Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Piero Copertini – Lavori in corso
Un artista che si sa muovere con disinvoltura nelle molteplici forme d’arte, dalla pittura alla grafica, dalla fotografia alla pubblicità fino al fumetto e ai lavori come film maker.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. di Bologna apre le porte ad un artista che si sa muovere con
disinvoltura nelle molteplici forme d'arte, dalla pittura alla grafica, dalla fotografia alla pubblicità
fino al fumetto e ai lavori come film maker. Piero Copertini ha infatti sempre sentito l'esigenza di
sperimentare e di fondere la propria capacità tecnica manuale con le possibilità offerte dalla
moderna tecnologia, creando così un personale universo visivo che ha nella nella varietà dei mezzi
utilizzati il suo tratto caratterizzante e distintivo. Franco e Roberta Calarota ripropongono in
questa mostra la variegata ricerca di un artista che non ha mai avuto, e non ha, paura di mostrare
quanto le divisioni tra le arti siano labili e porose.
Le origini del lavoro artistico di Piero Copertini vedono l'artista – nato a Sala Baganza (PR)
nel 1942 – impegnato a fare propria l'esperienza dell'espressionismo astratto europeo e ad assorbire
in modo personale il linguaggio di artisti come Sutherland, Gorky o Matta. La ricerca pittorica si
sposa ben presto con il vivo interesse per il teatro e per la realizzazione di film, che impegna
Copertini fin dagli anni Settanta. I lavori però che maggiormente rendono noto l'artista al grande
pubblico sono i collage, costruiti per assemblaggio di icone provenienti dai mass-media e di
frammenti di immagini che l'artista stesso ha immagazzinato nella propria mente semplicemente
passeggiando, con occhio attento e vigile, per le strade cittadine o fissando nella propria memoria
qualche particolare durante un viaggio. Questi ricordi, che riappaiono come flash, si compongono
sulla pagina bianca o sulla tela attraverso un linguaggio necessariamente discontinuo, che si dà per
frammenti e in cui non è difficile riconoscere un richiamo alla cultura pop. La tecnica con cui questi
collage sono realizzati merita attenzione per il tentativo di far sopravvivere, anche nell'era digitale
in cui siamo immersi, un dato meccanico legato alla manualità dell'artista: Copertini filtra il collage
attraverso lo scanner del computer solo una volta che ha attenuto manualmente l'immagine voluta. È
solo a questo punto che il collage artigianale entra in contatto con la realtà digitale dalla quale si
distacca però nuovamente al momento della stampa, che avviene infatti utilizzando un plotter
industriale, e quindi un elemento di tipo meccanico. La spinta verso il futuro è sempre bilanciata da
un non volere dimenticare gli insegnamenti del passato. Nei disegni, Copertini si affida
completamente alla propria manualità ma non rinuncia a sovrapporre immagini – o, ancora una
volta, frammenti di immagini – che scandiscono il supporto secondo un ritmo che si fa, di caso in
caso, più o meno sincopato. In questo modo, l'artista dimostra sempre una forte volontà a
ricombinare, secondo logiche diverse e affinità non convenzionali, gli stimoli che provengono dalla
realtà che ci circonda.
Piero Copertini compie gli studi a Bologna all'Istituto Statale di Arte Sezione Architettura e
all'Accademia di Belle Arti, dove segue l'indirizzo Scenografia. Passa presto dall'altra parte della
cattedra insegnando, dal 1966 al 1986, all'Istituto d'Arte e al Liceo Artistico di Bologna. Il
capoluogo emiliano ospita numerose mostre dell'artista,
ma la sua fama raggiunge anche l'estero, con la mostra
personale che gli dedica la Galleria Francois Grux di
Parigi nel 1972 e partecipando a numerose mostre
collettive.
disinvoltura nelle molteplici forme d'arte, dalla pittura alla grafica, dalla fotografia alla pubblicità
fino al fumetto e ai lavori come film maker. Piero Copertini ha infatti sempre sentito l'esigenza di
sperimentare e di fondere la propria capacità tecnica manuale con le possibilità offerte dalla
moderna tecnologia, creando così un personale universo visivo che ha nella nella varietà dei mezzi
utilizzati il suo tratto caratterizzante e distintivo. Franco e Roberta Calarota ripropongono in
questa mostra la variegata ricerca di un artista che non ha mai avuto, e non ha, paura di mostrare
quanto le divisioni tra le arti siano labili e porose.
Le origini del lavoro artistico di Piero Copertini vedono l'artista – nato a Sala Baganza (PR)
nel 1942 – impegnato a fare propria l'esperienza dell'espressionismo astratto europeo e ad assorbire
in modo personale il linguaggio di artisti come Sutherland, Gorky o Matta. La ricerca pittorica si
sposa ben presto con il vivo interesse per il teatro e per la realizzazione di film, che impegna
Copertini fin dagli anni Settanta. I lavori però che maggiormente rendono noto l'artista al grande
pubblico sono i collage, costruiti per assemblaggio di icone provenienti dai mass-media e di
frammenti di immagini che l'artista stesso ha immagazzinato nella propria mente semplicemente
passeggiando, con occhio attento e vigile, per le strade cittadine o fissando nella propria memoria
qualche particolare durante un viaggio. Questi ricordi, che riappaiono come flash, si compongono
sulla pagina bianca o sulla tela attraverso un linguaggio necessariamente discontinuo, che si dà per
frammenti e in cui non è difficile riconoscere un richiamo alla cultura pop. La tecnica con cui questi
collage sono realizzati merita attenzione per il tentativo di far sopravvivere, anche nell'era digitale
in cui siamo immersi, un dato meccanico legato alla manualità dell'artista: Copertini filtra il collage
attraverso lo scanner del computer solo una volta che ha attenuto manualmente l'immagine voluta. È
solo a questo punto che il collage artigianale entra in contatto con la realtà digitale dalla quale si
distacca però nuovamente al momento della stampa, che avviene infatti utilizzando un plotter
industriale, e quindi un elemento di tipo meccanico. La spinta verso il futuro è sempre bilanciata da
un non volere dimenticare gli insegnamenti del passato. Nei disegni, Copertini si affida
completamente alla propria manualità ma non rinuncia a sovrapporre immagini – o, ancora una
volta, frammenti di immagini – che scandiscono il supporto secondo un ritmo che si fa, di caso in
caso, più o meno sincopato. In questo modo, l'artista dimostra sempre una forte volontà a
ricombinare, secondo logiche diverse e affinità non convenzionali, gli stimoli che provengono dalla
realtà che ci circonda.
Piero Copertini compie gli studi a Bologna all'Istituto Statale di Arte Sezione Architettura e
all'Accademia di Belle Arti, dove segue l'indirizzo Scenografia. Passa presto dall'altra parte della
cattedra insegnando, dal 1966 al 1986, all'Istituto d'Arte e al Liceo Artistico di Bologna. Il
capoluogo emiliano ospita numerose mostre dell'artista,
ma la sua fama raggiunge anche l'estero, con la mostra
personale che gli dedica la Galleria Francois Grux di
Parigi nel 1972 e partecipando a numerose mostre
collettive.
09
aprile 2009
Piero Copertini – Lavori in corso
Dal 09 aprile al 30 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MAGGIORE
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì 16:30 - 19:30 / da martedì a sabato 10:00 - 12:30 e 16:30 - 19:30
Vernissage
9 Aprile 2009, ore 17.30
Autore