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Fabrizio Basso – Tre azioni e una sonorizzazione
Guardare un luogo della città, “scuoterlo radicalmente” attraverso la sensibilità dell’artista Fabrizio Basso che agisce e interagisce con il luogo, non un luogo qualunque, ma un luogo della modernità: mura degli angeli (1954-56). Un quartiere Ina Casa costruito da un gruppo di architetti coordinati da Luigi Carlo Daneri, un’architettura moderna ispirata al linguaggio della Unité d’habitation di Marsiglia, opera di Le Corbusier.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Guardare un luogo della città, “scuoterlo radicalmente” attraverso la sensibilità dell'artista
Fabrizio Basso che agisce e interagisce con il luogo, non un luogo qualunque,
ma un luogo della modernità: mura degli angeli (1954-56).
Un quartiere Ina Casa costruito da un gruppo di architetti coordinati da Luigi Carlo Daneri,
un'architettura moderna ispirata al linguaggio della Unité d'habitation di Marsiglia, opera di Le Corbusier.
Il lavoro fa parte del progetto "Scuotere radicalmente la città" avviato nel 2006
dall'associazione culturale plug_in, il cui l'obiettivo è costruire un processo
per leggere e attraversare i luoghi con sguardi ed esperienze diverse,
ridefinendo nuovi immaginari attraverso l'uso dell'arte contemporanea.
Tre azioni e una sonorizzazione. Azioni e non performance perché si tratta di movimenti scarni,
poveri, ridotti all’osso, con la riduzione ai minimi termini della tecnologia, movimenti,
quasi giochi di altri tempi, immagini disperse, azioni minime come vuoti a perdere,
sono le cartoline in franchigia di Sbarbaro o la sincerità esagerata dei versi di Boine.
Tutto ondeggia di fronte alle fondamenta a palafitta in cemento armato.
1_Due ragazzi sostengono una linea di luci da festa di paese, è l’energia di una festa
che unisce e scaturisce da due corpi, ma è anche la linea sottile, gesto verso l’infinito,
quella tensione che a volte ci permette di spingerci oltre noi stessi.
2_Un telone di nylon trattiene sospesa una quantità minima di acqua,
è un gruppo di persone che agisce ed interagisce, cercando metaforicamente di non
disperdere l’acqua del mare Aral, ormai quasi prosciugato e pronto,
a disperdere totalmente la sua carica di sostanze tossiche,
frutto dell’esaurimento scientifico della guerra batteriologica dell’ex CCCP.
3_”Interno 11”: un Moleskine che sintetizza e documenta poeticamente
lo svuotamento di un appartamento, un viaggio senza immagini
che il pubblico potrà leggere come un libro di poesia in copia unica,
sedendosi sulla terrazza del circolo ARCI, balaustrata con vista sull’architettura di Daneri.
4_Il suono del mare registrato all’Isola della Rèunion sonorizzerà le fondamenta del palazzo,
quasi a creare una sospensione metafisica, uno spostamento nello spazio,
dedicato al gesto impossibile del pirata simbolo della Rèunion.
La linea di una rotta che parte dall’isola Hispaniola e affronta la traversata atlantica,
cercando la collisione con ricchezze che offre la rotta della compagnia delle indie.
Non c’è una conclusione,
ma una fontana che disperde le proprie acque come il fiume
che scende dall’Himalaya e si perde nel deserto asiatico.
Fabrizio Basso che agisce e interagisce con il luogo, non un luogo qualunque,
ma un luogo della modernità: mura degli angeli (1954-56).
Un quartiere Ina Casa costruito da un gruppo di architetti coordinati da Luigi Carlo Daneri,
un'architettura moderna ispirata al linguaggio della Unité d'habitation di Marsiglia, opera di Le Corbusier.
Il lavoro fa parte del progetto "Scuotere radicalmente la città" avviato nel 2006
dall'associazione culturale plug_in, il cui l'obiettivo è costruire un processo
per leggere e attraversare i luoghi con sguardi ed esperienze diverse,
ridefinendo nuovi immaginari attraverso l'uso dell'arte contemporanea.
Tre azioni e una sonorizzazione. Azioni e non performance perché si tratta di movimenti scarni,
poveri, ridotti all’osso, con la riduzione ai minimi termini della tecnologia, movimenti,
quasi giochi di altri tempi, immagini disperse, azioni minime come vuoti a perdere,
sono le cartoline in franchigia di Sbarbaro o la sincerità esagerata dei versi di Boine.
Tutto ondeggia di fronte alle fondamenta a palafitta in cemento armato.
1_Due ragazzi sostengono una linea di luci da festa di paese, è l’energia di una festa
che unisce e scaturisce da due corpi, ma è anche la linea sottile, gesto verso l’infinito,
quella tensione che a volte ci permette di spingerci oltre noi stessi.
2_Un telone di nylon trattiene sospesa una quantità minima di acqua,
è un gruppo di persone che agisce ed interagisce, cercando metaforicamente di non
disperdere l’acqua del mare Aral, ormai quasi prosciugato e pronto,
a disperdere totalmente la sua carica di sostanze tossiche,
frutto dell’esaurimento scientifico della guerra batteriologica dell’ex CCCP.
3_”Interno 11”: un Moleskine che sintetizza e documenta poeticamente
lo svuotamento di un appartamento, un viaggio senza immagini
che il pubblico potrà leggere come un libro di poesia in copia unica,
sedendosi sulla terrazza del circolo ARCI, balaustrata con vista sull’architettura di Daneri.
4_Il suono del mare registrato all’Isola della Rèunion sonorizzerà le fondamenta del palazzo,
quasi a creare una sospensione metafisica, uno spostamento nello spazio,
dedicato al gesto impossibile del pirata simbolo della Rèunion.
La linea di una rotta che parte dall’isola Hispaniola e affronta la traversata atlantica,
cercando la collisione con ricchezze che offre la rotta della compagnia delle indie.
Non c’è una conclusione,
ma una fontana che disperde le proprie acque come il fiume
che scende dall’Himalaya e si perde nel deserto asiatico.
08
marzo 2009
Fabrizio Basso – Tre azioni e una sonorizzazione
08 marzo 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MURA DEGLI ANGELI
Genova, Mura Degli Angeli, (Genova)
Genova, Mura Degli Angeli, (Genova)
Vernissage
8 Marzo 2009, ore 15
Sito web
www.plugin-lab.it
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