 22x27 (stima € 40.000/50.000), e Le Moulin de La Galette a Montmartre, 1915 circa (stima € 30.000/40.000). Il catalogo presenterà poi una raccolta di opere provenienti da una collezione privata milanese, che annovera lavori di Victor Vasarey, Vita 1, 1964, tempera su cartone applicato su compensato, cm 68x68 (stima € 20.000/30.000), di Roberto Sebastian Matta, Dal risveglio della natura, 1955, olio su tela, cm 62x74 (stima € 45.000/55.000), e di Lucio Fontana, presente con un Concetto spaziale, 1968, idropittura, anilina e matita su tela, forma grigia su fondo bianco, cm 46x55 (stima € 100.000/120.000). Proveniente invece da una collezione privata toscana, un gruppo di opere informali e concettuali tra cui di Gino Paolini, un Senza titolo, 1963, cartoncino e collage applicati su masonite, cm 39,5x39,5 (stima € 18.000/22.000), di Agostino Bonalumi, un Senza titolo, 1965, smalto su legno e tela estroflessa, cm 100x80 (stima € 35.000/40.000), oltre a un lavoro di Gino De Dominicis, Senza titolo, tecnica mista su legno, cm 62x50 (stima € 30.000/40.000). Un’opera di grande interesse è sicuramente una grande scultura di Fausto Melotti, Savio, 1960 (1978), gesso, altezza cm 225x55x31 (stima € 90.000/120.000), anch’essa proveniente da una raccolta privata. Il catalogo include anche alcune opere di Gianfranco Ferroni, tra cui spicca una Memoria d’ebreo, 1963/1964, olio su tela, cm 116x95 (stima € 45.000/50.000), presentata alla Biennale veneziana del 1964.
Invitato alla LIII edizione della Biennale di Venezia, di Luca Pignatelli viene presentato New York, 2003, acrilico e stoffa applicata su telone ferroviario, cm 171X145 (stima € 20.000/25.000). Di Paolo Schmidlin, invece, sarà messa all’incanto, Miss Kitty, terracotta policroma, h cm 90 (stima € 20.000/25.000), già esposto alla contestatissima e interrotta mostra milanese “Arte e Omosessualità”. Con le sue preziose ossidazioni, dalle crepuscolari sfumature in un percorso a ritroso dall’informale alla figurazione di Alessandro Busci, un dittico, S. Siro, olio e smalto su ferro, cm 62,5x62,5 ciascuno (stimato € 8.000/10.000). Per quello che riguarda gli artisti di strada, proveniente da una elaborata e documentata performance di Collezione Pubblica, omaggio a Piero Manzoni, alla cui meta-entrata era posto un simbolico ingresso, di Bros, Welcome To The Museum, acrilico su zerbino, cm 40X60, (che partirà da una simbolica base d’asta di € 0,00). Dalla Poesia Viva, dove l’artista giocando con il fruitore, istaura un interazione talmente esclusiva che stravolgendo l’estetica comunica il senso senza variarlo, di Ivan, Il futuro non c'è - Un seme il vento, 2008, spray su tela, cm 50x70 (stima € 2.000/3.000).
13
maggio 2009
Dipinti Antichi e del XIX secolo
13 maggio 2009
asta
Location
PORRO & C.
Milano, Piazza Sant'ambrogio, 10, (Milano)
Milano, Piazza Sant'ambrogio, 10, (Milano)
Vernissage
13 Maggio 2009, Prima sessione: ore 17,30; Seconda sessione: ore 19,00
Autore