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Franco Bellato – Firenze della memoria
Specialista in malattie nervose, psicologo medico e psicoterapeuta, oltre alla professione Franco Bellato si dedica da decenni alla storia dell’arte e del paesaggio, avvalendosi della fotografia quale mezzo di interpretazione. Dal suo poetico e malinconico volume, attraverso più di 120 foto a tutta pagina scattate nell’arco di 50 anni, emerge limpido il legame dell’autore col capoluogo toscano.
Comunicato stampa
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Firenze, 19.03.2009 - Domani alle 17 presso la Biblioteca degli Uffizi Antonio Palucci, direttore dei Musei Vaticani, e Graziella Magherini, psicoanalista e psicologa dell'arte, presenteranno il libro di fotografie Firenze della memoria (ed. Polistampa, pp. 156, euro 26) di Franco Bellato. Saranno presenti l'Autore e l'Editore.
Specialista in malattie nervose, psicologo medico e psicoterapeuta, oltre alla professione Franco Bellato si dedica da decenni alla storia dell'arte e del paesaggio, avvalendosi della fotografia quale mezzo di interpretazione. Dal suo poetico e malinconico volume, attraverso più di 120 foto a tutta pagina scattate nell'arco di 50 anni, emerge limpido il legame dell'autore col capoluogo toscano. "Firenze - afferma Bellato - ha rappresentato uno dei due luoghi che hanno strutturato la mia personalità e conseguentemente la mia vita"; l'altro è la Versilia, sua terra natale. Un libro evocativo pure di una certa nostalgia, dedicato alla memoria di un tempo che rimane scolpito nella mente dell'autore: "in quegli anni era ancora possibile passeggiare per la città tranquillamente e spostarsi in bicicletta nel Centro Storico e lungo i viali (...)".
Eloquenti le considerazioni di Antonio Paolucci contenute nella presentazione al volume: "un libro fotografico, rigorosamente in bianco e nero, minimalista nei mezzi espressivi quanto intenso e profondo nei sentimenti e nei pensieri che lo attraversano. Sfilano le immagini note della città: chiese e palazzi, ponti, strade, piazze, lungarni. Si tratta di edifici e di scenari fermi nel tempo sospeso, deserti di mezzi e di persone. Non ci sono effetti speciali né inediti scorci. Queste non sono 'foto d'arte' nel significato usuale del termine. Non hanno bisogno di didascalie esplicative né di particolari commenti. Bastano, a far capire lo spirito che anima l'opera, alcune sommesse oblique presenze di poeti moderni: Betocchi, Luzi, Cardarelli, Penna. Perché queste, prima di essere fotografie di edifici, di piazze e di strade, sono fotografie dell'animo, nel senso che intendono restituire i sentimenti, le emozioni, i ricordi di una persona che questa città ha abitato e amato. La storia sentimentale, intellettuale, professionale di un uomo non più giovane ritorna alla città conosciuta e abitata in tempi diversi della vita". (Irene Gherardotti)
Specialista in malattie nervose, psicologo medico e psicoterapeuta, oltre alla professione Franco Bellato si dedica da decenni alla storia dell'arte e del paesaggio, avvalendosi della fotografia quale mezzo di interpretazione. Dal suo poetico e malinconico volume, attraverso più di 120 foto a tutta pagina scattate nell'arco di 50 anni, emerge limpido il legame dell'autore col capoluogo toscano. "Firenze - afferma Bellato - ha rappresentato uno dei due luoghi che hanno strutturato la mia personalità e conseguentemente la mia vita"; l'altro è la Versilia, sua terra natale. Un libro evocativo pure di una certa nostalgia, dedicato alla memoria di un tempo che rimane scolpito nella mente dell'autore: "in quegli anni era ancora possibile passeggiare per la città tranquillamente e spostarsi in bicicletta nel Centro Storico e lungo i viali (...)".
Eloquenti le considerazioni di Antonio Paolucci contenute nella presentazione al volume: "un libro fotografico, rigorosamente in bianco e nero, minimalista nei mezzi espressivi quanto intenso e profondo nei sentimenti e nei pensieri che lo attraversano. Sfilano le immagini note della città: chiese e palazzi, ponti, strade, piazze, lungarni. Si tratta di edifici e di scenari fermi nel tempo sospeso, deserti di mezzi e di persone. Non ci sono effetti speciali né inediti scorci. Queste non sono 'foto d'arte' nel significato usuale del termine. Non hanno bisogno di didascalie esplicative né di particolari commenti. Bastano, a far capire lo spirito che anima l'opera, alcune sommesse oblique presenze di poeti moderni: Betocchi, Luzi, Cardarelli, Penna. Perché queste, prima di essere fotografie di edifici, di piazze e di strade, sono fotografie dell'animo, nel senso che intendono restituire i sentimenti, le emozioni, i ricordi di una persona che questa città ha abitato e amato. La storia sentimentale, intellettuale, professionale di un uomo non più giovane ritorna alla città conosciuta e abitata in tempi diversi della vita". (Irene Gherardotti)
20
marzo 2009
Franco Bellato – Firenze della memoria
20 marzo 2009
presentazione
Location
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Vernissage
20 Marzo 2009, Ore 17.00
Editore
POLISTAMPA
Ufficio stampa
EVENTI PAGLIAI
Curatore