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Gennaro Barci
Mostra personale
Comunicato stampa
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Ancora un altro appuntamento dell’Atahotel di Varese con l’arte contemporanea. Questa volta l’attenzione si focalizza su un giovane emergente, alla sua prima mostra personale di ampio respiro. Una ventina i lavori esposti, tutti inediti perché realizzati ad hoc per gli spazi dell’Atahotel, che si conferma una realtà attenta alle nuove proposte.
Testi tratti dal catalogo:
BIOGRAFIA
Sono nato nella città di Reggio Calabria il 20 Settembre del 1985, ma vivo da sempre a Cosenza.
Primo di cinque figli, mio padre ha uno studio di ingegneria, mia madre è tecnico di laboratorio presso il Dipartimento di Strutture dell’Università della Calabria.
La mia è sempre stata una vita agiata, e da buon primogenito, da piccolo ho sempre saputo come accaparrarmi la mia parte di privilegi, capacità che col tempo devo dire d’aver forse in parte perduto.
Nel 1999 mi iscrivo presso il Liceo Classico B. Telesio, nel centro storico della città di Cosenza.
Nel 2004, dopo cinque anni di “sane” esperienze adolescenziali, conseguo la maturità classica, ma avendo una decisa propensione per la ricerca scientifica e godendo di un forte “sostegno morale” da parte della mia famiglia, decido di intraprendere gli studi universitari: dal 2002 al 2007 frequento così la facoltà di Ingegneria edile-architettura dell’Università della Calabria, conseguendo, peraltro, ottimi risultati; questo è il periodo in cui entro in contatto con il mondo dell’architettura, capace di richiamare la mia attenzione almeno quanto le scienze, che prima sembravano essere la mia sola passione.
Gli anni universitari sono davvero intensi, e non tanto per le normali esperienze di vita, quanto invece per i miei interessi, volti sempre più ad una profonda indagine del Sé e ad un intenso esame della Realtà.
Sento un chiaro richiamo dall’osservazione della natura umana, che mi porta a vedere la vita come una sorta di perenne ricerca, una costante, spasmodica, ricerca della Verità..
Ritengo che se v’è un fine, se v’è uno scopo in quest’esistenza terrena, questo deve, prima d’ogni altro, essere la comprensione di ciò che siamo; e non può esservi obiettivo alcuno, se non ci si impegna ancor prima nella ricerca di se stessi.
Così ho fatto, e continuo tuttora a fare, della conoscenza lo scopo primo ed ultimo della mia ricerca,e dunque della mia vita.
Il 2007 e parte del 2008 è un periodo critico: sono allo stremo delle forze e non so davvero cosa fare, finché, tanto per chiudere con una gran bella ciliegina sulla torta, una serie di fatti mi travolgono, lasciandomi nel buio più totale. È in questo contesto che incomincio a prendere confidenza con i primi disegni, i primi scarabocchi: sento la necessità di distrarmi, di lasciarmi andare, ho bisogno di qualcosa che rapisca i miei pensieri, e scarabocchiare su un foglio mi rilassa; ma se c’è una cosa che non sopporto è la “limitatezza” del foglio di carta: voglio più spazio, più libertà, voglio potermi muovere in uno campo più vasto. Decido così di andare a fare un po’ di spesa e acquistare bombolette, qualche pennello e degli acrilici per dipingere le pareti del mio magazzino: sono le superfici più estese che mi si presentano sottomano.
Io non voglio rappresentare né ritrarre, ma desumere e richiamare, estrapolare e trascinare fuori...
Dopo i primi lavori sulle pareti, decido di iniziare a lavorare su alcuni pannelli di legno che smonto dal soppalco del mio magazzino, distruggendo così quel poco che ne è rimasto...
Da quel periodo in poi è tutto un crescendo… l’arte prende prepotentemente posto nella mia vita, sconvolgendo ogni cosa intorno. Lascio l’Università per dedicarmi interamente alla ricerca artistica, pur senza il pieno sostegno della mia famiglia, peraltro più che giustificabile, considerando quanto il mondo dell’arte sia spesso un grande punto interrogativo.
Lasciare una strada “certa” per incamminarsi in un bosco di notte, non dà certo l’idea d’essere la migliore soluzione... ma decido di andare avanti, con la semplicità di chi sa d’aver trovato il suo bosco, la sua tana, dove nessun male potrebbe mai smuovere quella dolce, disperata quiete… L’arte diventa la mia vita, io divento la mia arte...
Gennaro Barci
Lo spazio
Questa nuovissima struttura Atahotels sorge a Varese, città-giardino ai piedi delle Alpi, circondata dal verde e da un’atmosfera tranquilla, a due passi dai più bei laghi italiani e svizzeri. La posizione strategica, di fronte all’Ippodromo “Le Bettole” ed a pochi minuti dal centro città, le sue 220 camere doppie & suite tutte con terrazzo arredato ed il centro congressi all’avanguardia fino a 1200 posti, rendono l’Atahotel Varese Business & Resort una tappa obbligata per l’uomo d’affari che predilige una location originale per la propria attività ed una meta attraente anche per il turista. L’offerta è arricchita dal Fitness Center attrezzato TechnoGym, dalla piscina riscaldata con idromassaggio e solarium, dal ristorante panoramico con sala modulabile fino a 500 posti e dal bar, per i momenti informali e di relax, nonché da parcheggio e garage fino a 300 posti auto. Connessione Wi-Fi con linea ADSL 8 Mega.
Distanze
Centro città: 1.5 km. Stazione di Varese: 2 Km. Aeroporto Malpensa: 30 Km. Aeroporto Linate: 75 Km. Aeroporto Lugano: 30 Km. Uscita autostrada A8 Varese: 8 Km. Polo fieristico Rho-Pero: 45 km. Milano: 50 km. Confine Svizzero Gaggiolo: 12 km.
Tempo libero e località di interesse
Varese centro: 1,5 Km. Outlet Fox Town Mendrisio: 20 Km. Centro Commerciale Le Corti: 2,5 Km.
Castello di Masnago - Museo di Arte Moderna: 4 Km. Villa Mirabello - Museo Civico Archeologico: 3 Km. Sacro Monte di Varese - Santuario: 10 Km. Giardini Estensi e Palazzo Estense: 3,5 Km. Teatro Mario Apollonio, Auditorium Villa Panza, Salone Estense: Varese. Multisala Impero: 2 Km. Tennis Club Le Bettole: 1 Km. Golf Club Panorama 9 buche: 4 Km. Ippodromo Le Bettole: 50 m. Trekking a cavallo Club Ippico La Valletta: 6 Km.
Lago di Varese: 7 Km. Lago Maggiore: 20 Km. Lago di Como: 30 Km. Lago d’Orta: 52 Km. Casino di Campione d’Italia: 31 Km.
Testi tratti dal catalogo:
BIOGRAFIA
Sono nato nella città di Reggio Calabria il 20 Settembre del 1985, ma vivo da sempre a Cosenza.
Primo di cinque figli, mio padre ha uno studio di ingegneria, mia madre è tecnico di laboratorio presso il Dipartimento di Strutture dell’Università della Calabria.
La mia è sempre stata una vita agiata, e da buon primogenito, da piccolo ho sempre saputo come accaparrarmi la mia parte di privilegi, capacità che col tempo devo dire d’aver forse in parte perduto.
Nel 1999 mi iscrivo presso il Liceo Classico B. Telesio, nel centro storico della città di Cosenza.
Nel 2004, dopo cinque anni di “sane” esperienze adolescenziali, conseguo la maturità classica, ma avendo una decisa propensione per la ricerca scientifica e godendo di un forte “sostegno morale” da parte della mia famiglia, decido di intraprendere gli studi universitari: dal 2002 al 2007 frequento così la facoltà di Ingegneria edile-architettura dell’Università della Calabria, conseguendo, peraltro, ottimi risultati; questo è il periodo in cui entro in contatto con il mondo dell’architettura, capace di richiamare la mia attenzione almeno quanto le scienze, che prima sembravano essere la mia sola passione.
Gli anni universitari sono davvero intensi, e non tanto per le normali esperienze di vita, quanto invece per i miei interessi, volti sempre più ad una profonda indagine del Sé e ad un intenso esame della Realtà.
Sento un chiaro richiamo dall’osservazione della natura umana, che mi porta a vedere la vita come una sorta di perenne ricerca, una costante, spasmodica, ricerca della Verità..
Ritengo che se v’è un fine, se v’è uno scopo in quest’esistenza terrena, questo deve, prima d’ogni altro, essere la comprensione di ciò che siamo; e non può esservi obiettivo alcuno, se non ci si impegna ancor prima nella ricerca di se stessi.
Così ho fatto, e continuo tuttora a fare, della conoscenza lo scopo primo ed ultimo della mia ricerca,e dunque della mia vita.
Il 2007 e parte del 2008 è un periodo critico: sono allo stremo delle forze e non so davvero cosa fare, finché, tanto per chiudere con una gran bella ciliegina sulla torta, una serie di fatti mi travolgono, lasciandomi nel buio più totale. È in questo contesto che incomincio a prendere confidenza con i primi disegni, i primi scarabocchi: sento la necessità di distrarmi, di lasciarmi andare, ho bisogno di qualcosa che rapisca i miei pensieri, e scarabocchiare su un foglio mi rilassa; ma se c’è una cosa che non sopporto è la “limitatezza” del foglio di carta: voglio più spazio, più libertà, voglio potermi muovere in uno campo più vasto. Decido così di andare a fare un po’ di spesa e acquistare bombolette, qualche pennello e degli acrilici per dipingere le pareti del mio magazzino: sono le superfici più estese che mi si presentano sottomano.
Io non voglio rappresentare né ritrarre, ma desumere e richiamare, estrapolare e trascinare fuori...
Dopo i primi lavori sulle pareti, decido di iniziare a lavorare su alcuni pannelli di legno che smonto dal soppalco del mio magazzino, distruggendo così quel poco che ne è rimasto...
Da quel periodo in poi è tutto un crescendo… l’arte prende prepotentemente posto nella mia vita, sconvolgendo ogni cosa intorno. Lascio l’Università per dedicarmi interamente alla ricerca artistica, pur senza il pieno sostegno della mia famiglia, peraltro più che giustificabile, considerando quanto il mondo dell’arte sia spesso un grande punto interrogativo.
Lasciare una strada “certa” per incamminarsi in un bosco di notte, non dà certo l’idea d’essere la migliore soluzione... ma decido di andare avanti, con la semplicità di chi sa d’aver trovato il suo bosco, la sua tana, dove nessun male potrebbe mai smuovere quella dolce, disperata quiete… L’arte diventa la mia vita, io divento la mia arte...
Gennaro Barci
Lo spazio
Questa nuovissima struttura Atahotels sorge a Varese, città-giardino ai piedi delle Alpi, circondata dal verde e da un’atmosfera tranquilla, a due passi dai più bei laghi italiani e svizzeri. La posizione strategica, di fronte all’Ippodromo “Le Bettole” ed a pochi minuti dal centro città, le sue 220 camere doppie & suite tutte con terrazzo arredato ed il centro congressi all’avanguardia fino a 1200 posti, rendono l’Atahotel Varese Business & Resort una tappa obbligata per l’uomo d’affari che predilige una location originale per la propria attività ed una meta attraente anche per il turista. L’offerta è arricchita dal Fitness Center attrezzato TechnoGym, dalla piscina riscaldata con idromassaggio e solarium, dal ristorante panoramico con sala modulabile fino a 500 posti e dal bar, per i momenti informali e di relax, nonché da parcheggio e garage fino a 300 posti auto. Connessione Wi-Fi con linea ADSL 8 Mega.
Distanze
Centro città: 1.5 km. Stazione di Varese: 2 Km. Aeroporto Malpensa: 30 Km. Aeroporto Linate: 75 Km. Aeroporto Lugano: 30 Km. Uscita autostrada A8 Varese: 8 Km. Polo fieristico Rho-Pero: 45 km. Milano: 50 km. Confine Svizzero Gaggiolo: 12 km.
Tempo libero e località di interesse
Varese centro: 1,5 Km. Outlet Fox Town Mendrisio: 20 Km. Centro Commerciale Le Corti: 2,5 Km.
Castello di Masnago - Museo di Arte Moderna: 4 Km. Villa Mirabello - Museo Civico Archeologico: 3 Km. Sacro Monte di Varese - Santuario: 10 Km. Giardini Estensi e Palazzo Estense: 3,5 Km. Teatro Mario Apollonio, Auditorium Villa Panza, Salone Estense: Varese. Multisala Impero: 2 Km. Tennis Club Le Bettole: 1 Km. Golf Club Panorama 9 buche: 4 Km. Ippodromo Le Bettole: 50 m. Trekking a cavallo Club Ippico La Valletta: 6 Km.
Lago di Varese: 7 Km. Lago Maggiore: 20 Km. Lago di Como: 30 Km. Lago d’Orta: 52 Km. Casino di Campione d’Italia: 31 Km.
15
aprile 2009
Gennaro Barci
Dal 15 aprile al 14 maggio 2009
arte contemporanea
Location
ATAHOTEL VARESE BUSINESS & RESORT
Varese, Via Francesco Albani, (Varese)
Varese, Via Francesco Albani, (Varese)
Orario di apertura
da Lunedì a Domenica 11.00 - 23.00
Vernissage
15 Aprile 2009, ore 18
Sito web
www.allegrettiarte.com
Autore
Curatore