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Maria Cristina Carlini – Pellegrini – Scultura monumentale
Questa scultura monumentale dell’artista italiana, inserita nel Percorso della Scultura lauretana coniuga esteticità e simbolicità, diventando tappa focale nel panorama europeo.
Comunicato stampa
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L’Amministrazione di Loreto ha avviato un prestigiosissimo e vitale progetto dal titolo “Il Percorso della Scultura” ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, intellettuale di fama internazionale, consistente nella dislocazione sul territorio lauretano di opere scultoree monumentali capaci di traghettare il visitatore in una sorta di Paradiso terrestre della Bellezza proprio laddove vive ancor oggi la Casa di Nazareth. Ciò è non solo una riflessione su un Museo all’Aperto della Scultura Contemporanea che si registra nei nomi più vitali della plastica internazionale, quanto la presa diretta di vivere il legame tra il Rinascimento italiano che alberga in questo nobile e spirituale Santuario lauretano e la Bellezza e la simbologia del nostro tempo. La seconda scultura monumentale dal titolo “Pellegrini” sarà collocata proprio nei Giardini di Porta Marina, di fronte all’entrata delle Antiche Cantine del Bramante del Palazzo Apostolico della città di Loreto; è il dono di Maria Cristina Carlini alla Città che custodisce la Casa della Vergine lauretana e omaggio a tutti i pellegrini del mondo che qui giungono imploranti.
All’inagurazione ci sarà una prolusione dell’Illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, curatore dell’evento, del Sindaco di Loreto Moreno Pieroni, dell’Arcivescovo di Loreto Mons. Giovanni Tonucci, dell’Assessore alla Cultura di Loreto Maria Teresa Schiavone, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Dott. Paolo Nicoletti, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto Dott.ssa Ancilla Tombolino, del Presidente Carilo Dott. Federico Valentini, la presenza dell’Artista Maria Cristina Carlini, del gallerista milanese Gianni Schubert, e la partecipazione di intellettuali italiani e stranieri.
Scrive Carlo Franza nel testo : “ Maria Cristina Carlini aggiunge un tassello forte e denso di significati al percorso della scultura, da noi inaugurato da qualche tempo, nel varo di sue grandi opere monumentali disseminate in Italia e in Europa. E dopo le tre grandi collocazioni,”Fortezza” a Roma-Eur, Piazzale degli Archivi di Stato; “La Porta della Giustizia” a Milano, Giardini della Corte dei Conti; e “La città che sale” all’entrata della nuova Fiera di Milano-Rho; ecco “Pellegrini” a Loreto, collocata nei Giardini di Porta Marina, di fronte all’entrata delle Antiche Cantine del Bramante del Palazzo Apostolico; è il dono di Maria Cristina Carlini alla Città che custodisce la Casa della Vergine Lauretana e omaggio a tutti i pellegrini del mondo che qui giungono imploranti. La collocazione lauretana vive perché l’Amministrazione di Loreto ha avviato un prestigiosissimo e vitale progetto dal titolo “Il Percorso della Scultura” ideato e diretto da noi e consistente nella dislocazione sul territorio lauretano di opere scultoree monumentali capaci di traghettare il visitatore in una sorta di Paradiso terrestre della Bellezza proprio laddove vive ancor oggi la Casa di Nazaret. Ciò è non solo una riflessione su un Museo all’Aperto della Scultura Contemporanea che si registra nei nomi più vitali della plastica internazionale, quanto la presa diretta di vivere il legame tra il Rinascimento italiano che alberga in questo nobile e spirituale Santuario lauretano e la Bellezza e la simbologia del nostro tempo. “Pellegrini” si pone e diventa così un simbolo fortissimo, una sorta di identità dell’Occidente cristiano, in un’epoca di esilii, viaggi e confini, e di un travaso di nomadismo geografico e culturale. Tema nobilissimo questo focalizzato dalla scultrice lombarda, e già trattato dal passato al nostro presente da artisti e scrittori vari. E alla figura del pellegrino persino Dante ha dedicato il sonetto XXIV del capitolo XL de “La Vita Nova”: “Deh peregrini, che pensosi andate/forse di cosa che non v’è presente,/venite voi da sì lontana gente/com’a la vista voi ne dimostrate?”. Il pellegrinaggio cristiano ha ritrovato un forte motore fin dall’anno Mille, e se un tempo le tre mete storiche erano Gerusalemme-Terra Santa, Roma e Santiago de Compostela, oggi i tre luoghi mariani, Loreto, Fatima e Lourdes sono diventati mèta di viaggi devozionali. Ecco il convergere, di senso dello spazio e della storia, per Maria Cristina Carlini su un tema così carico di significati. Il carattere ascensionale dell’opera vive sia in quell’incedere tutto terreno, chè nella sua necessità di sublimazione che vale come lettura concettuale. Le due figure di pellegrini che si leggono tra figurazione e astrazione vivono inoltre l’estetica di un purismo rigoroso che tracima verso un simbolismo quasi mistico. Volumi concretizzati dalle masse, delineati dai piani verticali, definiti dall’arabesco preciso del disegno, ritrovano la loro unità nell’insieme dei singoli profili statici. E ispirandosi all’architettura arcaica, questa scultura monumentale testimonia il bisogno di sintesi di strutture
Biografia dell’artista
Maria Cristina Carlini inizia a lavorare la ceramica nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, dove segue un corso specialistico e fa pratica per due anni. Dal 1975 continua a esercitare insegnando il lavoro al tornio a Bruxelles, dove si è trasferita nel frattempo. Tornata in Italia nel 1978, dopo aver lavorato un anno presso lo studio di ceramica del pittore Concetto Tamburello, apre un proprio laboratorio a Milano in Via Ciovasso. Nel 1983 tiene una personale alla Rocca di Angera. L’anno seguente a Oakland, San Francisco, segue i corsi di perfezionamento presso il Californian College of Arts and Crafts. Rientrata dagli Stati Uniti, nel 1985 apre al pubblico il suo studio, chiamato Le Terre, con un’esposizione di opere recenti. Nel 1986 espone a Bruxelles alla Galerie Le Rencontre e nel 1989 partecipa con uno stand personale all’Arte Fiera Ceramica di Bologna e a un’esposizione collettiva di sculture al Museo di Reggio Emilia. Nel maggio 1990 è presente al Museo della Civica Raccolta della Terraglia di Cerro, Laveno Mombello (Varese) con una mostra personale dal titolo “Il colore delle terre”. Nel 1991 partecipa a una collettiva alla Bottega dei vasai di Milano. L’anno seguente, con una presentazione di Elena Pontiggia partecipa a “Decouvertes 92” al Grand Palais di Parigi invitata dalla Christina Colmant Art Gallery di Bruxelles per la quale terrà una mostra personale l’anno successivo. Nel 1998 espone alla Galleria Romeo Sozzi di Milano ed è invitata da Elena Pontiggia a partecipare al XXV Premio Sulmona. Nel 2003 espone alla Galleria Borgogna di Gianni Schubert a Milano, pubblicando un catalogo edito da Skira con testo critico di Luciano Caramel; eppoi alla Galleria Tasso di Bergamo. Nel 2004 si tiene a Roma in Sant’Ivo alla Sapienza, curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza,una mostra promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e accompagnata da un prestigioso catalogo con testo dell’illustre critico e prefazione di Salvatore Italia Direttore Generale dello stesso ministero. Sempre nel 2004 le viene assegnato per la scultura il Premio delle Arti Premio della Cultura XVI edizione, in Palazzo del Senato a Milano da una giuria presieduta dal Professor Carlo Franza. Tra novembre 2004 e marzo 2005 è presente alla rassegna “Nutrirsi con l’arte” a Torino nel Museo delle Antichità, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte accanto ad Adami, Ceroli, Gae Aulenti, Paolo Portoghesi, Michel Folon, Igor Mitoray e Ugo Nespolo. Nel 2005 è allestita una prestigiosissima personale dal titolo “Le Stanze” nel Complesso Monumentale di Palazzo Reale patrocinata dallo stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali e curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza con un testo anche nel catalogo collana Archivi di Stato. Nel maggio 2005 in Palazzo del Senato a Milano viene designata “Artista dell’Anno” nell’edizione XVII del Premio delle Arti Premio della Cultura. Partecipa alla mostra “Omaggio a Walter Valentini” organizzata dal Comune di Pesaro che acquisisce una sua opera per i Musei Civici della Città. Viene invitata e segnalata con una pagina nella monografia “Le città nell’arte contemporanea” a cura del Prof. Carlo Franza. Ancora nel 2005 il Prof. Carlo Franza cura la mostra “Reperti” che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrocina nel Museo Nazionale di Villa Pisani a Venezia-Strà, e lo stesso prestigioso catalogo Skira con un testo di significativa storicità.Nella primavera del 2006 è invitata dal Prof. Claudio Cerritelli al Premio Suzzara. E nello stesso anni si tiene a Brescia alla Galleria delle Battaglie una mostra in collaborazione con Arte Borgogna di Gianni Schubert. Nel settembre 2006 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrocina una mostra dal titolo “Terre” a cura dell’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma Eur in Piazzale degli Archivi. E sarà proprio qui in occasione di questa mostra che, evento nell’evento, è collocata permanentemente e inaugurata dalle massime autorità dello Stato accolte con un memorabile discorso dal Prof. Carlo Franza, la scultura monumentale “Fortezza” autentico capolavoro di nuova e sapiente modernità, posizionata dinanzi al piazzale antistante l’edificio storico. Nel giugno 2007 partecipa a “Stemperando 2007” in Palazzo Collicola, sede della Civica Galleria d’Arte Moderna di Spoleto. Nell’ottobre del 2007, per la cura dell’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, viene varato il singolare evento che campiona il lavoro monumentale della grande scultrice lombarda. E’ stata così inaugurata, alla presenza dell’illustre storico, nel Piazzale antistante la Sede della Corte dei Conti a Milano, la scultura monumentale “La Porta della Giustizia, che qui avrà sede permanente. Tra 2007 e 2008 la scultrice lavora alla realizzazione della grandiosa scenografia per l’opera “Ecco la mia bell’Orsa” al Teatro Nazionale di Praga e l’apertura della mostra di piccole sculture e bozzetti all’Istituto Italiano di Cultura di Praga dell’Ambasciata d’Italia, su invito del Ministero degli Esteri, e curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza il cui testo dal titolo “Progetto e Destino” appare in un prestigioso catalogo. Nell’ottobre 2008 è presente alla Mostra “L’artista e il fotografo” in Palazzo del Senato a Milano. Nell’autunno 2008 su invito del Presidente della Nuova Fiera di Milano-Rho e su progetto e curatela del Professor Carlo Franza, si inaugura la scultura monumentale permanente dal titolo “La città che sale” davanti all’entrata principale della Nuova Fiera di Milano-Rho, quale segnale d’avanguardia e ancora segno tangibile dell’Expo 2015; per l’occasione esce un catalogo prestigioso edito da Skira. Tra aprile e maggio 2009 a Loreto per la cura dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tiene una mostra al Bastione Sangallo promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune e dal Gabinetto del Sindaco, dal titolo “Inventario contemporaneo” unitamente all’evento della collocazione permanente dell’opera monumentale “Pellegrini”.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2008 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
All’inagurazione ci sarà una prolusione dell’Illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, curatore dell’evento, del Sindaco di Loreto Moreno Pieroni, dell’Arcivescovo di Loreto Mons. Giovanni Tonucci, dell’Assessore alla Cultura di Loreto Maria Teresa Schiavone, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Dott. Paolo Nicoletti, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto Dott.ssa Ancilla Tombolino, del Presidente Carilo Dott. Federico Valentini, la presenza dell’Artista Maria Cristina Carlini, del gallerista milanese Gianni Schubert, e la partecipazione di intellettuali italiani e stranieri.
Scrive Carlo Franza nel testo : “ Maria Cristina Carlini aggiunge un tassello forte e denso di significati al percorso della scultura, da noi inaugurato da qualche tempo, nel varo di sue grandi opere monumentali disseminate in Italia e in Europa. E dopo le tre grandi collocazioni,”Fortezza” a Roma-Eur, Piazzale degli Archivi di Stato; “La Porta della Giustizia” a Milano, Giardini della Corte dei Conti; e “La città che sale” all’entrata della nuova Fiera di Milano-Rho; ecco “Pellegrini” a Loreto, collocata nei Giardini di Porta Marina, di fronte all’entrata delle Antiche Cantine del Bramante del Palazzo Apostolico; è il dono di Maria Cristina Carlini alla Città che custodisce la Casa della Vergine Lauretana e omaggio a tutti i pellegrini del mondo che qui giungono imploranti. La collocazione lauretana vive perché l’Amministrazione di Loreto ha avviato un prestigiosissimo e vitale progetto dal titolo “Il Percorso della Scultura” ideato e diretto da noi e consistente nella dislocazione sul territorio lauretano di opere scultoree monumentali capaci di traghettare il visitatore in una sorta di Paradiso terrestre della Bellezza proprio laddove vive ancor oggi la Casa di Nazaret. Ciò è non solo una riflessione su un Museo all’Aperto della Scultura Contemporanea che si registra nei nomi più vitali della plastica internazionale, quanto la presa diretta di vivere il legame tra il Rinascimento italiano che alberga in questo nobile e spirituale Santuario lauretano e la Bellezza e la simbologia del nostro tempo. “Pellegrini” si pone e diventa così un simbolo fortissimo, una sorta di identità dell’Occidente cristiano, in un’epoca di esilii, viaggi e confini, e di un travaso di nomadismo geografico e culturale. Tema nobilissimo questo focalizzato dalla scultrice lombarda, e già trattato dal passato al nostro presente da artisti e scrittori vari. E alla figura del pellegrino persino Dante ha dedicato il sonetto XXIV del capitolo XL de “La Vita Nova”: “Deh peregrini, che pensosi andate/forse di cosa che non v’è presente,/venite voi da sì lontana gente/com’a la vista voi ne dimostrate?”. Il pellegrinaggio cristiano ha ritrovato un forte motore fin dall’anno Mille, e se un tempo le tre mete storiche erano Gerusalemme-Terra Santa, Roma e Santiago de Compostela, oggi i tre luoghi mariani, Loreto, Fatima e Lourdes sono diventati mèta di viaggi devozionali. Ecco il convergere, di senso dello spazio e della storia, per Maria Cristina Carlini su un tema così carico di significati. Il carattere ascensionale dell’opera vive sia in quell’incedere tutto terreno, chè nella sua necessità di sublimazione che vale come lettura concettuale. Le due figure di pellegrini che si leggono tra figurazione e astrazione vivono inoltre l’estetica di un purismo rigoroso che tracima verso un simbolismo quasi mistico. Volumi concretizzati dalle masse, delineati dai piani verticali, definiti dall’arabesco preciso del disegno, ritrovano la loro unità nell’insieme dei singoli profili statici. E ispirandosi all’architettura arcaica, questa scultura monumentale testimonia il bisogno di sintesi di strutture
Biografia dell’artista
Maria Cristina Carlini inizia a lavorare la ceramica nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, dove segue un corso specialistico e fa pratica per due anni. Dal 1975 continua a esercitare insegnando il lavoro al tornio a Bruxelles, dove si è trasferita nel frattempo. Tornata in Italia nel 1978, dopo aver lavorato un anno presso lo studio di ceramica del pittore Concetto Tamburello, apre un proprio laboratorio a Milano in Via Ciovasso. Nel 1983 tiene una personale alla Rocca di Angera. L’anno seguente a Oakland, San Francisco, segue i corsi di perfezionamento presso il Californian College of Arts and Crafts. Rientrata dagli Stati Uniti, nel 1985 apre al pubblico il suo studio, chiamato Le Terre, con un’esposizione di opere recenti. Nel 1986 espone a Bruxelles alla Galerie Le Rencontre e nel 1989 partecipa con uno stand personale all’Arte Fiera Ceramica di Bologna e a un’esposizione collettiva di sculture al Museo di Reggio Emilia. Nel maggio 1990 è presente al Museo della Civica Raccolta della Terraglia di Cerro, Laveno Mombello (Varese) con una mostra personale dal titolo “Il colore delle terre”. Nel 1991 partecipa a una collettiva alla Bottega dei vasai di Milano. L’anno seguente, con una presentazione di Elena Pontiggia partecipa a “Decouvertes 92” al Grand Palais di Parigi invitata dalla Christina Colmant Art Gallery di Bruxelles per la quale terrà una mostra personale l’anno successivo. Nel 1998 espone alla Galleria Romeo Sozzi di Milano ed è invitata da Elena Pontiggia a partecipare al XXV Premio Sulmona. Nel 2003 espone alla Galleria Borgogna di Gianni Schubert a Milano, pubblicando un catalogo edito da Skira con testo critico di Luciano Caramel; eppoi alla Galleria Tasso di Bergamo. Nel 2004 si tiene a Roma in Sant’Ivo alla Sapienza, curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza,una mostra promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e accompagnata da un prestigioso catalogo con testo dell’illustre critico e prefazione di Salvatore Italia Direttore Generale dello stesso ministero. Sempre nel 2004 le viene assegnato per la scultura il Premio delle Arti Premio della Cultura XVI edizione, in Palazzo del Senato a Milano da una giuria presieduta dal Professor Carlo Franza. Tra novembre 2004 e marzo 2005 è presente alla rassegna “Nutrirsi con l’arte” a Torino nel Museo delle Antichità, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte accanto ad Adami, Ceroli, Gae Aulenti, Paolo Portoghesi, Michel Folon, Igor Mitoray e Ugo Nespolo. Nel 2005 è allestita una prestigiosissima personale dal titolo “Le Stanze” nel Complesso Monumentale di Palazzo Reale patrocinata dallo stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali e curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza con un testo anche nel catalogo collana Archivi di Stato. Nel maggio 2005 in Palazzo del Senato a Milano viene designata “Artista dell’Anno” nell’edizione XVII del Premio delle Arti Premio della Cultura. Partecipa alla mostra “Omaggio a Walter Valentini” organizzata dal Comune di Pesaro che acquisisce una sua opera per i Musei Civici della Città. Viene invitata e segnalata con una pagina nella monografia “Le città nell’arte contemporanea” a cura del Prof. Carlo Franza. Ancora nel 2005 il Prof. Carlo Franza cura la mostra “Reperti” che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrocina nel Museo Nazionale di Villa Pisani a Venezia-Strà, e lo stesso prestigioso catalogo Skira con un testo di significativa storicità.Nella primavera del 2006 è invitata dal Prof. Claudio Cerritelli al Premio Suzzara. E nello stesso anni si tiene a Brescia alla Galleria delle Battaglie una mostra in collaborazione con Arte Borgogna di Gianni Schubert. Nel settembre 2006 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrocina una mostra dal titolo “Terre” a cura dell’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma Eur in Piazzale degli Archivi. E sarà proprio qui in occasione di questa mostra che, evento nell’evento, è collocata permanentemente e inaugurata dalle massime autorità dello Stato accolte con un memorabile discorso dal Prof. Carlo Franza, la scultura monumentale “Fortezza” autentico capolavoro di nuova e sapiente modernità, posizionata dinanzi al piazzale antistante l’edificio storico. Nel giugno 2007 partecipa a “Stemperando 2007” in Palazzo Collicola, sede della Civica Galleria d’Arte Moderna di Spoleto. Nell’ottobre del 2007, per la cura dell’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, viene varato il singolare evento che campiona il lavoro monumentale della grande scultrice lombarda. E’ stata così inaugurata, alla presenza dell’illustre storico, nel Piazzale antistante la Sede della Corte dei Conti a Milano, la scultura monumentale “La Porta della Giustizia, che qui avrà sede permanente. Tra 2007 e 2008 la scultrice lavora alla realizzazione della grandiosa scenografia per l’opera “Ecco la mia bell’Orsa” al Teatro Nazionale di Praga e l’apertura della mostra di piccole sculture e bozzetti all’Istituto Italiano di Cultura di Praga dell’Ambasciata d’Italia, su invito del Ministero degli Esteri, e curata dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza il cui testo dal titolo “Progetto e Destino” appare in un prestigioso catalogo. Nell’ottobre 2008 è presente alla Mostra “L’artista e il fotografo” in Palazzo del Senato a Milano. Nell’autunno 2008 su invito del Presidente della Nuova Fiera di Milano-Rho e su progetto e curatela del Professor Carlo Franza, si inaugura la scultura monumentale permanente dal titolo “La città che sale” davanti all’entrata principale della Nuova Fiera di Milano-Rho, quale segnale d’avanguardia e ancora segno tangibile dell’Expo 2015; per l’occasione esce un catalogo prestigioso edito da Skira. Tra aprile e maggio 2009 a Loreto per la cura dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tiene una mostra al Bastione Sangallo promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune e dal Gabinetto del Sindaco, dal titolo “Inventario contemporaneo” unitamente all’evento della collocazione permanente dell’opera monumentale “Pellegrini”.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2008 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
02
maggio 2009
Maria Cristina Carlini – Pellegrini – Scultura monumentale
Dal 02 maggio 2009 al 31 maggio 2010
arte contemporanea
Location
BASTIONE SANGALLO
Loreto, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Ancona)
Loreto, Piazza Giuseppe Garibaldi, 1, (Ancona)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
2 Maggio 2009, ore 16.00
Autore
Curatore