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Preferisco il rumore dell’Arte – Omaggio a Ugo Nespolo
L’Antico Palazzo della Pretura di Castell’Arquato inaugura la stagione espositiva ‘09 ospitando la mostra “Preferisco il rumore dell’Arte – Omaggio a Ugo Nespolo”, proseguendo la collaudata formula espositiva che unisce il grande maestro a un gruppo di artisti che a lui si richiamano.
Comunicato stampa
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L'Antico Palazzo della Pretura di Castell'Arquato, splendido borgo medievale della Val d'Arda, inaugura la stagione espositiva ‘09 ospitando la mostra “Preferisco il rumore dell’Arte – Omaggio a Ugo Nespolo”. Proseguendo la collaudata formula espositiva che unisce il grande maestro a un gruppo di artisti che a questo si richiamano, in modo più o meno consapevole, per soggetto, stile o tecnica artistica – ricordiamo lo scorso anno l’Omaggio a Enrico Baj – dal 1 al 24 maggio Ugo Nespolo ispira e guida la creatività di sette artisti.
Il titolo della mostra è volutamente un richiamo ad un’opera del 1999 realizzata dal maestro piemontese, in cui le lettere ritagliate nel legno acclamano la frase “Lavorare Lavorare Lavorare Preferisco il rumore del mare” che già riecheggia un verso di Dino Campana, in nome di uno stretto contatto con l’universo marino. A Castell’Arquato invece il mare è rimpiazzato dagli stimoli dell’ormai multisensoriale mondo dell’Arte: Nespolo e il colore, Nespolo e le forme, Nespolo e la sperimentazione dei materiali, Nespolo e l’ironia, Nespolo e la trasgressività, Nespolo e i media, insomma numerosi motivi ispiratori per una mostra che porterà l’arte contemporanea tra le mura di un palazzo di fine Ottocento.
Gli artisti Francesca Di Stefano, Silvia Dalla Dea, Kappao, Massimo Maselli, Maurizio Orazi, Fabio Savoldi e Massimo Zerbini si misureranno con alcune grandi, coloratissime opere di Ugo Nespolo, ad acrilico e tecnica mista su carta.
In mostra sarà presente il catalogo a colori - Edizioni D'Ars.
Ugo Nespolo nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d’artista. Vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui e inizia la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”:le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata. Nel ‘90 il Comune di Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale. Inizia il '98 con la realizzazione del monumento “Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare” per la città di San Benedetto del Tronto. Seguono mostre personali in Italia e all’estero e numerosi incarichi privati e pubblici.
Il titolo della mostra è volutamente un richiamo ad un’opera del 1999 realizzata dal maestro piemontese, in cui le lettere ritagliate nel legno acclamano la frase “Lavorare Lavorare Lavorare Preferisco il rumore del mare” che già riecheggia un verso di Dino Campana, in nome di uno stretto contatto con l’universo marino. A Castell’Arquato invece il mare è rimpiazzato dagli stimoli dell’ormai multisensoriale mondo dell’Arte: Nespolo e il colore, Nespolo e le forme, Nespolo e la sperimentazione dei materiali, Nespolo e l’ironia, Nespolo e la trasgressività, Nespolo e i media, insomma numerosi motivi ispiratori per una mostra che porterà l’arte contemporanea tra le mura di un palazzo di fine Ottocento.
Gli artisti Francesca Di Stefano, Silvia Dalla Dea, Kappao, Massimo Maselli, Maurizio Orazi, Fabio Savoldi e Massimo Zerbini si misureranno con alcune grandi, coloratissime opere di Ugo Nespolo, ad acrilico e tecnica mista su carta.
In mostra sarà presente il catalogo a colori - Edizioni D'Ars.
Ugo Nespolo nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d’artista. Vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui e inizia la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”:le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata. Nel ‘90 il Comune di Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale. Inizia il '98 con la realizzazione del monumento “Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare” per la città di San Benedetto del Tronto. Seguono mostre personali in Italia e all’estero e numerosi incarichi privati e pubblici.
01
maggio 2009
Preferisco il rumore dell’Arte – Omaggio a Ugo Nespolo
Dal primo al 24 maggio 2009
arte contemporanea
Location
ANTICO PALAZZO DELLA PRETURA
Castell'arquato, Piazza Del Municipio, (Piacenza)
Castell'arquato, Piazza Del Municipio, (Piacenza)
Orario di apertura
sabato e festivi ore 11-12.30 e 15-19
Vernissage
1 Maggio 2009, ore 11
Sito web
www.fondazionedars.it
Autore
Curatore