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Libia Castro & Ólafur Ólafsson
Personale di Libia Castro e Ólafur Ólafsson, spagnola lei, islandese lui, coppia artistica che lavora in sinergia dal 1997. La loro ricerca artistica spazia attraverso vari media per focalizzarsi ultimamente prevalentemente sull’uso del video.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Riccardo Crespi presenta la personale di Libia Castro e Ólafur Ólafsson,
spagnola lei, islandese lui, coppia artistica che lavora in sinergia dal 1997. La loro ricerca
artistica spazia attraverso vari media per focalizzarsi ultimamente prevalentemente sull’uso
del video.
Sensibili al contesto, alle sue trasformazioni, alle tensioni e alle contraddizioni che
percorrono un presente in perenne ridefinizione, Libia Castro e Ólafur Ólafsson
concepiscono l’arte come un modo di leggere il mondo circostante e avvertono la necessità
di mettersi in gioco contro l’automatismo delle situazioni accettate a priori.
Tra i fenomeni di ordine globale che li colpiscono emergono quelli legati all'orientamento
trans-culturale del mondo attuale e alla sua conseguente mobilità, fino a poco tempo fa
impensabile.
Tra le loro opere più note il music video Caregivers, che affronta proprio un aspetto di
questa nuova mobilità.
Caregivers, le badanti, sono figure sempre più diffuse, ma non per questo più rappresentate
o meno oppresse. Necessarie in Paesi in cui un individuo non autosufficiente diventa
ingestibile rispetto a stili di vita basati su velocità, efficienza, formattazione degli spazi e dei
nuclei familiari, queste donne, per aiutare le loro famiglie, affrontano una sorta di volontario
autoesilio che le porta nei Paesi più ricchi, a prendersi cura delle infermità altrui. Vite ai
margini, figure solitarie e sfuggenti, soggetti definiti nel ruolo ma come prive di identità
individuale, il loro modo di vivere è legato al silenzio e al servizio, così la loro esistenza ci
appare senza forma perché si adegua alle necessità di coloro che custodiscono. Tendiamo a
osservarle da lontano, come fossero altro da noi, come se non ci riguardassero.
Alla ricerca di un linguaggio per esprimere tutto ciò, Libia Castro e Ólafur Ólafsson
coniugano una doppia presa sulla realtà: quella di un reportage giornalistico preciso e
analitico, a firma Davide Beretta, e quella di una registrazione documentaria, girata in uno
scenario urbano, di momenti di vita quotidiana e di lavoro tra badanti e persone loro affidate.
A queste due dimensioni gli artisti ne hanno sommato una ulteriore, generata dalla musica.
Così, se il testo fornisce cifre e dati e le immagini raccontano frammenti di storie vissute
carichi di umanità, è la musica, che i due artisti hanno fatto appositamente comporre da
Karólína Eiríksdóttir, a marcare la distanza tra queste due letture della realtà, sottolineando
la complessa stratificazione di sensazioni, espressioni ed esperienze e connotando la
situazione di un senso di surreale spaesamento.
In mostra, oltre a Caregivers, altre opere nate dallo sguardo attento e critico di questi due
artisti, sempre interessati a individuare le molte domande che il presente ci pone e così
attenti a evitare semplicistiche risposte.
Libia Castro è nata a Madrid. Ólafur Ólafsson è nato a Reykjavík.
Entrambi gli artisti vivano e lavorano a Rotterdam e Berlino.
Tra le mostre più recenti:
Mostre personali: 2008 Everybody is doing what they can, Reykjavík Art Museum, a cura di Hafþór
Yngvason, 2008 Recent Works, Künstlerhaus Bethanien, Berlin
Mostre collettive e progetti: 2008 Manifesta 7, Trentino, Italy Principle Hope, a cura di Adam Budak,
(cat.); 2008 Be(com)ing Dutch, Van Abbe Museum, Eindhoven, a cura di Annie Fletcher and Charles
Esche; 2008 Bæ, bæ Ísland, Akureyri Art Museum, a cura di Hannes Sigurðsson, (news-paper-cat).
Libia Castro e Ólafur Ólafsson sono attualmente candidati al Prix de Rome 2009, nei Paesi Bassi.
spagnola lei, islandese lui, coppia artistica che lavora in sinergia dal 1997. La loro ricerca
artistica spazia attraverso vari media per focalizzarsi ultimamente prevalentemente sull’uso
del video.
Sensibili al contesto, alle sue trasformazioni, alle tensioni e alle contraddizioni che
percorrono un presente in perenne ridefinizione, Libia Castro e Ólafur Ólafsson
concepiscono l’arte come un modo di leggere il mondo circostante e avvertono la necessità
di mettersi in gioco contro l’automatismo delle situazioni accettate a priori.
Tra i fenomeni di ordine globale che li colpiscono emergono quelli legati all'orientamento
trans-culturale del mondo attuale e alla sua conseguente mobilità, fino a poco tempo fa
impensabile.
Tra le loro opere più note il music video Caregivers, che affronta proprio un aspetto di
questa nuova mobilità.
Caregivers, le badanti, sono figure sempre più diffuse, ma non per questo più rappresentate
o meno oppresse. Necessarie in Paesi in cui un individuo non autosufficiente diventa
ingestibile rispetto a stili di vita basati su velocità, efficienza, formattazione degli spazi e dei
nuclei familiari, queste donne, per aiutare le loro famiglie, affrontano una sorta di volontario
autoesilio che le porta nei Paesi più ricchi, a prendersi cura delle infermità altrui. Vite ai
margini, figure solitarie e sfuggenti, soggetti definiti nel ruolo ma come prive di identità
individuale, il loro modo di vivere è legato al silenzio e al servizio, così la loro esistenza ci
appare senza forma perché si adegua alle necessità di coloro che custodiscono. Tendiamo a
osservarle da lontano, come fossero altro da noi, come se non ci riguardassero.
Alla ricerca di un linguaggio per esprimere tutto ciò, Libia Castro e Ólafur Ólafsson
coniugano una doppia presa sulla realtà: quella di un reportage giornalistico preciso e
analitico, a firma Davide Beretta, e quella di una registrazione documentaria, girata in uno
scenario urbano, di momenti di vita quotidiana e di lavoro tra badanti e persone loro affidate.
A queste due dimensioni gli artisti ne hanno sommato una ulteriore, generata dalla musica.
Così, se il testo fornisce cifre e dati e le immagini raccontano frammenti di storie vissute
carichi di umanità, è la musica, che i due artisti hanno fatto appositamente comporre da
Karólína Eiríksdóttir, a marcare la distanza tra queste due letture della realtà, sottolineando
la complessa stratificazione di sensazioni, espressioni ed esperienze e connotando la
situazione di un senso di surreale spaesamento.
In mostra, oltre a Caregivers, altre opere nate dallo sguardo attento e critico di questi due
artisti, sempre interessati a individuare le molte domande che il presente ci pone e così
attenti a evitare semplicistiche risposte.
Libia Castro è nata a Madrid. Ólafur Ólafsson è nato a Reykjavík.
Entrambi gli artisti vivano e lavorano a Rotterdam e Berlino.
Tra le mostre più recenti:
Mostre personali: 2008 Everybody is doing what they can, Reykjavík Art Museum, a cura di Hafþór
Yngvason, 2008 Recent Works, Künstlerhaus Bethanien, Berlin
Mostre collettive e progetti: 2008 Manifesta 7, Trentino, Italy Principle Hope, a cura di Adam Budak,
(cat.); 2008 Be(com)ing Dutch, Van Abbe Museum, Eindhoven, a cura di Annie Fletcher and Charles
Esche; 2008 Bæ, bæ Ísland, Akureyri Art Museum, a cura di Hannes Sigurðsson, (news-paper-cat).
Libia Castro e Ólafur Ólafsson sono attualmente candidati al Prix de Rome 2009, nei Paesi Bassi.
31
marzo 2009
Libia Castro & Ólafur Ólafsson
Dal 31 marzo al 02 maggio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA RICCARDO CRESPI
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Vernissage
31 Marzo 2009, ore 18.30
Autore
Curatore