Apre Sabato 28 marzo nella suggestiva cornice della ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, a Perugia, la mostra di Wilma Lok, l’artista di origine olandese che ormai, dopo più di trent’anni di permanenza nel capoluogo umbro è di fatto diventata un’artista perugina ma di profilo internazionale.

Per sottolineare il legame tra la Lok e la città, il Comune di Perugia insieme con quello della gemellata Tübingen ha deciso di dare vita a una iniziativa espositiva bilocata - prima in Germania dal 5 al 28 febbraio e ora in Italia dal 29 marzo al 19 aprile - che rende merito a una carriera artistica rigorosamente costruita.

In questa mostra, infatti, l’artista presenta una selezione di opere per lo più di grandi dimensioni realizzate tra il 1988 e il 2008. Il tema del lavoro è quello del viaggio, inteso in quella dimensione inattuale a cui solitamente si allude parlando di classicità. Un viaggio della mente che a tratti evoca orizzonti omerici e a tratti, invece, traduce in forme ellenistiche un presente senza tempo, come nel caso dei grandi ritratti in cui la pittura quasi si estingue trasfigurando nella scultura.

Opere spettacolari e piene di suggestione, documentate da un catalogo con uno scritto di Hans Koch, storico d’arte olandese, e con un progetto grafico di Marco Fagioli, prezioso nel contenuto e realizzato con inconsueta precisione e perizia grafica.

Altro, del resto, non si poteva attendere da un’artista come la Lok.

Note Personali - Wilma Lok nasce a Eindhoven, Paesi Bassi, nel 1951 e si laurea a Tilburg nel 1974 in Disegno, Pittura e Storia dell’Arte presso la Fontys Hogeschool voor de Kunsten - Akademie voor Beeldende Vorming. Dal 1985 è docente presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, dove insegna Tecniche dell’Incisione e Tecniche Grafiche Speciali.

Ha esposto in oltre 20 mostre personali, numerose mostre collettive e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e nel mondo.