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Pasquale Petrucci – Nuraghe contemporaneo
L’allestimento prevede alcune fotocomposizioni e un’installazione creata ad hoc dall’artista per lo Spazio Off.
Comunicato stampa
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L'Associazione R.O.S.A. presenta a Trento “Nuraghe Contemporaneo”, un’esposizione aperta da due serate inaugurali di arte, musica elettronica e video selection, presso lo Spazio Off in via Venezia 5 – 38100 TRENTO.
Alle 18:00 venerdì 1 maggio avrà luogo la vernice dell’esposizione “Nuraghe Contemporaneo” di Pasquale Petrucci, che rimarrà visitabile in orario di apertura fino a domenica 7 giugno. L’allestimento prevede alcune fotocomposizioni e un’installazione creata ad hoc dall’artista per lo Spazio Off. La serata regala l’opportunità di conoscere personalmente l’artista il quale sarà tutta la sera a contatto con il pubblico. Il buffet sarà accompagnato da un “aperitivo-elettronico” a cura di Elfo dj: minimal-techno e visual selections.
“Nuraghe Contemporaneo”di Pasquale Petrucci, a cura di Anna Perini. L’artista che risiede e insegna a Salerno e diplomato all'Accademia di Belle Arti di Napoli in scenografia è inserito nell'archivio artisti del MART dal maggio del 2005. La sua produzione pittorica è completamente indirizzata alla ricerca dell'uomo attraverso il continuo studio di nuove soluzioni cromatiche e contaminazioni tra tecniche differenti; in quest'ottica è stato prodotto il ciclo “Nuraghe Contemporanee “. La fortunata esposizione ha avuto il suo esordio nel 2006 presso il F.R.A.C. di Baronissi in provincia di Salerno con il profilo critico della professoressa Ada Patrizia Fiorillo e con la direzione artistica del professore Massimo Bignardi.Il lavoro nella sua interezza si compone di circa una trentina di opere di grande e medio formato realizzate con pannelli fotocomposti (ottenuti dalla sola elaborazione digitale) e tecniche miste (amalgama di fotografia e pittura a olio, con cui l'intervento cromatico penetra con violenza calibrata la materia).Il ciclo propone l'immagine di un'iconografia urbana sfruttando uno scenario decisamente contemporaneo, l' autodemolizioni, che descrive al meglio la freddezza della solitudine di oggi, dove è l'individualismo a determinare la nostra società. Il pensiero è rivolto “all'enigma funzionale del Nuraghe Megalitico” che l'autore considera il primo monumento metafisico in quanto luogo di congiunzione tra la vita e la morte; Petrucci rivede la stessa percezione di trascendenza nelle cataste di auto abbandonate che appaiono nei dintorni delle nostre città e nei cui abitacoli rimangono custoditi gelosamente, per l'eternità, “un'infinità di ricordi: amori, confessioni, sesso, tradimenti, violenze....”. È questa moltitudine di sensazioni che costituisce l'intensità Metafisica del Nuraghe Contemporaneo.La realizzazione dell’installazione sarà sviluppata con l’assemblaggio precedentemente progettato di paraurti, frontalini, portiere e quant’altro di modellini di auto. Il tutto dovrà essere sviluppato in senso piramidale per meglio rendere l’idea delle auto accatastate dei cimiteri delle auto.La luce risulterà determinante per evidenziare la plasticità dell’intera installazione. Nella scena il vero protagonista sarà la solitudine che dovrà articolarsi tra i resti di modellini di auto demolite. L’installazione dovrà nascere in forma piramidale per dare il senso della montagna di auto accatastate, ma successivamente si svilupperà a scendere attraverso i lati della base per trasmettere il concetto di ramificazione. I diversi punti di osservazioni determinati da una impostazione tridimensionale risalteranno il dinamismo compositivo collocato in una soluzione fortemente propositiva tale da diffondere la sua essenza urbana. Le origini urbanistiche dell’ iconografia si relazionerà con la quotidianità o con il vissuto dell’osservatore che gradualmente riuscirà a percepire attraverso proiezioni di emozioni, il valore estetico imprigionato nel contenitore installato. Il tutto sarà possibile grazie all’interesse pubblico che possiede l’arte contemporanea non solo per la sua dimensione percettiva e contemporaneamente emozionale ma anche per l’espansione spaziale tridimensionale che sostanzialmente è la caratteristica anagrafic dell’istallazione. In genere l’istallazione coinvolge gli osservatori per una fruizione collettiva che parte da diverse considerazioni per congiungersi in uniche o simili conclusioni che poco importa se coincidono con lo stesso percorso espressivo dell’autore, perché quello che è importante è l’annullamento della divisione tra arte e osservatore.
Pasquale Petrucci nasce a Nocera Inferiore (SA) il 02 /08/1955.
L’infanzia viene vissuta in diverse città italiane, perché figlio di un sottufficiale della Marina Militare Italiana che annualmente veniva trasferito. Di questo primo periodo sono vaghi i ricordi di Venezia, La Spezia, l’isola d’Elba, Taranto,Napoli. L’interesse per le attività grafiche-coloristiche diventano nella preadolescenza una necessità espressiva, infatti preferisce frequentare una Scuola Media Speciale la “Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte di Salerno” che prevedeva nell’orario scolastico un numero maggiore di ore per lo studio delle materie artistiche.
Nel 1972 si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Salerno.Successivamente frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e per un improvviso interesse per il teatro, preferisce iscriversi al corso accademico di scenografia.
Nel 1976 si diploma all’accademia delle belle Arti – corso di scenografia –allievo dello scenografo Tony Stefanucci allora direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli. Viene inserito nella compagnia teatrale “Gruppo 35”.Nel 1980 viene immesso definitivamente in ruolo per l’insegnamento dell’Arte e immagine nelle Scuole Statali Italiane dove tuttora insegna nella città di Salerno. Dopo aver partecipato a diverse manifestazioni artistiche nazionali presenti nel curriculum del sito personale www.pasqualepetrucci.it inizia nel 2002 attraverso il progetto Comenius, ad essere presente sul palcoscenico internazionale, a Wels in Austria. L’esperienza internazionale continua nel 2006 a Vratza in Bulgaria e nel 2007 a Braila in Romania.
Di tutte le partecipazioni si evidenziano nel 2006 la personale al F.R.A.C. di Baronissi (SA) con la denominazione “Nuraghe Contemporanee”,nel 2007 una esperienza di LAND ART viene fatta nel con il museo polivalente di Roccadaspide (SA) il Borgo XII edizione, e nel 2008 la 3° Sardegna Arte Fiera, rassegna di Arte contemporanea realizzata nelle ex carceri di Castiadas (CA).
Nel 2008 elabora un nuovo progetto sulla fotografia che tende a rendere applicabile e attuabile la sovrapposizione del FOTODINAMISMO FUTURISTA di Anton Giulio Bragaglia. Alcune testimoniaze espressive sono presenti nella galleria personale del sito WWW.pasqualepetrucci.it .
Alle 18:00 venerdì 1 maggio avrà luogo la vernice dell’esposizione “Nuraghe Contemporaneo” di Pasquale Petrucci, che rimarrà visitabile in orario di apertura fino a domenica 7 giugno. L’allestimento prevede alcune fotocomposizioni e un’installazione creata ad hoc dall’artista per lo Spazio Off. La serata regala l’opportunità di conoscere personalmente l’artista il quale sarà tutta la sera a contatto con il pubblico. Il buffet sarà accompagnato da un “aperitivo-elettronico” a cura di Elfo dj: minimal-techno e visual selections.
“Nuraghe Contemporaneo”di Pasquale Petrucci, a cura di Anna Perini. L’artista che risiede e insegna a Salerno e diplomato all'Accademia di Belle Arti di Napoli in scenografia è inserito nell'archivio artisti del MART dal maggio del 2005. La sua produzione pittorica è completamente indirizzata alla ricerca dell'uomo attraverso il continuo studio di nuove soluzioni cromatiche e contaminazioni tra tecniche differenti; in quest'ottica è stato prodotto il ciclo “Nuraghe Contemporanee “. La fortunata esposizione ha avuto il suo esordio nel 2006 presso il F.R.A.C. di Baronissi in provincia di Salerno con il profilo critico della professoressa Ada Patrizia Fiorillo e con la direzione artistica del professore Massimo Bignardi.Il lavoro nella sua interezza si compone di circa una trentina di opere di grande e medio formato realizzate con pannelli fotocomposti (ottenuti dalla sola elaborazione digitale) e tecniche miste (amalgama di fotografia e pittura a olio, con cui l'intervento cromatico penetra con violenza calibrata la materia).Il ciclo propone l'immagine di un'iconografia urbana sfruttando uno scenario decisamente contemporaneo, l' autodemolizioni, che descrive al meglio la freddezza della solitudine di oggi, dove è l'individualismo a determinare la nostra società. Il pensiero è rivolto “all'enigma funzionale del Nuraghe Megalitico” che l'autore considera il primo monumento metafisico in quanto luogo di congiunzione tra la vita e la morte; Petrucci rivede la stessa percezione di trascendenza nelle cataste di auto abbandonate che appaiono nei dintorni delle nostre città e nei cui abitacoli rimangono custoditi gelosamente, per l'eternità, “un'infinità di ricordi: amori, confessioni, sesso, tradimenti, violenze....”. È questa moltitudine di sensazioni che costituisce l'intensità Metafisica del Nuraghe Contemporaneo.La realizzazione dell’installazione sarà sviluppata con l’assemblaggio precedentemente progettato di paraurti, frontalini, portiere e quant’altro di modellini di auto. Il tutto dovrà essere sviluppato in senso piramidale per meglio rendere l’idea delle auto accatastate dei cimiteri delle auto.La luce risulterà determinante per evidenziare la plasticità dell’intera installazione. Nella scena il vero protagonista sarà la solitudine che dovrà articolarsi tra i resti di modellini di auto demolite. L’installazione dovrà nascere in forma piramidale per dare il senso della montagna di auto accatastate, ma successivamente si svilupperà a scendere attraverso i lati della base per trasmettere il concetto di ramificazione. I diversi punti di osservazioni determinati da una impostazione tridimensionale risalteranno il dinamismo compositivo collocato in una soluzione fortemente propositiva tale da diffondere la sua essenza urbana. Le origini urbanistiche dell’ iconografia si relazionerà con la quotidianità o con il vissuto dell’osservatore che gradualmente riuscirà a percepire attraverso proiezioni di emozioni, il valore estetico imprigionato nel contenitore installato. Il tutto sarà possibile grazie all’interesse pubblico che possiede l’arte contemporanea non solo per la sua dimensione percettiva e contemporaneamente emozionale ma anche per l’espansione spaziale tridimensionale che sostanzialmente è la caratteristica anagrafic dell’istallazione. In genere l’istallazione coinvolge gli osservatori per una fruizione collettiva che parte da diverse considerazioni per congiungersi in uniche o simili conclusioni che poco importa se coincidono con lo stesso percorso espressivo dell’autore, perché quello che è importante è l’annullamento della divisione tra arte e osservatore.
Pasquale Petrucci nasce a Nocera Inferiore (SA) il 02 /08/1955.
L’infanzia viene vissuta in diverse città italiane, perché figlio di un sottufficiale della Marina Militare Italiana che annualmente veniva trasferito. Di questo primo periodo sono vaghi i ricordi di Venezia, La Spezia, l’isola d’Elba, Taranto,Napoli. L’interesse per le attività grafiche-coloristiche diventano nella preadolescenza una necessità espressiva, infatti preferisce frequentare una Scuola Media Speciale la “Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte di Salerno” che prevedeva nell’orario scolastico un numero maggiore di ore per lo studio delle materie artistiche.
Nel 1972 si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Salerno.Successivamente frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e per un improvviso interesse per il teatro, preferisce iscriversi al corso accademico di scenografia.
Nel 1976 si diploma all’accademia delle belle Arti – corso di scenografia –allievo dello scenografo Tony Stefanucci allora direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli. Viene inserito nella compagnia teatrale “Gruppo 35”.Nel 1980 viene immesso definitivamente in ruolo per l’insegnamento dell’Arte e immagine nelle Scuole Statali Italiane dove tuttora insegna nella città di Salerno. Dopo aver partecipato a diverse manifestazioni artistiche nazionali presenti nel curriculum del sito personale www.pasqualepetrucci.it inizia nel 2002 attraverso il progetto Comenius, ad essere presente sul palcoscenico internazionale, a Wels in Austria. L’esperienza internazionale continua nel 2006 a Vratza in Bulgaria e nel 2007 a Braila in Romania.
Di tutte le partecipazioni si evidenziano nel 2006 la personale al F.R.A.C. di Baronissi (SA) con la denominazione “Nuraghe Contemporanee”,nel 2007 una esperienza di LAND ART viene fatta nel con il museo polivalente di Roccadaspide (SA) il Borgo XII edizione, e nel 2008 la 3° Sardegna Arte Fiera, rassegna di Arte contemporanea realizzata nelle ex carceri di Castiadas (CA).
Nel 2008 elabora un nuovo progetto sulla fotografia che tende a rendere applicabile e attuabile la sovrapposizione del FOTODINAMISMO FUTURISTA di Anton Giulio Bragaglia. Alcune testimoniaze espressive sono presenti nella galleria personale del sito WWW.pasqualepetrucci.it .
01
maggio 2009
Pasquale Petrucci – Nuraghe contemporaneo
Dal primo maggio al 07 giugno 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO OFF
Trento, Via Venezia, 5, (Trento)
Trento, Via Venezia, 5, (Trento)
Orario di apertura
visitabile in orario di apertura del teatro
Sito web
www.pasqualepetrucci.it
Autore
Curatore