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Living with…
Ogni artista renderà visibili gli elementi della propria poetica confrontandosi con ambienti domestici e del vivere quotidiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In concomitanza con Miart (17-20 aprile) e in occasione del prossimo Salone del Mobile (22-27 aprile 2009),
la Galleria Raffaella Cortese intende presentare la mostra dal titolo Living with.
Ogni artista renderà visibili gli elementi della propria poetica confrontandosi con ambienti domestici e del vivere quotidiano.
Superando ogni diatriba tra arti visive e design vi vogliamo introdurre in un mondo fatto di oggetti, mobili e tappeti.
La semplicità delle forme delle opere esposte è una qualità estetica unificante che offre la possibilità di manipolare
il significato poiché contiene diversi livelli di lettura.
Barbara Bloom, artista che per sua stessa ammissione ha un rapporto di odio e amore con il design
presenta due installazioni dove il legame tra tappeto e immagine fotografica è un continuo gioco di
rimandi a “scatola cinese” che diverte e incuriosisce lo spettatore.
Igor Eskinja, artista croato presente alla scorsa Manifesta, crea oggetti (tappeti, sedie, case, scale) con elementi poveri e quotidiani come la polvere, lo scotch o il cartone, ma con precisione estrema ed esattezza matematica costruisce architetture percettive.
Flavio Favelli espone opere create con diversi oggetti raccolti e collezionati con cura bulimica,
vecchi oggetti, custodi di memoria che una volta riassemblati creano nuove opere da vivere.
Michael Fliri, nel video Image Image do what you want? costruisce, smonta e ricrea una casa di piccole dimensioni
che muta in continuazione il suo essere e sfugge ad ogni definizione, una metafora della vita e dei suoi percorsi.
Marcello Maloberti, contemporaneamente presente alla Gamec di bergamo con la mostra personale
RAPTUS, crea il tessuto emblema dell’Italia all’estero, la tovaglia a quadretti bianchi e rossi, bandiere-arazzi.
L’artista koreana Kimsooja presenta Mandala, una magica figura dai colori elettronici, un oggetto conosciuto,
il juke-box, che con luci e suoni avvicina lo spettatore ad una inaspettata e intensa spiritualità.
Jessica Stockholder con i suoi colori e assemblaggi di oggetti e figure geometriche mostra,
tra le altre opere, un tappeto che sembra la versione bidimensionale delle sue sculture.
Cesare Viel dopo la mostra a Villa Croce di Genova porta a Milano il lavoro Mi gioco fino in
fondo ma il fondo non ha fine dove il senso metaforico della frase indica il primato del valore
del percorso rispetto al raggiungimento della meta. Sarà esposto anche il lavoro la mia politica dove
un angolo della casa borghese “ottocentesca” offre la possibilità di avvicinarsi in modo silente e discreto
al libro su Emily Dickinson.
Allestimento a cura di Patrizia Minuta, www.patriziaminuta.it
Per ulteriori informazioni contattare Chiara Tiberio all’indirizzo rcortgal@tiscali.it www.galleriaraffaellacortese
Accompanying the Miart fair (April 17-20) and on the occasion of the Salone del Mobile (April 22-27, 2009) the Gallery Raffaella Cortese will present the exhibition entitled Living with...
Each artist focus on some aspects of their poetic art relating to daily life.
We are going beyond any limit between visual art and design we’d like to inrtoduce a world made by objects, fornitures and carpets.
The simplicity of the forms of the works on show is an aesthetic quality which offers the possibilty to control the meaning which has different levels of readings.
Barbara Bloom, an American artist, who by her own admission has a love hate relation with design, will present two installations where the link between carpet and photographic image is a riddle that entertains and intrigues the spectator.
Igor Eskinja, a Croatian artist present at the last Manifesta, creates a daylife object (carpet, house, ladder) with poor material, dust, tape and cardboard. With extreme precision and mathematic exactness he constructs a perceptive architecture.
Flavio Favelli exhibits works made with different objects found and collected with hungry care - old objects, full of memory, which when reassembled create new works to experience.
Michael Fliri, in his video Image Image what do you want? build, dismantles and rebuild a small house. It changes continuously its essence is not easy to define, a metaphor of life its different paths.
Marcello Maloberti, concurrently presenting a personal show RAPTUS at the Gamec in Bergamo, using red and white checkerd fabric and Italian flag creates a long table-clothes.
The korean artist kimsooja presents Mandala, a magic figure with electronic colors, a well known object, a juke box thanks to lights and sounds capture the visitor to a intensive and unexpected spirituality.
The American artist,Jessica Stockholder, with her colors, assemblage of objects and geometric designs, shows several pieces among them a carpet a sort of a bidimensional version of her sculptures.
Cesare Viel, after his exhibition at the Villa Croce in Genoa, brings the work Mi gioco fino in fondo ma il fondo non ha fine to Milan, where the metaphorical meaning of the sentence suggests (I’m pushing my self to the limit, but the limit has no end) the importance value of the path with respect to reach the goal. La mia politica will also be exhibited where a corner of a “nineteenth-century” middle-class house offers the possibility to discretely and silently get closer to his book on Emily Dickinson.
Setting curated by Patrizia Minuta, www.patriziaminuta.it
For further information please contact Chiara Tiberio at rcortgal@tiscali.it www.galleriaraffaellacortese.com
la Galleria Raffaella Cortese intende presentare la mostra dal titolo Living with.
Ogni artista renderà visibili gli elementi della propria poetica confrontandosi con ambienti domestici e del vivere quotidiano.
Superando ogni diatriba tra arti visive e design vi vogliamo introdurre in un mondo fatto di oggetti, mobili e tappeti.
La semplicità delle forme delle opere esposte è una qualità estetica unificante che offre la possibilità di manipolare
il significato poiché contiene diversi livelli di lettura.
Barbara Bloom, artista che per sua stessa ammissione ha un rapporto di odio e amore con il design
presenta due installazioni dove il legame tra tappeto e immagine fotografica è un continuo gioco di
rimandi a “scatola cinese” che diverte e incuriosisce lo spettatore.
Igor Eskinja, artista croato presente alla scorsa Manifesta, crea oggetti (tappeti, sedie, case, scale) con elementi poveri e quotidiani come la polvere, lo scotch o il cartone, ma con precisione estrema ed esattezza matematica costruisce architetture percettive.
Flavio Favelli espone opere create con diversi oggetti raccolti e collezionati con cura bulimica,
vecchi oggetti, custodi di memoria che una volta riassemblati creano nuove opere da vivere.
Michael Fliri, nel video Image Image do what you want? costruisce, smonta e ricrea una casa di piccole dimensioni
che muta in continuazione il suo essere e sfugge ad ogni definizione, una metafora della vita e dei suoi percorsi.
Marcello Maloberti, contemporaneamente presente alla Gamec di bergamo con la mostra personale
RAPTUS, crea il tessuto emblema dell’Italia all’estero, la tovaglia a quadretti bianchi e rossi, bandiere-arazzi.
L’artista koreana Kimsooja presenta Mandala, una magica figura dai colori elettronici, un oggetto conosciuto,
il juke-box, che con luci e suoni avvicina lo spettatore ad una inaspettata e intensa spiritualità.
Jessica Stockholder con i suoi colori e assemblaggi di oggetti e figure geometriche mostra,
tra le altre opere, un tappeto che sembra la versione bidimensionale delle sue sculture.
Cesare Viel dopo la mostra a Villa Croce di Genova porta a Milano il lavoro Mi gioco fino in
fondo ma il fondo non ha fine dove il senso metaforico della frase indica il primato del valore
del percorso rispetto al raggiungimento della meta. Sarà esposto anche il lavoro la mia politica dove
un angolo della casa borghese “ottocentesca” offre la possibilità di avvicinarsi in modo silente e discreto
al libro su Emily Dickinson.
Allestimento a cura di Patrizia Minuta, www.patriziaminuta.it
Per ulteriori informazioni contattare Chiara Tiberio all’indirizzo rcortgal@tiscali.it www.galleriaraffaellacortese
Accompanying the Miart fair (April 17-20) and on the occasion of the Salone del Mobile (April 22-27, 2009) the Gallery Raffaella Cortese will present the exhibition entitled Living with...
Each artist focus on some aspects of their poetic art relating to daily life.
We are going beyond any limit between visual art and design we’d like to inrtoduce a world made by objects, fornitures and carpets.
The simplicity of the forms of the works on show is an aesthetic quality which offers the possibilty to control the meaning which has different levels of readings.
Barbara Bloom, an American artist, who by her own admission has a love hate relation with design, will present two installations where the link between carpet and photographic image is a riddle that entertains and intrigues the spectator.
Igor Eskinja, a Croatian artist present at the last Manifesta, creates a daylife object (carpet, house, ladder) with poor material, dust, tape and cardboard. With extreme precision and mathematic exactness he constructs a perceptive architecture.
Flavio Favelli exhibits works made with different objects found and collected with hungry care - old objects, full of memory, which when reassembled create new works to experience.
Michael Fliri, in his video Image Image what do you want? build, dismantles and rebuild a small house. It changes continuously its essence is not easy to define, a metaphor of life its different paths.
Marcello Maloberti, concurrently presenting a personal show RAPTUS at the Gamec in Bergamo, using red and white checkerd fabric and Italian flag creates a long table-clothes.
The korean artist kimsooja presents Mandala, a magic figure with electronic colors, a well known object, a juke box thanks to lights and sounds capture the visitor to a intensive and unexpected spirituality.
The American artist,Jessica Stockholder, with her colors, assemblage of objects and geometric designs, shows several pieces among them a carpet a sort of a bidimensional version of her sculptures.
Cesare Viel, after his exhibition at the Villa Croce in Genoa, brings the work Mi gioco fino in fondo ma il fondo non ha fine to Milan, where the metaphorical meaning of the sentence suggests (I’m pushing my self to the limit, but the limit has no end) the importance value of the path with respect to reach the goal. La mia politica will also be exhibited where a corner of a “nineteenth-century” middle-class house offers the possibility to discretely and silently get closer to his book on Emily Dickinson.
Setting curated by Patrizia Minuta, www.patriziaminuta.it
For further information please contact Chiara Tiberio at rcortgal@tiscali.it www.galleriaraffaellacortese.com
16
aprile 2009
Living with…
Dal 16 aprile al 20 maggio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19.30 o su appuntamento
Special hours from April 16th to 24th tue-sat 10-19.30
Vernissage
16 Aprile 2009, ore 18-21
Autore