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Annamaria Russo – Tracce… in ceramica nella Biblioteca Angelica
La personale si articola intorno ad una selezione di una trentina di ceramiche recentemente realizzate. Una serie di piatti da parete, in cui la forma circolare diviene la base per un’espressione grafica e cromatica di grande dinamismo e modernità.
Comunicato stampa
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Lunedì 20 aprile 2009, alle ore 18,30 si inaugurerà, presso la Galleria della Biblioteca Angelica - MiBAC, la mostra dell’artista Annamaria Russo Tracce… in ceramica nella Biblioteca Angelica.
La personale si articola intorno ad una selezione di una trentina di ceramiche recentemente realizzate. Una serie di piatti da parete, in cui la forma circolare diviene la base per un’espressione grafica e cromatica di grande dinamismo e modernità. Le ceramiche di Annamaria Russo nascono attraverso precise scelte cromatiche, che ci restituiscono tutta l’energia del segno, ridotto all’essenziale ma capace di evocare la gestualità e l’emozione che è all’origine dei lavori dell’artista.
L’astrattismo di questi ideogrammi di colore stesi con ampie pennellate sulla superficie ceramica dialoga con la circolarità dei piatti creando composizioni di grande intensità espressiva.
In alcuni lavori Annamaria Russo accompagna la forma circolare del piatto, quasi a volerla sottolineare cromaticamente, altre volte i contrasti accesi di colore creano impressioni di maggiore dinamismo, quasi un movimento vorticoso, mentre ci sono opere in cui la pennellata spezza in modo netto la superficie formando eleganti geometrie.
La ricerca artistica si incentra quindi nella pura sperimentazione, in un gioco istintivo che consiste nel combinare, attraverso il filtro della sensibilità individuale, forme e colori, riuscendo di volta in volta ad ottenere risultati diversi e sempre originali.
Le ceramiche di Annamaria Russo riescono a suggerire, al di là del puro astrattismo, sogni di paesaggi lontani, suggestioni che attraversano la mente di chi osserva lasciando in ogni caso una “traccia” del loro fascino.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo/depliant con testi di Marina Panetta, Rosanna Barbiellini Amidei, Marcella Cossu, Isabella de Stefano, Stefano Papetti, Irene Pivetti.
La mostra è stata realizzata grazie anche al contributo della L.T.B.F.. Learn To Be Free (L.T.B.F.) è un programma di intervento sociale ed umanitario, per il diritto al lavoro ed allo studio, nato nel 2008 da un'idea di Irene Pivetti. Obiettivo della Fondazione è unire Solidarietà, Lavoro, Sviluppo: per fare questo dialoga con Imprese e Istituzioni e promuove progetti in tutta Italia e in alcuni Paesi in via di sviluppo.
In virtù della sua azione per il progetto Gioiello Etico - Ethical Jewel, che promuove la trasparenza della filiera produttiva del gioiello, Learn To Be Free è membro associato della C.I.B.J.O. The World Jewellery Confederation, associazione mondiale delle imprese orafe con lo status di osservatore dell’ONU. Un prestigioso riconoscimento dell’impegno della Fondazione per la responsabilità sociale dell’impresa, in particolare nel settore orafo. LTBF è infatti promotrice dei programmi della Fondazione per la Responsabilità Sociale delle Imprese Orafe (World Jewellery Confederation Education Fund), della stessa CIBJO.
«I grandi piatti di terracotta dipinti da Annamaria Russo vanno quando possibile colti nel loro insieme, come un’opera corale, polifonica, dalle implicazioni profonde, mentre ognuno di essi è come ciascuna delle singole voci di cui il coro stesso compone la sua potente ed insieme mobile armonia.»
Irene Pivetti
«La terra e il fuoco, i due elementi primigeni necessari per la produzione della ceramica, rappresentano per Anna Maria Russo il più recente approdo di un percorso artistico volto a sondare le possibilità espressive di vari materiali…»
Stefano Papetti
«Vedere le ceramiche di Annamaria Russo prendere posto, aprirsi come fiori, ruotare come soli nelle bacheche della Galleria Angelica è una delizia per gli occhi e per la mente: è come aprire degli oblò da cui, attraverso il velo piovoso di questo immeritato inverno, è fluita in luce e colore un’estate mediterranea senza tempo.»
Marina Panetta
«Nata figurativa, Annamaria Russo si diverte a scandagliare l’astratto. Si misura con la pittura, ma anche con la scultura, e sperimenta le materie più differenti: dalla opacità della ceramica alle trasparenze cristalline del metacrilato.»
Isabella de Stefano
«La ceramica di Annamaria Russo passa , nel tempo, per una fase figurativa, “classica”, tale da far rivivere le profonde e inesauribili suggestioni del mito della prima sua terra d’origine, la Grecia; ma accanto all’anima ancestrale, che in lei e nella sua pittura s’imbeve dall’inizio di una paletta cromatica naturalistica ed umorale-zolla, torrente, erba, nuvola, casa di paese-in parte tonale, in parte tachiste, prevale quindi una propensione, tutta contemporanea, per una visione astratto-geometrica del paesaggio...»
Marcella Cossu
«Dalle acquetinte di Stabiae,dalle “Ruote” in plexiglas nascono questi piatti”tracce in ceramica”.Il disco è una forma che si trova in molte opere dell’artista in periodi precedendi,in tecniche diverse, e la traccia è un meccanismo della conoscenza, è la molla della ricerca,è una traiettoria verso una meta.”Uno di cento” è la chiave di lettura che l’artista ci suggerisce…»
Rosanna Barbiellini Amidei
Annamaria è nata a San Salvatore Telesino (BN), si è formata all’Accademia di Belle Arti di Napoli e Roma con Greco, Ciarrocchi e Capogrossi, ha insegnato a Roma nella scuola pubblica fino al 1997. Dallo stesso anno ha iniziato attività di volontariato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, collaborando ad attivare l’Associazione Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia A3M all’interno della quale ha svolto e svolge funzioni statutarie. Prosegue la ricerca artistica con esperienze e viaggi di studio a Roma, in Italia e all’estero. L’artista ha esposto in importanti spazi pubblici quali il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, Palazzo Ruspoli, Museo Barracco, archivio di Stato di Roma…
La personale si articola intorno ad una selezione di una trentina di ceramiche recentemente realizzate. Una serie di piatti da parete, in cui la forma circolare diviene la base per un’espressione grafica e cromatica di grande dinamismo e modernità. Le ceramiche di Annamaria Russo nascono attraverso precise scelte cromatiche, che ci restituiscono tutta l’energia del segno, ridotto all’essenziale ma capace di evocare la gestualità e l’emozione che è all’origine dei lavori dell’artista.
L’astrattismo di questi ideogrammi di colore stesi con ampie pennellate sulla superficie ceramica dialoga con la circolarità dei piatti creando composizioni di grande intensità espressiva.
In alcuni lavori Annamaria Russo accompagna la forma circolare del piatto, quasi a volerla sottolineare cromaticamente, altre volte i contrasti accesi di colore creano impressioni di maggiore dinamismo, quasi un movimento vorticoso, mentre ci sono opere in cui la pennellata spezza in modo netto la superficie formando eleganti geometrie.
La ricerca artistica si incentra quindi nella pura sperimentazione, in un gioco istintivo che consiste nel combinare, attraverso il filtro della sensibilità individuale, forme e colori, riuscendo di volta in volta ad ottenere risultati diversi e sempre originali.
Le ceramiche di Annamaria Russo riescono a suggerire, al di là del puro astrattismo, sogni di paesaggi lontani, suggestioni che attraversano la mente di chi osserva lasciando in ogni caso una “traccia” del loro fascino.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo/depliant con testi di Marina Panetta, Rosanna Barbiellini Amidei, Marcella Cossu, Isabella de Stefano, Stefano Papetti, Irene Pivetti.
La mostra è stata realizzata grazie anche al contributo della L.T.B.F.. Learn To Be Free (L.T.B.F.) è un programma di intervento sociale ed umanitario, per il diritto al lavoro ed allo studio, nato nel 2008 da un'idea di Irene Pivetti. Obiettivo della Fondazione è unire Solidarietà, Lavoro, Sviluppo: per fare questo dialoga con Imprese e Istituzioni e promuove progetti in tutta Italia e in alcuni Paesi in via di sviluppo.
In virtù della sua azione per il progetto Gioiello Etico - Ethical Jewel, che promuove la trasparenza della filiera produttiva del gioiello, Learn To Be Free è membro associato della C.I.B.J.O. The World Jewellery Confederation, associazione mondiale delle imprese orafe con lo status di osservatore dell’ONU. Un prestigioso riconoscimento dell’impegno della Fondazione per la responsabilità sociale dell’impresa, in particolare nel settore orafo. LTBF è infatti promotrice dei programmi della Fondazione per la Responsabilità Sociale delle Imprese Orafe (World Jewellery Confederation Education Fund), della stessa CIBJO.
«I grandi piatti di terracotta dipinti da Annamaria Russo vanno quando possibile colti nel loro insieme, come un’opera corale, polifonica, dalle implicazioni profonde, mentre ognuno di essi è come ciascuna delle singole voci di cui il coro stesso compone la sua potente ed insieme mobile armonia.»
Irene Pivetti
«La terra e il fuoco, i due elementi primigeni necessari per la produzione della ceramica, rappresentano per Anna Maria Russo il più recente approdo di un percorso artistico volto a sondare le possibilità espressive di vari materiali…»
Stefano Papetti
«Vedere le ceramiche di Annamaria Russo prendere posto, aprirsi come fiori, ruotare come soli nelle bacheche della Galleria Angelica è una delizia per gli occhi e per la mente: è come aprire degli oblò da cui, attraverso il velo piovoso di questo immeritato inverno, è fluita in luce e colore un’estate mediterranea senza tempo.»
Marina Panetta
«Nata figurativa, Annamaria Russo si diverte a scandagliare l’astratto. Si misura con la pittura, ma anche con la scultura, e sperimenta le materie più differenti: dalla opacità della ceramica alle trasparenze cristalline del metacrilato.»
Isabella de Stefano
«La ceramica di Annamaria Russo passa , nel tempo, per una fase figurativa, “classica”, tale da far rivivere le profonde e inesauribili suggestioni del mito della prima sua terra d’origine, la Grecia; ma accanto all’anima ancestrale, che in lei e nella sua pittura s’imbeve dall’inizio di una paletta cromatica naturalistica ed umorale-zolla, torrente, erba, nuvola, casa di paese-in parte tonale, in parte tachiste, prevale quindi una propensione, tutta contemporanea, per una visione astratto-geometrica del paesaggio...»
Marcella Cossu
«Dalle acquetinte di Stabiae,dalle “Ruote” in plexiglas nascono questi piatti”tracce in ceramica”.Il disco è una forma che si trova in molte opere dell’artista in periodi precedendi,in tecniche diverse, e la traccia è un meccanismo della conoscenza, è la molla della ricerca,è una traiettoria verso una meta.”Uno di cento” è la chiave di lettura che l’artista ci suggerisce…»
Rosanna Barbiellini Amidei
Annamaria è nata a San Salvatore Telesino (BN), si è formata all’Accademia di Belle Arti di Napoli e Roma con Greco, Ciarrocchi e Capogrossi, ha insegnato a Roma nella scuola pubblica fino al 1997. Dallo stesso anno ha iniziato attività di volontariato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, collaborando ad attivare l’Associazione Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia A3M all’interno della quale ha svolto e svolge funzioni statutarie. Prosegue la ricerca artistica con esperienze e viaggi di studio a Roma, in Italia e all’estero. L’artista ha esposto in importanti spazi pubblici quali il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, Palazzo Ruspoli, Museo Barracco, archivio di Stato di Roma…
21
aprile 2009
Annamaria Russo – Tracce… in ceramica nella Biblioteca Angelica
Dal 21 aprile all'otto maggio 2009
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
BIBLIOTECA ANGELICA – GALLERIA ANGELICA
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Orario di apertura
lunedì e venerdì ore 10,30 – 16,30 martedì mercoledì giovedì ore 10,30 – 18,30
sabato 10,30 – 13,30. Chiuso la domenica, il 25 aprile e il 1° maggio
Vernissage
21 Aprile 2009, ore 18.30
Sito web
www.annamariarusso.com
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