04 settembre 2011

Bjork, si sa stupisce sempre. E stavolta ci cristallizza…

 
La cantante, o sarebbe meglio definirla artista islandese, torna a sorprendere e lo fa con un nuovo album: Biophilia. Chiamarlo “album” però potrebbe sembrare riduttivo, perchè Bjork ha pensato ad un mondo immaginario sospeso, in cui le tracce musicali somigliano più a costellazioni da scoprire...

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Mancano solo pochi giorni e tra poco – il 26 settembre- uscirà il nuovo lavoro di Bjork, cantante islandese che dagli ottanta inizia una personalissima ricerca musicale e vocale basata sulle più diverse forme musicali d’avanguardia. Da sempre icona dello stile new age è in realtà difficile da etichettare, avendo essa un percorso artistico poliedrico che si divide fra l’attività di cantante, artista, attrice e attivista. Sull’App Store è disponibile già da qualche settimana un brano dell’album Biophilia intitolato Crystalline, prodotto da Eddie Jefferys e Jason Morrison. Il video della canzone sembra girato in una galassia multimediale, in un pianeta in cui, come suggerisce il testo, i cristalli crescono come piante sotto i nostri piedi (underneath our feet crystals grow like plants) in un’atmosfera lunare, piena di luci, esplosioni e bolle spaziali dove nascono elementi e forme di vita. Per scaricare il brano basta andare sull’App Store e per 1,59 euro sarà possibile avere le altre 9 tracce, costituite da testi e video interattivi con cui lo spettatore può “giocare”intervenendo sul brano e modificandolo. Per iPhone e iPad Bjork ha invece realizzato un’applicazione gratuita che consiste in una mappa stellare in 3d,  che consente di avere informazioni sulle tracce non appena si sfiorano le stelle e i pianeti con il cursore. Per chi invece si era prenotato entro il 12 agosto sarà possibile acquistare un cofanetto- realizzato dal designer M/M – da veri intenditori ed estimatori della cantante: un volume di 48 pagine cartonato con cover cucita a mano e i due cd all’interno (uno con le canzoni dell’album e uno con registrazioni inedite). Come sempre i suoi album abbracciano tecnologia ed innovazione, sperimentazione musicale e arrangiamenti unici nel suo genere. Dal 2004 infatti l’artista abbandona l’uso della strumentazione classica ed iniza ad usare un unico mezzo: la sua voce. Compone testi che sanno di vita vera, come Pleasure Is All Mine, in cui racconta la splendida esperienza dell’essere madre o Vökurò, in cui la cantante esprime tutto il suo amore per la sua terra: l’Islanda. Bjork è un’artista completa, che riesce a passare dalla profondità dell’essere alle problematiche sociali come nell’ultimo album Volta (2007), in cui si schiera contro la politica di George W. Bush e contro alcune religioni in difesa di quella pagana, o come nella canzone Declare Independence in cui inneggia all’indipendenza delle colonie danesi (Isole Fær Øer e Groenlandia).
Tornando all’app album che uscirà dapprima per il tablet di Steve Jobs e poi sotto forma di normale compact disc, sarà possibile diventare “giocatori” all’interno del brano, esattamente come un videogioco in cui però l’intento artistico è maggiormente evidente, e l’esperienza sensoriale diventa senz’altro più interessante e poetica. Ogni due settimane si potranno acquistare le mini-applicazioni mentre, chi proprio non sa aspettare, dovrà “accontentarsi” di Cosmogony,brano introdotto dall’attore inglese Sir Richard Attenborough e inserito nell’applicazione gratuita. Sull’i-Pad è ancora più divertente giocare attraverso tunnel colorati e tuffi nello spazio, ma volendo si potrà anche ascoltare semplicemente il brano. Staremo a vedere se il pubblico reagirà bene a questo esperimento e se la musica farà un passo verso questi progetti interattivi. Noi sappiamo solo dirvi che ci sembra un ottimo inizio verso una nuova strada. Bjork, è riuscita come sempre ad aprire altre porte, a mostrarci nuovi confini e a portarcici dentro. Spetta a noi però saperli gestire.

a cura di giulia fontani

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