Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giuseppe Colin – La Provocazione dell’Immagine
Quel che maggiormente sorprende nell’opera di Giuseppe Colin e’ l’assoluta padronanza delle tecniche della tradizione classica, in un autodidatta davvero incredibile, che l’artista impiega con devozione nei confronti di un’arte del passato oggi senz’altro negletta se non addirittura sottovalutata per la sua valenza soprattutto estetica, lontana dalle tendenze concettuali che segnano in gran parte l’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una new entry allo Studio S - Arte Contemporanea con la personale di GIUSEPPE COLIN, abruzzese, di Montebello sul Sangro (Chieti), autodidatta appena cinquantenne con secoli, all'apparenza, sulle spalle di studi approfonditi sulle tecniche pittoriche dei grandi Maestri del passato. Il momento formativo della sua attività artistica e' segnato da un'impronta di stampo surrealista che nel tempo si trasforma in un personale approdo ad un iperrealismo visionario non riconducibile a modelli di consumo o di moda. Ha esposto molto anche all'estero essendo vissuto dal 1978 al 1983 in paesi diversi, tra cui il Sud America e gli Stati Uniti, dove ha raggiunto una piena maturità artistica in particolare nei ritratti e nelle nature morte. Attualmente vive e lavora a Roma.
Quel che maggiormente sorprende nell'opera di Giuseppe Colin e' l'assoluta padronanza delle tecniche della tradizione classica, in un autodidatta davvero incredibile, che l'artista impiega con devozione nei confronti di un'arte del passato oggi senz'altro negletta se non addirittura sottovalutata per la sua valenza soprattutto estetica, lontana dalle tendenze concettuali che segnano in gran parte l'arte contemporanea.
Ma quel che ancor piu' sorprende in questa mostra di opere inedite e' la loro testimonianza di quanto anche con gli strumenti raffinati dell'arte del passato si possano affrontare temi che esulano dalla sfera della pura estetica, ed opporsi con coraggio alle ideologie di massa, mettendo in discussione dogmi e istituzioni, politiche e religiose, con sapienza di rappresentazione, riferimenti simbolici e, a volte, tratti di ironia.
E cosi' il pittore che potremmo definire di corte per il suo dipingere ritratti e composizioni ornamentali si trasforma usando gli stessi mezzi di espressione in giacobino che attacca l'ipocrisia delle convenzioni e la corruzione della società di oggi. E' a questo aspetto dell'artista, che cementa ora la sua -bella pittura- con lo sguardo critico del contestatore attento e solitario, che si deve l'interesse dello Studio S a presentarlo a Roma. Personale questa che puo' considerarsi un debutto in quanto pur esponendo dal 1977 Colin affronta in questa occasione temi mai trattati in precedenza.
Nel 1992 su invito della Presidenza del Consiglio Giuseppe Colin ha partecipato all'expo - 92 di Siviglia. Nel 1993 ha partecipato al Premio Foyer Università di Roma a La Sapienza e nel 1996 alla XXII edizione del Premio Città di Roma in Campidoglio (Protomoteca) e nel 1998 ha esposto a Centro Artistico Europeo di Roma.
Quel che maggiormente sorprende nell'opera di Giuseppe Colin e' l'assoluta padronanza delle tecniche della tradizione classica, in un autodidatta davvero incredibile, che l'artista impiega con devozione nei confronti di un'arte del passato oggi senz'altro negletta se non addirittura sottovalutata per la sua valenza soprattutto estetica, lontana dalle tendenze concettuali che segnano in gran parte l'arte contemporanea.
Ma quel che ancor piu' sorprende in questa mostra di opere inedite e' la loro testimonianza di quanto anche con gli strumenti raffinati dell'arte del passato si possano affrontare temi che esulano dalla sfera della pura estetica, ed opporsi con coraggio alle ideologie di massa, mettendo in discussione dogmi e istituzioni, politiche e religiose, con sapienza di rappresentazione, riferimenti simbolici e, a volte, tratti di ironia.
E cosi' il pittore che potremmo definire di corte per il suo dipingere ritratti e composizioni ornamentali si trasforma usando gli stessi mezzi di espressione in giacobino che attacca l'ipocrisia delle convenzioni e la corruzione della società di oggi. E' a questo aspetto dell'artista, che cementa ora la sua -bella pittura- con lo sguardo critico del contestatore attento e solitario, che si deve l'interesse dello Studio S a presentarlo a Roma. Personale questa che puo' considerarsi un debutto in quanto pur esponendo dal 1977 Colin affronta in questa occasione temi mai trattati in precedenza.
Nel 1992 su invito della Presidenza del Consiglio Giuseppe Colin ha partecipato all'expo - 92 di Siviglia. Nel 1993 ha partecipato al Premio Foyer Università di Roma a La Sapienza e nel 1996 alla XXII edizione del Premio Città di Roma in Campidoglio (Protomoteca) e nel 1998 ha esposto a Centro Artistico Europeo di Roma.
26
marzo 2009
Giuseppe Colin – La Provocazione dell’Immagine
Dal 26 marzo al 18 aprile 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO S-ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Della Penna, 59, (Roma)
Roma, Via Della Penna, 59, (Roma)
Orario di apertura
lun - sab 16-20, mar, gio e sab 11-13 e 16-20
Autore