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Gli incontri di Officine Fotografiche: Ernesto Bazan
Ernesto Bazan sarà a Officine Fotografiche per parlare di uno dei suoi lavori più intensi: Cuba.
Cuba è il risultato di 14 anni di lavoro fotografico e 2 anni di editing, messa in pagina e stampa. Un lavoro che è valso il W. Eugene Smith Fund a altri prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Officine Fotografiche ha organizzato un incontro d’eccezione con il fotografo Ernesto Bazan, per parlare di uno dei suoi lavori più intensi: Cuba. Un viaggio fotografico e un libro che saranno presentati sabato 18 aprile 2009 alle ore 18.30 presso la sede dell’associazione, con l’ausilio di una proiezione delle fotografie del suo lavoro.
Ci sono voluti 14 anni di vita e fotografia a Cuba, e poi due intensi anni di editing, messa in pagina e stampa, per dare alla luce il libro, che si intitola appunto Cuba.
Approdato sull'isola per la prima volta, quasi per caso, nell'autunno del 1992, Ernesto Bazan ha ritrovato per le strade dell’Avana la sua infanzia siciliana perduta e inconsciamente cercata invano durante molti viaggi in giro per il mondo.
“Per tanti anni Cuba l'avevo fortemente desiderata come si desidera una donna che incontri e non riesci più a togliertela dalla testa. Sono quasi certo d’esserci vissuto in un'altra vita” ha scritto nelle pagine del suo diario.
Il lavoro su Cuba coniuga l’approccio reportagistico, in cui Bazan cerca di cogliere la quintessenza del vivere quotidiano fotografando gente sconosciuta, incontrata per qualche secondo per le strade dell'isola, assieme ad un approccio più intimo e personale nelle foto che ritraggono vari momenti nella vita della sua famiglia e dei suoi amici contadini con cui ha condiviso lunghi periodi di tempo nelle campagne cubane reminiscenti della terra natia.
Cuba ha fatto vincere a Bazan alcuni dei più importanti premi internazionali fra cui vale la pena menzionare: il W. Eugene Smith Fund, considerato l'Oscar della fotografia documentaristica mondiale; il primo premio nella categoria di vita quotidiana al World Press Photo; e una borsa di studio dalla prestigiosa Fondazione Guggenheim.
Ernesto Bazan è nato nel 1959 a Palermo. Ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 14 anni, quando iniziò a fotografare la vita quotidiana della sua città natale e le zone rurali della Sicilia. Da allora la fotografia è diventata una vera missione di vita.
I suoi lavori sono stati esposti in Europa, in America Latina e negli Stati Uniti. Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e musei fra cui il MOMA e l’ICP di New York, il SFMOMA a San Francisco, il Museo di Fine Arts di Houston, il Center for Documentaire Studies all’università di Duke a Durham, il South East Museum of Photography a Daytona, la Fondazione Italiana della Fotografia a Torino, la Biblioteque Nationale a Parigi e il Museo Rattau ad Arles.
Il lavoro su Cuba ha vinto alcuni fra i più prestigiosi premi internazionali: il W. Eugene Smith, il Mother Jones Foundation for Photojournalism, la Dorothe Lange - Paul Taylor prize, il World Press Photos, due borse di studio delle Fondazioni Alicia Patterson e una dalla fondazione Guggenheim. Vive attualmente in Messico, dove ha creato i BazanPhotos workshop, che danno una speciale enfasi all’America Latina.
Ci sono voluti 14 anni di vita e fotografia a Cuba, e poi due intensi anni di editing, messa in pagina e stampa, per dare alla luce il libro, che si intitola appunto Cuba.
Approdato sull'isola per la prima volta, quasi per caso, nell'autunno del 1992, Ernesto Bazan ha ritrovato per le strade dell’Avana la sua infanzia siciliana perduta e inconsciamente cercata invano durante molti viaggi in giro per il mondo.
“Per tanti anni Cuba l'avevo fortemente desiderata come si desidera una donna che incontri e non riesci più a togliertela dalla testa. Sono quasi certo d’esserci vissuto in un'altra vita” ha scritto nelle pagine del suo diario.
Il lavoro su Cuba coniuga l’approccio reportagistico, in cui Bazan cerca di cogliere la quintessenza del vivere quotidiano fotografando gente sconosciuta, incontrata per qualche secondo per le strade dell'isola, assieme ad un approccio più intimo e personale nelle foto che ritraggono vari momenti nella vita della sua famiglia e dei suoi amici contadini con cui ha condiviso lunghi periodi di tempo nelle campagne cubane reminiscenti della terra natia.
Cuba ha fatto vincere a Bazan alcuni dei più importanti premi internazionali fra cui vale la pena menzionare: il W. Eugene Smith Fund, considerato l'Oscar della fotografia documentaristica mondiale; il primo premio nella categoria di vita quotidiana al World Press Photo; e una borsa di studio dalla prestigiosa Fondazione Guggenheim.
Ernesto Bazan è nato nel 1959 a Palermo. Ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 14 anni, quando iniziò a fotografare la vita quotidiana della sua città natale e le zone rurali della Sicilia. Da allora la fotografia è diventata una vera missione di vita.
I suoi lavori sono stati esposti in Europa, in America Latina e negli Stati Uniti. Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e musei fra cui il MOMA e l’ICP di New York, il SFMOMA a San Francisco, il Museo di Fine Arts di Houston, il Center for Documentaire Studies all’università di Duke a Durham, il South East Museum of Photography a Daytona, la Fondazione Italiana della Fotografia a Torino, la Biblioteque Nationale a Parigi e il Museo Rattau ad Arles.
Il lavoro su Cuba ha vinto alcuni fra i più prestigiosi premi internazionali: il W. Eugene Smith, il Mother Jones Foundation for Photojournalism, la Dorothe Lange - Paul Taylor prize, il World Press Photos, due borse di studio delle Fondazioni Alicia Patterson e una dalla fondazione Guggenheim. Vive attualmente in Messico, dove ha creato i BazanPhotos workshop, che danno una speciale enfasi all’America Latina.
18
aprile 2009
Gli incontri di Officine Fotografiche: Ernesto Bazan
18 aprile 2009
fotografia
presentazione
incontro - conferenza
presentazione
incontro - conferenza
Location
OFFICINE FOTOGRAFICHE
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Vernissage
18 Aprile 2009, ore 18.30-20.00
Autore
Curatore