La Galleria dell’Orologio presenta gli undici scatti fondamentali della serie war_zone di Gabriele Giugni. L'artista, giovane brillante ed eclettico, qualificatosi tra i vincitori dell’ultimo Premio Terna, torna sulla scena artistica romana dopo il successo delle personali Blown (2006), Esodo (2007) ed Evasioni (2008). war_zone, “ironica fuga trasversale” – come l’autore stesso ama definirla – nasce a Londra in un brumoso pomeriggio invernale da Hamley's, enorme, fagocitante negozio di giocattoli su Oxford Street, nel reparto "toy soldiers". E’ qui che le vetrine si sgretolano davanti alla macchina fotografica, rivelando una seduttività inedita, una realtà “altra”, vicina e opposta rispetto a quella immediatamente percepibile. Tutto appare come un joke, uno scherzo, finito e chiuso in se stesso, cristallino nella sua immobilità. Una graffiante lente d’ingrandimento puntata su una realtà vera e sottilmente reinterpretata. Le immagini, ingigantite alle dimensioni estreme, focalizzate su dettagli colti con indiscutibile genialità, si animano di un’energia straripante, coinvolgente. Il filtro della vetrina – diaframma significante e in questo caso imprescindibile nel contatto tra ciò che è e ciò che diviene – è recuperato sapientemente da Giugni attraverso la sottile lastra di plexiglass che isola la fotografia o mediante l’attraente luminosità della lightbox. Una fantasia acuta, divorante e irriverente, caratterizza tutto il set, trompe d’œil della visione fondato sul sorprendente iperrealismo dell’oggetto.