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Franco Meneguzzo 1924-2008 – Un’antologica
Si tratta della prima grande mostra postuma dedicata all’artista valdagnese – e milanese di adozione – dopo la sua recente scomparsa avvenuta nell’ottobre 2008.
Comunicato stampa
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Il 21 marzo 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Civica Villa Valle di Valdagno si inaugurerà la mostra Franco Meneguzzo 1924-2008. Un’antologica. Si tratta della prima grande mostra postuma dedicata all’artista valdagnese - e milanese di adozione - dopo la sua recente scomparsa avvenuta nell’ottobre 2008.
La ricca ed ampia antologica, curata dal figlio dell’artista - Marco Meneguzzo - e fortemente voluta dal comune di Valdagno, scaturisce da un approfondito lavoro di ricerca volto a ricostruire i diversi cicli stilistici e tematici attraversati da Franco Meneguzzo. L’antologica raccoglierà dunque più di cinquanta opere - tra le più note dell’artista - che abbracciano tutto l’arco della sua intensa produzione. Il percorso espositivo è infatti costituito da una significativa e corposa scelta di lavori che vanno dal figurativo dell’immediato dopoguerra, all’astrazione geometrica del Movimento Arte Concreta, dalla fortunata stagione informale al periodo cromaticamente brillante della “sottrazione di colore”, per giungere poi ad uno stile personalissimo come quello elaborato nell’ultimo “periodo verde”, dove l’artista usa soltanto quel colore. Non mancheranno anche esempi del contemporaneo lavoro di scultore e di ceramista, attività quest’ultima per cui ha raccolto innumervoli e importanti consensi tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
L’ampia antologica nasce dunque dalla volontà di reilluminare la notevole attività di questo straordinario pittore, scultore e designer della storia dell’arte italiana moderna.
In occasione della mostra verrà prodotto un ricco catalogo di circa 200 pagine, con un testo di Giorgio Verzotti, moltissime immagini a colori e fotografie documentarie, una esauriente antologia critica e, ovviamente, gli apparati scientifici.
Franco Meneguzzo (1924-2008)
Nasce a Valdagno nel 1924. Trascorre l’infanzia nel territorio vicentino.
Durante la guerra partecipa alla Resistenza partigiana incontrando personalità di intellettuali democratici come l’industriale Antonio Pellizzari, Licisco Magagnato, Sergio Perin. Il padre Marino viene trucidato dai nazisti proprio durante gli ultimi giorni di guerra.
Nel 1946 inizia la sua attività artistica. Il 1949 segna l’inizio della sua attività di ceramista nel laboratorio Tosin di Vicenza. A questo periodo risalgono i primi acquerelli astratti.
Del 1953 è la sua prima mostra personale alla Galleria del Calibano di Vicenza. Il suo astrattismo geometrico suscita reazioni contrastanti. Per potersi esprimere al meglio si trasferisce a Milano, dove l’ambiente artistico è maggiormente aperto alle istanze astratte. Il periodo milanese lo vede impegnato non solo come scenografo alla allora nascente televisione italiana, ma anche come fondatore con Bruno Danese, della DEM (Danese e Meneguzzo) società per la produzione e diffusione di oggetti di design. Meneguzzo realizza dunque le sue ceramiche in piccola serie che di lì a poco riscuoteranno grande successo presso il pubblico di architetti e designer.
Nel 1956 viene inaugurata la sua prima mostra personale a Milano alla Galleria dell’Ariete. Da allora si susseguono una cinquantina di esposizioni personali. Aderisce al M.A.C., Movimento Arte Concreta. L’anno successivo vede lo scioglimento della DEM: Meneguzzo continua l’attività ceramista nella nuova società di design Danese.
Gli anni Sessanta vedono l’esaurirsi della fase informale della sua produzione e l’inizio una pittura per sottrazione di colore. Nel 1964 inizia il suo “periodo verde” che non abbandonerà fino al 1973 quando si dedicherà completamente alla scultura, le cui prime prove risalgono al 1951.
Nel 1979 viene allestita la sua prima antologica al Museo di Castelvecchio di Verona. Nel 1998 il Comune di Padova gli dedica una mostra sui lavori tra il 1961 e il 1963. Grazie all’Associazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese nel 1999 a Milano viene organizzata la personale L’Avventura ceramica 1949-1963.
Nel 2003 è l’importante antologica alla Basilica Palladiana di Vicenza mentre nel 2005 partecipa alla mostra La scultura italiana del XX secolo alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Nel 2007 il MIAAO - Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi - gli dedica una mostra sull’attività di ceramista. Nel 2008 espone in Germania, in due personali al museo di Aschaffenburg e di Gelsenkirchen.
Si spegne a Valdagno il 1 ottobre 2008.
La ricca ed ampia antologica, curata dal figlio dell’artista - Marco Meneguzzo - e fortemente voluta dal comune di Valdagno, scaturisce da un approfondito lavoro di ricerca volto a ricostruire i diversi cicli stilistici e tematici attraversati da Franco Meneguzzo. L’antologica raccoglierà dunque più di cinquanta opere - tra le più note dell’artista - che abbracciano tutto l’arco della sua intensa produzione. Il percorso espositivo è infatti costituito da una significativa e corposa scelta di lavori che vanno dal figurativo dell’immediato dopoguerra, all’astrazione geometrica del Movimento Arte Concreta, dalla fortunata stagione informale al periodo cromaticamente brillante della “sottrazione di colore”, per giungere poi ad uno stile personalissimo come quello elaborato nell’ultimo “periodo verde”, dove l’artista usa soltanto quel colore. Non mancheranno anche esempi del contemporaneo lavoro di scultore e di ceramista, attività quest’ultima per cui ha raccolto innumervoli e importanti consensi tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
L’ampia antologica nasce dunque dalla volontà di reilluminare la notevole attività di questo straordinario pittore, scultore e designer della storia dell’arte italiana moderna.
In occasione della mostra verrà prodotto un ricco catalogo di circa 200 pagine, con un testo di Giorgio Verzotti, moltissime immagini a colori e fotografie documentarie, una esauriente antologia critica e, ovviamente, gli apparati scientifici.
Franco Meneguzzo (1924-2008)
Nasce a Valdagno nel 1924. Trascorre l’infanzia nel territorio vicentino.
Durante la guerra partecipa alla Resistenza partigiana incontrando personalità di intellettuali democratici come l’industriale Antonio Pellizzari, Licisco Magagnato, Sergio Perin. Il padre Marino viene trucidato dai nazisti proprio durante gli ultimi giorni di guerra.
Nel 1946 inizia la sua attività artistica. Il 1949 segna l’inizio della sua attività di ceramista nel laboratorio Tosin di Vicenza. A questo periodo risalgono i primi acquerelli astratti.
Del 1953 è la sua prima mostra personale alla Galleria del Calibano di Vicenza. Il suo astrattismo geometrico suscita reazioni contrastanti. Per potersi esprimere al meglio si trasferisce a Milano, dove l’ambiente artistico è maggiormente aperto alle istanze astratte. Il periodo milanese lo vede impegnato non solo come scenografo alla allora nascente televisione italiana, ma anche come fondatore con Bruno Danese, della DEM (Danese e Meneguzzo) società per la produzione e diffusione di oggetti di design. Meneguzzo realizza dunque le sue ceramiche in piccola serie che di lì a poco riscuoteranno grande successo presso il pubblico di architetti e designer.
Nel 1956 viene inaugurata la sua prima mostra personale a Milano alla Galleria dell’Ariete. Da allora si susseguono una cinquantina di esposizioni personali. Aderisce al M.A.C., Movimento Arte Concreta. L’anno successivo vede lo scioglimento della DEM: Meneguzzo continua l’attività ceramista nella nuova società di design Danese.
Gli anni Sessanta vedono l’esaurirsi della fase informale della sua produzione e l’inizio una pittura per sottrazione di colore. Nel 1964 inizia il suo “periodo verde” che non abbandonerà fino al 1973 quando si dedicherà completamente alla scultura, le cui prime prove risalgono al 1951.
Nel 1979 viene allestita la sua prima antologica al Museo di Castelvecchio di Verona. Nel 1998 il Comune di Padova gli dedica una mostra sui lavori tra il 1961 e il 1963. Grazie all’Associazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese nel 1999 a Milano viene organizzata la personale L’Avventura ceramica 1949-1963.
Nel 2003 è l’importante antologica alla Basilica Palladiana di Vicenza mentre nel 2005 partecipa alla mostra La scultura italiana del XX secolo alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Nel 2007 il MIAAO - Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi - gli dedica una mostra sull’attività di ceramista. Nel 2008 espone in Germania, in due personali al museo di Aschaffenburg e di Gelsenkirchen.
Si spegne a Valdagno il 1 ottobre 2008.
21
marzo 2009
Franco Meneguzzo 1924-2008 – Un’antologica
Dal 21 marzo al 03 maggio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA
Valdagno, Viale Regina Margherita, 1, (Vicenza)
Valdagno, Viale Regina Margherita, 1, (Vicenza)
Orario di apertura
mar/ven h. 16.00/19.00 sab/dom h. 10.00/12.30 - 16.00/19.00
Vernissage
21 Marzo 2009, ore 18
Autore
Curatore