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Gianni Ruffi – Il Mare
Ruffi affronta il tema del mare con la sua tipica forma evocativa carica di poesia, che la ricerca del “ nonsense” cerca di nascondere.
Comunicato stampa
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La Galleria “ Arte e Arte “ in Bologna propone per la seconda volta una personale di Gianni Ruffi, protagonista sui generis, insieme a Barni e Buscioni ,della corrente pistoiese di quella Scuola di Piazza del Popolo, che lui stesso agli inizi frequenta.
Presto però sente la necessità di abbandonare l’espressione gestuale del segno per privilegiare una forma più plastica e ,ora, tridimensionale. I suoi oggetti si proiettano oltre il muro in forme accuratamente realizzate, in una maniacale ricerca di perfezione artigianale. Il materiale da lui prediletto è il legno, dipinto e tamburato, ma sa piegare con la stessa maestria anche il ferro, con cui lo fa combinare.
Elemento fondamentale nella scelta dei soggetti è l’associazione terminologica tra opera e titolo, che spesso fa parte dell’opera stessa, per cui non si capisce dove comincia e dove finisce il rapporto tra significante e significato, che si presentano in un coagulo semantico e metaforico che mira allo spiazzamento e alla sorpresa.
Ruffi affronta il tema del mare con la sua tipica forma evocativa carica di poesia, che la ricerca del “ nonsense” cerca di nascondere. Nascono le opere come “ Mare a dondolo”, dove si avverte l’ironico rimando alla metafora del cavallo a dondolo e dei “cavalloni”; o “Dipanare il Mare”, dove l’arrotolarsi delle onde in un gomitolo è aforisma dell’atavico desiderio dell’uomo di dominare il mare; e anche “ Quasi calmo”, dove, sfruttando il forte contrasto tra il legno del mare e il ferro dell’’increspatura dell’onda, crea una volutamente apparente calma, resa inquietante dall’incombere della pressione di una enorme pompa.
La mostra è corredata da un catalogo con testo critico di Bruno Corà e Ilaria Bignotti.
Presto però sente la necessità di abbandonare l’espressione gestuale del segno per privilegiare una forma più plastica e ,ora, tridimensionale. I suoi oggetti si proiettano oltre il muro in forme accuratamente realizzate, in una maniacale ricerca di perfezione artigianale. Il materiale da lui prediletto è il legno, dipinto e tamburato, ma sa piegare con la stessa maestria anche il ferro, con cui lo fa combinare.
Elemento fondamentale nella scelta dei soggetti è l’associazione terminologica tra opera e titolo, che spesso fa parte dell’opera stessa, per cui non si capisce dove comincia e dove finisce il rapporto tra significante e significato, che si presentano in un coagulo semantico e metaforico che mira allo spiazzamento e alla sorpresa.
Ruffi affronta il tema del mare con la sua tipica forma evocativa carica di poesia, che la ricerca del “ nonsense” cerca di nascondere. Nascono le opere come “ Mare a dondolo”, dove si avverte l’ironico rimando alla metafora del cavallo a dondolo e dei “cavalloni”; o “Dipanare il Mare”, dove l’arrotolarsi delle onde in un gomitolo è aforisma dell’atavico desiderio dell’uomo di dominare il mare; e anche “ Quasi calmo”, dove, sfruttando il forte contrasto tra il legno del mare e il ferro dell’’increspatura dell’onda, crea una volutamente apparente calma, resa inquietante dall’incombere della pressione di una enorme pompa.
La mostra è corredata da un catalogo con testo critico di Bruno Corà e Ilaria Bignotti.
04
aprile 2009
Gianni Ruffi – Il Mare
Dal 04 al 25 aprile 2009
arte contemporanea
Location
ARTE E ARTE
Bologna, Galleria Falcone E Borsellino, 1c, (Bologna)
Bologna, Galleria Falcone E Borsellino, 1c, (Bologna)
Orario di apertura
Martedì, mercoledì, venerdì 15.30 – 19.30
Sabato 10.30 – 12.30 | 15.30 – 19.30 Domenica e festivi su appuntamento
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 18
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