Sabato 28 marzo, alle ore 16,00, la Città di Mondovì prosegue la propria stagione espositiva della primavera 2009 ospitando, nei prestigiosi locali dell’Antico Palazzo di Città, una mostra personale del pittore Giovanni Mattio, dal titolo: “Il Fuoco-l’Aria-la Terra”.

All’interno di questa esposizione Giovanni Mattio esplora i tre elementi, interpretandoli secondo la propria sensibilità e creando interessanti suggestioni cromatiche.

Il colore è il protagonista assoluto di queste opere; in modo dinamico dà vita a soggetti irreali che spaziano dal verde del sottobosco al blu oltremare: le tonalità si stemperano sulle superfici producendo degli effetti evanescenti che evocano gli elementi senza riprodurli in modo oggettivo.

Questo linguaggio artistico, per quanto astratto, segue canoni precisi ed armonici, che ben si amalgamano con la natura da lui interpretata, senza offenderla o deformarla.

Le terre, le resine ed i vetri colorati, lavorati con maestria e sapienza artigianale, generano nuovi mondi possibili.

Questa mostra nasce come tentativo di avvicinare il pubblico a forme espressive inedite e aiuta a vedere la realtà che ci circonda con uno sguardo nuovo.

Giovanni Mattio, apprezzato artista contemporaneo, cuneese di nascita, ma lombardo d’adozione, ha saputo operare con merito nel mondo dell’arte, riuscendo a ritagliarsi un proprio spazio sia in ambito nazionale che sulla ribalta internazionale. Ultimati gli studi liceali, consegue la laurea in Lettere classiche presso l’Università degli studi di Torino; gli studi classici intrecceranno perennemente la sua attività artistica.


L’esposizione monregalese si articola in tre settori distribuiti nei tre saloni contigui della sede espositiva.

La prima sala, intitolata “Equinozio”, introduce il tema della primavera con opere dal sicuro impatto cromatico e simbolico. Al centro della sala una scultura: una piramide rovesciata, a base quadrata, alta più di quattro metri e inclinata di ventitré gradi e mezzo rispetto al suolo, rappresenta la luce equinoziale che giunge a risvegliare la terra. Attorno, scie di costellazioni rosse presiedono all’ingresso della nuova stagione. Due punti di verde tenero alludono alla rinascita della natura.

Nella seconda sala si affronta il tema dei “Venti vivificatori: Austro e Favonio”, che sciolgono le nevi, apportano piogge fecondatrici, rasserenano il cielo. Il colore dominante è il blu.

La terza sala è dedicata a “Gea”, la madre terra che riceve i semi e li cresce nel suo grembo: il colore dominante è l’ocra, ma nella tavolozza confluiscono tutti i colori di una vita ormai in fermento.

L’artista qui riunisce i temi (cieli, acque, fuoco e terra), le cromie della sua sintassi poetica e le forme che, negli anni, si sono fatte via via più plastiche.

La vivezza dei colori, la ricchezza della materia pittorica e l’audacia delle superfici creano un forte impatto emotivo e suggestioni di mondi possibili.