Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Medhat Shafik – Le città invisibili
Conferenza/lezione con l’artista Medhat Shafik per la proiezione del film “Le città invisibili” con la regia di Marco Poma e prodotto dallo studio Metamorphosi di Milano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cenni biografici:
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956.
Dal 1976 vive ed opera in Italia.
Si è diplomato in pittura e scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Artista di successo internazionale coniuga le suggestioni e i colori dell'arte orientale con le più
avanzate tecniche compositive delle avanguardie occidentali.
La sua consacrazione arriva con la Biennale di Venezia del 1995, dove il Padiglione Egitto da lui
rappresentato viene premiato con il Premio delle Nazioni.
"Le sue tele sono innanzitutto cooperazione e racconto, ricche di riferimenti visivi alla tradizione orale
e al filo rosso del pensiero poetico dell'artista", scrive Pierre Restany. Il racconto di Shafik è, comunque,
intimamente "visionario"; basti pensare ai titoli delle sue opere per capire che la vera motivazione
della sua pittura è per lui il piacere dei sensi e della mente.
"Si tratta di un incontro felice tra due culture: quella orientale, dell'idioma materno e quella
occidentale, quando il segno si trasforma in accadimento segreto…come se l'Action Painting, o i modi
dell'informale Europeo, potessero coniugarsi con il fascino leggero dei geroglifici."
Negli ultimi anni l'artista ha ottenuto molti riconoscimenti: ha vinto il premio Alcatel alla VIII Biennale
d'arte contemporanea del Cairo, ha esposto alla Galleria d'arte contemporanea di Bad Homburg in
Germania e nel prestigioso Palazzo Racani Arroni di Spoleto la mostra Nidi di luce.
Nel 2002 ha iniziato un nuovo ciclo di opere "Sabbie", impronte su carta, che ha presentato a cura di
Marco Meneguzzo, alla Galleria Spirale Arte di Pietrsanta e Milano. Ha esposto una sua rassegna
personale all'Accademia di Belle Arti di Brescia, un'installazione a Palazzo Forti di Verona che è entrata
a far parte della collezione permanente del Museo, ha partecipato alla XVII edizione del Festival
Internazionale delle arti plastiche Mahres a Tunisi. Indicato nel sito del Metropolitan Museum di New
York come uno dei più interessanti artisti del mondo arabo del XX secolo.
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956.
Dal 1976 vive ed opera in Italia.
Si è diplomato in pittura e scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Artista di successo internazionale coniuga le suggestioni e i colori dell'arte orientale con le più
avanzate tecniche compositive delle avanguardie occidentali.
La sua consacrazione arriva con la Biennale di Venezia del 1995, dove il Padiglione Egitto da lui
rappresentato viene premiato con il Premio delle Nazioni.
"Le sue tele sono innanzitutto cooperazione e racconto, ricche di riferimenti visivi alla tradizione orale
e al filo rosso del pensiero poetico dell'artista", scrive Pierre Restany. Il racconto di Shafik è, comunque,
intimamente "visionario"; basti pensare ai titoli delle sue opere per capire che la vera motivazione
della sua pittura è per lui il piacere dei sensi e della mente.
"Si tratta di un incontro felice tra due culture: quella orientale, dell'idioma materno e quella
occidentale, quando il segno si trasforma in accadimento segreto…come se l'Action Painting, o i modi
dell'informale Europeo, potessero coniugarsi con il fascino leggero dei geroglifici."
Negli ultimi anni l'artista ha ottenuto molti riconoscimenti: ha vinto il premio Alcatel alla VIII Biennale
d'arte contemporanea del Cairo, ha esposto alla Galleria d'arte contemporanea di Bad Homburg in
Germania e nel prestigioso Palazzo Racani Arroni di Spoleto la mostra Nidi di luce.
Nel 2002 ha iniziato un nuovo ciclo di opere "Sabbie", impronte su carta, che ha presentato a cura di
Marco Meneguzzo, alla Galleria Spirale Arte di Pietrsanta e Milano. Ha esposto una sua rassegna
personale all'Accademia di Belle Arti di Brescia, un'installazione a Palazzo Forti di Verona che è entrata
a far parte della collezione permanente del Museo, ha partecipato alla XVII edizione del Festival
Internazionale delle arti plastiche Mahres a Tunisi. Indicato nel sito del Metropolitan Museum di New
York come uno dei più interessanti artisti del mondo arabo del XX secolo.
26
marzo 2009
Medhat Shafik – Le città invisibili
26 marzo 2009
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
LABA – LIBERA ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Brescia, Via Don Giacomo Vender, 66, (Brescia)
Brescia, Via Don Giacomo Vender, 66, (Brescia)
Vernissage
26 Marzo 2009, ore 14.30
Autore