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Marco Casentini – Tutti i colori del mondo
Marco Casentini, il pittore ligure che ha “conquistato” la California, esporrà a Milano i lavori più recenti, dove alla pittura si sovrappongono piccole parti di plexiglas, dipinte sul retro, che diventano una sorta di specchio attraverso cui lo spettatore entra totalmente nel quadro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Marco Casentini da qualche anno vive in California, a Los Angeles. Una terra dove
molto, forse tutto, è possibile: e la sua pittura risente intimamente del suo nuovo
stile di vita.
Nelle opere, infatti, reale e virtuale convivono e si confrontano. Ora nella sua pittura
sono i colori pieni dell’oceano, della sabbia, del cielo, ma anche delle costruzioni
dell’uomo. Si coglie la traccia di elementi naturali: l’acqua, la luce solare, la terra; ma
anche di artificiali: le luci al neon, i cartelloni pubblicitari, le costruzioni effimere.
A maggior ragione in un momento di grave crisi economica e sociale come quello
che stiamo vivendo, Casentini vuole trasmettere un messaggio di ottimismo, di felicità
che non ha nulla di banale, di forzosamente facile.
Nei lavori più recenti, in mostra da Arte 92 alla pittura si sovrappongono anche
piccole parti di plexiglas, dipinte sul retro, che diventano una sorta di specchio,
attraverso il quale lo spettatore entra totalmente nel quadro.
I suoi lavori sono eseguiti con una tecnica tradizionale, ma tuttavia rompono i
ponti con l’astrazione in senso canonico.
La koiné linguistica è un elemento portante nella ricerca di Casentini, in particolare
nella sua produzione più recente. In tal senso si può guardare alle zone di
plexiglas presenti nelle sue opere, come a schermi vuoti, in attesa dell’immagine
da proiettare.
A Casentini interessa molto il rapporto con le immagini esterne: la televisione, il
computer, internet, la pubblicità. Tutto in una pioggia irrefrenabile in cui è sovrapposizione,
alternanza, informazione, ma anche annullamento della stessa. Forte,
inoltre, è anche l’inf luenza della pittura americana, dei toni piatti della Pop Art e
di Tom Wesselmann in particolare.
L’operazione di riduzione ai minimi dello spazio architettonico, che ha in sé un
portato morale, da intendersi ovviamente in senso ampio, porta a una sorta di
sospensione del tempo, di sapore metafisico. Sospensione che comporta un silenzio
intrinseco e che si pone in rapporto con i colori forti della contemporaneità,
dando vita a un equilibrato contrasto di natura linguistica e speculativa.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo per le Edizioni ARTE 92
con un saggio critrico di Angela Madesani
molto, forse tutto, è possibile: e la sua pittura risente intimamente del suo nuovo
stile di vita.
Nelle opere, infatti, reale e virtuale convivono e si confrontano. Ora nella sua pittura
sono i colori pieni dell’oceano, della sabbia, del cielo, ma anche delle costruzioni
dell’uomo. Si coglie la traccia di elementi naturali: l’acqua, la luce solare, la terra; ma
anche di artificiali: le luci al neon, i cartelloni pubblicitari, le costruzioni effimere.
A maggior ragione in un momento di grave crisi economica e sociale come quello
che stiamo vivendo, Casentini vuole trasmettere un messaggio di ottimismo, di felicità
che non ha nulla di banale, di forzosamente facile.
Nei lavori più recenti, in mostra da Arte 92 alla pittura si sovrappongono anche
piccole parti di plexiglas, dipinte sul retro, che diventano una sorta di specchio,
attraverso il quale lo spettatore entra totalmente nel quadro.
I suoi lavori sono eseguiti con una tecnica tradizionale, ma tuttavia rompono i
ponti con l’astrazione in senso canonico.
La koiné linguistica è un elemento portante nella ricerca di Casentini, in particolare
nella sua produzione più recente. In tal senso si può guardare alle zone di
plexiglas presenti nelle sue opere, come a schermi vuoti, in attesa dell’immagine
da proiettare.
A Casentini interessa molto il rapporto con le immagini esterne: la televisione, il
computer, internet, la pubblicità. Tutto in una pioggia irrefrenabile in cui è sovrapposizione,
alternanza, informazione, ma anche annullamento della stessa. Forte,
inoltre, è anche l’inf luenza della pittura americana, dei toni piatti della Pop Art e
di Tom Wesselmann in particolare.
L’operazione di riduzione ai minimi dello spazio architettonico, che ha in sé un
portato morale, da intendersi ovviamente in senso ampio, porta a una sorta di
sospensione del tempo, di sapore metafisico. Sospensione che comporta un silenzio
intrinseco e che si pone in rapporto con i colori forti della contemporaneità,
dando vita a un equilibrato contrasto di natura linguistica e speculativa.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo per le Edizioni ARTE 92
con un saggio critrico di Angela Madesani
26
marzo 2009
Marco Casentini – Tutti i colori del mondo
Dal 26 marzo al 23 maggio 2009
arte contemporanea
Location
ARTE 92
Milano, Via Moneta, 1a, (Milano)
Milano, Via Moneta, 1a, (Milano)
Orario di apertura
10-13 e 16-19, chiuso lunedì e festivi
Vernissage
26 Marzo 2009, ore 18.30
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