Osservano e assorbono. I quadri di Federico Maculan hanno lo sguardo perforante di un silenzio che parla. Bisbigliano verità racchiuse in storie remote, inghiottite in misteriose paludi ad olio. I personaggi ritratti dall'artista argentino, si affacciano da un presente antico al nostro contemporaneo con un sottile e soffocato tormento, come uscendo da memorie mai svelate, per il timore di spaventare. Fra il surreale e il metafisico i soggetti della pittura di Maculan non hanno tempo, e nell’enigmatica mescolanza fra atmosfere cristallizzate ed un vibrante esserci comunicativo, risiede la natura della sua arte. Impossibile sfuggire all’ascolto di occhi che tremano del loro stesso messaggio. Inevitabile cadere nella trama visiva di una discreta e sospirata richiesta di attenzione. Si trasmette un segreto, una sottile e sfuocata confidenza che potrebbe non essere mai afferrata, ma che per il fatto stesso di scivolare dalla tela al suo osservatore, sospende quest’ultimo in una magica attesa.
(Viola Lilith Russi, aprile 2009)
Federico Maculan nato a Buenos Aires nel 1950, ha studiato tecnica del chiaroscuro con la professoressa Alice Saenz Valiente e Delia Solà. Nel periodo 1978/’80 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma vincendo una borsa di studio dell'Istituto Italo Latino Americano e negli anni 1990/’92 ha studiato all’Academie des Beaux Arts di Parigi con il professore Antonio Seguí.
Ha esposto in numerose rassegne d’arte in Europa, USA, Argentina, Ecuador, Cile, Indonesia. Attualmente vive e lavora in Argentina a Buenos Aires.